21 dicembre, 2006

AUGURI A TUTTI

E' stata una giornata difficile.

Mille pensieri perla testa, mille preoccupazioni che vanno diritte nello stomaco.

Per il momento metto tutto da parte, e mi rovino un pò la reputazione per cercare di sorridere, e far sorridere anche voi.

I miei migliori auguri di Buon Natale sono nel link in fondo alla pagina, ma prima di andarci (curiosoni!!) due avvertenze:


1. l'effetto migliore è con l'audio, se ne avete la possibilità
2. ogni tanto il server si impalla. Riprovateci se avete voglia, merita!!!

Olè:

INQUIETUDINI

L'atmosfera in ufficio è strana.

Se qualcuno dovesse fare una tesi sul cambiamento organizzativo, credo che saremmo un ottimo soggetto di studio.

E a me è esploso un mal di testa fotonico.

20 dicembre, 2006

IL NON NATALE



Oggi io, il non fidanzato e il non cane Cesare festeggiamo Natale.

Bè, no...non siamo impazziti.

Il 25 non saremo assieme, quindi noi festeggiamo oggi. Cena, regali e auguri compresi.

Lui vuole andare a cena nel nostro localino preferito, Le scuderie... io vorrei cambiare un pò, visto che lì ci andremo anche venerdì a festeggiare il suo compleanno.

Lui ora si sta facendo una visita medica in paestra, io lav... ehm, sono in ufficio.

è un pò diverso, ma è pur sempre il nostro Non Natale.

Auguriiiiiiiiiiiiiiiiii Amoreeeeeeeeeeee


19 dicembre, 2006

CRIPTICAMENTE SI


I passi svelti sotto la pioggia per entrare e uscire dall’auto, carichi di pacchetti comprati per Natale. Nastri, carta e scotch per dare un aspetto dignitoso a “pensierini” che non sai da che parte iniziare a incartare. Le telefonate consulenziali a mamme e amici Ma ha già letto questo libro? Gli può piacere questa cosa?

L’assaggio in anteprima dell’antipasto di muscoli che sarà servito a Natale, e la lettura di un menù che sembra non finire mai.
Le discussioni per il pranzo di Natale, il puntiglio di chi, a suo modo, cerca di tenere unita una famiglia, e la rabbia di chi si sente obbligato a festeggiamenti decisi da altri.

Le lacrime e le risate.

Scartare i regali di Natale dei non suoceri perché il 24 non sarò con loro e ancora, ancora pacchetti da fare.



Il non fidanzato mi consegna un pacchetto. Mi dice che non è il regalo vero, ma che la sostanza non cambia.

Gli ordini sono chiari: prima si apre il pacchetto, poi si legge il biglietto.

Trovo un portachiavi e un testo che inizialmente fatico a capire. Il sorriso quasi imbarazzato del non fidanzato che mi prende in giro perché non afferro.

Alla fine la risposta è si, andrò a vivere con lui.

Anche se mi prende un pò l’agitazione, la confusione e l’emozione. Anche se mi preoccupa il nostro domani, il suo passato e il mio presente.

È domenica 17 dicembre. E sono le 19.36.






E ANCORA CAOS

La situazione comincia a essere ansiosamente patologica.

La riunione del CdA di ieri sera è proseguita ben oltre la normale tempistica. Le facce delle persone che abbiamo intravisto non erano proprio...come dire...festose.
E oggi AD chiama, e convoca una riunione breve per domani.
Fondamentale la presenza di tutte.

Ok ok, non mi sta agitando troppo.

Anzi, torno a scrivere quel post bello bello che son due giorni che non riesco a finire...


(lo ammetto: c'ho un'ansia pazzesca!!!!!!!!!)

18 dicembre, 2006

CAOS

Un post velocissimo perchè sono di corsa è iniziata questa settimana già con un milione di cose da fare in ufficio un disastro ultimi regali di natale da comprare ( e non so ancora cosa prendere al non fidanzato accipicchia) e poi devo organizzare una cena di natale perchè parto sabato che non l'ho ancora detto ma vado a casetta e poi insomma il week end è stato bello bello bello e voglio raccantarlo ma non adesso magari dopo appena prendo un pò di fiato.

15 dicembre, 2006

CONSTATAZIONE


Sono nervosa.


REGALO DI NON COMPLEANNO

Il non fidanzato è un capricorno, giusto giusto per un pelo. Questo significa che per lui dicembre è un mese di regali, per me un mese da incubo.

Compleanno il 22, Natale il 25.
In mezzo, solitamente il 23 max 24 mattina, io parto per andare a casetta con la mia famiglia.
Morale, la consegna dei regali (compresi quelli natalizi) avviene solitamente il giorno del suo compleanno.

Quest’anno è logisticamente più disastroso degli altri.

Il regalo di Natale che non fidanzato mi ha fatto, già lo sapete (ammesso che effettivamente me lo dia perché fin’ora l’ha ben nascosto!!).
Il regalo di compleanno che io ho deciso di fargli, proprio non ve lo immaginate.

Insomma, ho ammesso la sconfitta e sono capitolata: se gli piacciano tanto, siano sedie dell’Ikea!

(si si ridete pure, ridete..)

L’oggetto del regalo rendeva però impraticabile la via della sorpresa nel giorno esatto del suo compleanno, e così ho dovuto approfittare del suo ultimo giovedì sera in palestra per organizzare il tutto.

Sono uscita due ore prima dall’ufficio, mi sono diretta con la mia puntino all’Ikea, ho comprato, caricato e scaricato gli scatoloni a casa sua.

E mi sono messa a montare le sedie, perché il regalo prevedeva che non fidanzato tornasse da palestra e trovasse le sediole in un tutt'uno armonioso con il tavolo.

Ora, devo ammettere che ho avuto ehm… dei piccoli problemini con i dadi autobloccanti. Praticamente entravano un po’ nella vite, ma poi rimanevano per 8 o 9 righine ancora da avvitare e questi niente, stavano fermi lì dicendomi
Non ci avvitiamoooo siamo dadini autobloccanti, ci devi sforzare naaaa naaaa

Questo ovviamente non l’ho capito da sola. Ho dovuto inviare foto a Mukka chiedendogli apprensiva cosa stavo sbagliando con i bulloni che non volevano avvitarsi del tutto.

Mi ha salvata da una crisi di piano il non suocero, che ha avuto la meglio su tutti i dadini antipatici e il risultato è stato questo.

Giusto in tempo perché apparecchiassi il tavolo (c’erano Mukka e Prima Donna a cena ieri…) e il non fidanzato è arrivato. Ci ha messo più o meno un quarto d’ora ad accorgersi che c’erano le sedie nuove in casa, ma che ci devo fare???


Alla fine sembra che il regalo sia piaciuto.


QUESITO

Hanno scritto che ieri il cielo di Roma è stato attraversato dal più grande dirigibile del mondo, lungo 60 metri.

Una stravagante trovata pubblicitaria per far parlare di Palm Jumeirah, un isola a forma di palma che si trova al largo di Dubai.



Lo so , lo so… è meravigliosa già per il posto in cui si trova, ma il bello viene ora: è un’isola interamente artificiale.

Una dimensione di 12 miglia quadrate ottenuta con uno spostamento di materiali rocciosi e sabbia senza precedenti, un costo di 14 miliardi di dollari, circa 60.000 persone tra abitanti e ospiti degli alberghi.


E io c’ho un dubbio atroce.

Siamo capaci di costruire una cosa del genere e sono vent’anni che ragioniamo su come salvare Venezia dalle acque alte e non troviamo una soluzione decente?????

Mi rifiuto di crederci.


p.s.
ah, se per caso siete interessati all'acquisto di una delle case in vendita nell'isola, potete trovare descrizioni, costi e vedute dell'isola qui.


14 dicembre, 2006

UN SABATO DA REGINA - Il mattino (2)

Siamo usciti dal laboratorio orafo con un pacchettino color argento in mano, con un bel fiocco oro.
Dentro c’era una scatoletta in velluto rosso e un librettino di garanzia che la commessa dal parlare lento aveva compilato con altrettanta meticolosità e precisione, spigandoci ogni pagina nei minimi dettagli.
I grammi della montatura, la purezza della pietra, il codice del modello e un’avvertenza Una volta l’anno, signorina, passi di qua. Sarà l’occasione per scambiare due chiacchiere e controllare lo stato del suo anello.

Si.

Perché è un meraviglioso anello in oro bianco con un brillantino luminoso che abbiamo scelto. Fine come piace a me, e per nulla vistoso.

Mentre scendevamo le scale il non fidanzato, con un sorriso beffardo, mi ha ringraziato per avergli fatto da modella, visto che l’anello è per una tale Luana.

Non sono stata di molte parole. L’ho solo avvisato.

Se quel pacchetto non mi arriva a Natale, lui è un non fidanzato morto.


13 dicembre, 2006

TELEFONATA GONGOLOSA

Ora cosa dovrei fare io, quando ricevo una telefonata dal non fidanzato che mi canta ridendo Magica bula bidi bibodi bibù, mi sa che quella che ha perso sei tuuuu

E tutto gongolante mi fa notare che anche nel mio blog gli hanno dato ragione sull’argomento sedie??

Lo sapevo che finiva così, lo sapevo!


UN SABATO DA REGINA - Il mattino

Ok , ok ci sono. Sono pronta, sono lucida, sono assolutamente in forma.
Ho superato senza danni evidenti l’incontro di ieri pomeriggio, e sono finalmente predisposta per raccontarvi il mio Sabato da Regina.

È iniziato tutto con un gioco tra me e il non fidanzato.
Lui si era inventato un’improbabile ritornello musicale Vado solo, resti a casa.. che canticchiava sornione ogni volta che mi era nei paraggi.
Faceva chiaramente (almeno per me!) riferimento ai regali di Natale.
E ancor peggio, faceva leva sulla mia modestissima (!!) curiosità.

In poche parole, ho cominciato a dargli il tormento.
Ah bè, se devi uscire da solo oggi…
Si si, fai pure..così anche io avrò tutta la mattina libera…

Quando mi ha guardata dritta negli occhi Sei davvero sicura di voler venire con me? devo ammettere che un pochino mi sono tremate le gambe.
Su una cosa è stato ferreo Vieni solo a patto che tu non dica nulla, altrimenti ce ne andiamo.

Il non fidanzato in versione seria e misteriosa era affascinante sì, ma anche un po’ allarmante.
Abbiamo preso un caffè in una zona che non conoscevo, due passi, due chiacchiere e improvvisamente, davanti ad un portone l’annuncio: Saliamo qui.


Raggiungere il primo piano è stato un attimo, vedere lui che allungava la mano per suonare un campanello su cui campeggiava la scritta Laboratorio Orafo è stato come un lampo.

Mi sono travata in una stanza in cui due gioiellieri parlavano con altrettanti clienti rendendomi conto che ero ancora in apnea da quando, qualche secondo prima, il clic della serratura ci aveva dato la possibilità di entrare.

Fedele alla promessa fatta, non stavo spiaccicando parola…non avevo fiato, mica per altro!!

Il non fidanzato ha cominciato a burlarsi di me Che c’è ti scappa la pipì che saltelli sui piedi? Sei mica nervosa che ti agiti così tanto? Ricordandomi, non appena cercavo di replicare, che avevo promesso di non dire nulla.

È venuto il nostro turno quando la donna con il parlare più articolato, lento e gentile del mondo si è rivolta a noi chiedendoci in cosa ci poteva aiutare.

Già, ho realizzato.

Siamo in questo posto per quello che penso io????

11 dicembre, 2006

PROVA

Ecco, se avevate bisogno di una prova del fatto che oggi sono proprio rimbambita (ok... diciamo più rimbambita del solito!!!) è presto detto.

Sono scesa a prendere il caffè da Orefici.
E con innata eleganza ho versato l’intera tazzina nel bancone…

Oh signurrrrrrrrrrrrrrrrr



RIPRENDERE

Ho aperto un occhio al suono della sveglia del non fidanzato.
E l’ho prontamente richiuso.

Freddo, autobus affollato e lista delle cose da fare.

Ho pensato a tutto questo e mi sono infilata ancora più sotto le coperte: Quasi quasi mi do malata.

Invece sono qui.
Ma ho assoluto bisogno di un ulteriore caffè.

Buon giorno!!



07 dicembre, 2006

MA LEGGI TE!!

Siete incavolati con Bush per qualche ragione?
Volete dirgli chiaramente cosa pensate di lui?
Lo volete invitare a cena perchè fa tanto salotto buono?

Tranquilli. Da oggi si può.

Basta andare su un sito di e-commerce sudamericano dove è stato messo in vendita il cellulare (con rubricate telefonica compresa!!!) di Barbara Bush.

Vabbè che c'entra, il cellulare le è stato rubato a Buenos Aires, ma non stiamo a sottolizzare eh!



Dev'essere il periodo.
O più semplicemente le agenzie non sanno più cosa scrivere.
Non ci credete? sta tutto qui.



06 dicembre, 2006

SE NON E' UNA NOTIZIA (!?)

George Clooney annuncia al mondo intero il triste decesso del suo fedele compagno Max, che viveva con lui da 18 anni. La sua convivenza più lunga.

È morto per cause naturali, il maiale.

E ne parla pure la stampa.
Ah, Bè.




05 dicembre, 2006

CAMBIAMENTI IN CASA

Nella mia non famiglia, composta da me, non fidanzato e non cane, c’è una trattativa lunga e faticosa in corso.

Ma andiamo per ordine.

Qualche tempo fa, più precisamente a giugno, il non fidanzato ha sentenziato Basta, in questa casa deve cambiare qualcosa. E mi ha chiesto di partecipare ai cambiamenti.

Non aveva idea di quello che gli sarebbe capitato.

Per sua assoluta volontà sono volati fuori dalla finestra il pesante tavolo in legno della sala, con rispettive sedie e panchina.
Poi s’è cambiato il colore delle pareti. Via quel pesca tenue tenue che chissà chi aveva scelto (sgrunt!!!) e spazio ad un bel bianco che illumina di più e che si può pulire persino con il Cif (c’è poco da ridere, il non cane cesare lascia in corridoio una riga nera altezza mezzo metro che te la raccomando…).

Per mia assoluta imposizione sono arrivate tende verdi e gialle in cucina e verdi e blu in sala, elegantissime con il divano blu che già c’era.

È comparsa pure una bella libreria in corridoio (anche se finora è usata solo per appoggiare i caschi del non fidanzato che tra poco subiranno lo stesso mistero della liquefazione del sangue di San Gennaro, se non spariscono..ehm..) bianca e nera.

Ma il vero problema che ci ha costretti finora a mangiare perennemente sulla penisola della cucina e a non avere un ripiano in cui appoggiare mai nulla, è che non travamo un accordo sul tavolo e sedie nuove.

L’idea per il tavolo era semplice, più difficile la sua materializzazione.
Doveva essere in vetro, rotondo.
Abbiamo girato in lungo e in largo, troppo grandi, troppo piccoli, con il vetro satinato o con i disegni. Alla fine, quello che volevamo, semplicemente con un vetro trasparente, l’abbiamo trovato dove meno ce lo aspettavamo: all’Ikea.

Ed è questo qui.


















La crisi domestica è subentrata sulle sedie.

Perché il non fidanzato sta perorando ormai da mesi la causa delle sedie Ikea.


E a me invece piacciono queste




NF:C'è scritto che sono nere ma in realtà sono blu scuro come il divano
VERDE: ma non è vero!! il divano è un blu più acceso, e queste sembrano blu/nero

NF: il materiale tipo alkantara è più elegante in sala
VERDE: già ma vuoi mettere come si sporcano!! e poi non sono proprio in sala, ma in una zona comune sala cucina e convieni che me che trasparenti, così, sono più leggere e ingombrano meno lo spazio visivo???
NF: convengo, convengo! ma cazzo ele le sedie che piacciono a te costano 153 euro ciascuna!!sono 612 euro per 4 dico 4 sedie!!

È a questo punto che solitamente ci areniamo.

Fino a domenica scorsa, quando non so come, sono riuscita a vincere le resistenze del non fidanzato e siamo andati nel mobilifico per farci fare un preventivo ufficiale, e chiedere i tempi di consegna.

Le ho viste, potevo già immaginarle nella casetta del non fidanzato, tutte quattro belle vicine al tavolo.

Ecco, per i tempi di consegna siamo un po’ presi male…capirete…siamo praticamente sotto Natale. Insomma, giorno più giorno meno potreste averle per fine gennaio inizio febbraio.

Ho trattenuto il respiro presagendo l’esplosione.
Ho guardato con la coda dell’occhio il non fidanzato che stava diventando cianotico e si stava gonfiando come un pallone prima di sbottare Devo pagare seicento euro quattro belin di sedie e me le fanno pure aspettare due mesi??

Ho capito che avevo perso quel round. La guerra ricomincia. E siamo ancora senza sedie.


WEEK END ALCOLICO

È stato decisamente un week end alcolico.

Ho deciso di darmi alle bevute pazze prima di iniziare periodo di assoluta disintossicazione (si lo so che il Natale si avvicina, ma da qualche parte devo pur iniziare no??).

Sabato sera era tutto organizzato. Appuntamento con Millebolle alle 21.30 per raggiungere Mukka che si trovava con amici in un locale con musica dal vivo.
Io e il non fidanzato decidiamo di andare verso le 18.00 a prenderci un bel aperitivo in centro.

La scelta cade su un posticino che mi piace perché abbonda decisamente di cose da mangiare: quadrattoni di pizza e focaccia al formaggio, tartine con prosciutto, mozzarella e pomodoro, focaccia ripiena di bresaola rucola e grana, salmone e pomodoro, tonno e olive…e mi fermo qui… Ci sediamo fuori perché siamo con non cane cesare e lo spazio interno è decisamente affollato, e poi non sembra così freddo.
Un cuba (ma non lo avevo chiesto con il rum scuro??) due chiacchiere tranquille (dai dai dai dai dai dai dai non fidanzato!! Dai ci andiamo a Londra??? Dai dai daiiiiiii) e una marea di freddo mi assale (guarda non è la temperatura eh! Solo che la seduta della sedia è di ferro, e mi si sta gelando anche il fondoschiena).

Così il non fidanzato premuroso propone di rimediare agli inconvenienti traslocando in un altro localino, dove non siamo mai stati.
Il secondo cuba è finalmente con il rum scuro, e il non fidanzato ha ottenuto il suo scopo originario: non parlo più, biascico.

Arriviamo a casa alticci ma incolumi, ci sistemiamo per uscire ed è lì, proprio lì, che succede il fattaccio.
Ci sediamo sul divano.
E ci addormentiamo rovinosamente.
Bocca aperta, bolla sul naso, dormiamo quasi come cavalli.

Quando riprendo i sensi sono da poco passate le 22.00, Millebolle ha telefonato almeno una decina di volte e quando le rispondo beh…non è il massimo dell’allegria.

C’ho le palpitazioni, un alito che potrebbe far concorrenza ad una discarica e gli occhi appiccicati. Mi vergogno come una matta e cerco di spiegarle la situazione. Ma forse biascico troppo e lei non capisce.

Nel locale in cui Mukka ci aspettava ci siamo arrivati eh! E il gruppo doveva ancora suonare…





04 dicembre, 2006

NEWS

Complimenti Mukka!!
sei stato nominato nuovo partecipante al gruppo vacanze piemonte!!!
La tua prossima destinazione è: Londra!

ULTIME PAROLE FAMOSE

Domenica, pranzo a casa dei non suoceri.

Il non fidanzato, tra una boccata di vitello tonnato e un’atra, ne approfitta per lanciare lì un’affermazione:

non fidanzato: se io e la ele si trova un volo che non costi molto si va a londra per capodanno. Vi lascio Cesare.

non suocera: londra?? Ma non avete sentito che c’è quella cosa lì, il polonio, negli aerei??

diVerde: non si preoccupi signora! C’è solo nella British, e io e suo figlio non li abbiamo i soldi per viaggiare con la compagnia di bandiera inglese, noi si viaggia low che più low cost non si può.


Lunedì pomeriggio, ricerca di un volo su internet

Sulla base delle condizioni da lei espresse il viaggio che risulta più conveniente è il seguente:

Linate (Milan) a Heathrow (London)
28 Dec 2006 12:00 Arrivo 28 Dec 2006 13:00
Volo operato da: BA0565 della British Airways

Heathrow (London) a Malpensa (Milan) Terminal 1Volo:
02 Jan 2007 17:30 Arrivo: 02 Jan 2007 20:30
Volo operato da: BA0578 della British Airways


Oh ppppporca paletta !!!




BOTTE DI CULO

Questa mattina sono rotolata giù dal letto in uno stato di totale confusione mentale, ho saltato la colazione e mi sono infilata in un bus che ha fatto quasi mezz’ora di coda.

Inoltre, particolare non trascurabile, è lunedì.

E questo dovrebbe bastare a mettermi di cattivo umore.

Invece no no no no no, io non ci stò! (ops, quello era un altro...)

Perché con il non fidanzato abbiamo deciso: Si parteeeeeeeeeeeeeeee

Per capodanno, LadyD ha amica che le presta casetta attualmente sfitta.

Dove?

Londra!




30 novembre, 2006

CONSIDERAZIONI IN ORDINE SPARSO


AVVERTENZE SPECIALI

Il presente post è stato scritto martedì scorso, mentre aspettavo il treno (si, proprio in piedi sul marcapiede del binario n. 2 della Stazione Brignole) e l'umore non era decisamente dei migliori.
Inoltre, dimostra inequivocabilmente che i percorsi della mia mente sono spesso bizzarri (?!!).
Per cui vi prego, se intendete usarlo contro di me abbiate la nobiltà di non leggerlo...o almeno di non fare dei riferimenti troppo espliciti al suo contenuto!!


CONSIDERAZIONI IN ORDINE SPARSO

Ho praticamente mangiato con l’imbuto, convinta di essere in ritardo per il trenino che mi porterà a Savona. Come al solito in questo periodo all’insegna del “non-ci-sono-più-le-mezze-stagioni” mi sono vestita in modo sbagliato. Praticamente: fa un caldo matto e io sono in maglia di conto, giacca spessa (ma di un bel colore acceso eh! Arancione sgargiante…) e cappotto in mano.
Il foulard che pende, la borsa capiente e il passo spedito ho imboccato Via San Vincenzo.
Sono decisamente poco sexi.
Ora, non che di solito lo sia di più, ma in questo momento è come se mi fossi vista dal di fuori, con gli occhi di qualcun altro. E ci rimango malissimo.

In realtà non sono in ritardo.
Ho anche il tempo di osservare alcune vetrine, piene di rosso e di bianco che imperversano ovunque. Significano Natale.
Oh cazzo, di già? Ma ottobre e novembre me li sono fumata?
In effetti…

In effetti oggi la prima persona che “se non ci vediamo presto, Auguri! ". E Mukka che parla di spirito natalizio.
Ma dov’è? O forse c’è già, vagheggia nell’aria e io non lo sento? Eppure, me lo ricordo distintamente, mi ero promessa di rallentare un po’ il ritmo per fare la chic, come tutte quelle persone che vedi camminare lentamente, sorriso stampato in volto, pacchi dalle confezioni sgargianti e rilucenti tra le mani.
Però nun c’è verso, io l’odore del Natale ancora non l’ho sentito.

Si certo, non facciamo gli gnorri. Ogni cosa ha il suo aroma. Natale profuma di dolci appena sfornati, cannella e anche un po’ di vaniglia, si si è vaniglia.
A Venezia, quando cammini per le strade in questa stagione è freddo davvero, mica come qui.
Il freddo è la base ideale per riconoscere le fragranze. C’è anche il fumo dei banchetti che agli angoli delle strade vendono le castagne. Perché a Venezia non le chiamiamo caldarroste, ma semplicemente castagne.

La ragazza che è ora seduta di fronte a me ha una borsa Benetton scandalosamente verde prato. Mica male. C’ha anche Winny Pooh appeso al telefono, carino pur se in versione natalizia. Verde con fiocco rosso.

Sorrido. Il mio non fidanzato quando va alle gare e si ferma negli autogrill mi prende sempre questi cosini da appende al cellulare, cariiiiini.
L’istinto è quello di prendere il telefono e mandargli un sms.
Ma mi trattengo.
Sono melensa e appiccicosa, mi dice talvolta. E un primo piccolo pezzo di me ha smesso di comportarsi istintivamente con lui.

Oh, c’ha un motorola fuxia piatto niente male la ragazza!!



29 novembre, 2006

LABBRA RIFATTE? NO, E' L'ANESTESIA

Bravo è bravo, lo riconosco.
Dentista Diligente per non farmi sentire male nel fare l'anestesia mi mette sulla gengiva una cremina che sa di fargola.

Però ora c'ho un labbro che mi fa sembrare un incrocio tra la Dellera e Jessica Rabbit.

VE LO DICO EH

Oggi si preannuncia giornata vulcanica, al limite della nevrosi e della sincope tachicardica.
Ho scritto due post ieri (nel mio quadernetto degli appunti, of course) e non avrò nemmeno il tempo di sbatterli un pò qui.
In più nel pomeriggio ho un appuntamento con Dentista Diligente...



...e ho una voglia matta di fumare.




28 novembre, 2006

NON SO SE RENDO



A parte la felicità perchè il Pallone d'oro è stato assegnato ad un italiano (che io non sono poi questa grande tifosa...).

Ma quanto bello è????



27 novembre, 2006

LADYD SOAP - A posteriori

Sono passate un paio di settimane dall’ultimo appuntamento tra LadyD e ER. E solo qualche messaggino.
Lei che chiede com’è andato il tour de force lavorativo, Lui che risponde di essere sopravvissuto e di trovarsi a Venezia, informandosi sul suo orario di uscita dal lavoro.
Lei che sfortunatamente ha un impegno, Lui che comunque rassicura sul fatto che si rivedranno.

E poi il silenzio.

O meglio, la mancanza di parole di ER.
Perché invece LadyD ha parlato, e come se ha parlato in questo periodo.

Con me.

Perché se non chiama mi sembra inutile dover essere io a cercarlo, magari non gli è piaciuta la nostra notte assieme.
Perché insomma non chiedo tanto, solo la dimostrazione di un minimo di interesse.
Perché vuol dire che io non capisco nulla delle persone perché mi sembrava tutto un altro tipo.
Perché a dir la verità non so che tipo sia ma non mi sembra uno che cambi una ragazza a notte.
Perché allora vuol dire che sono io che non vado bene, c’è poco da dire.
Perché poi io non sono certo innamorata, è solo che era una cosa nuova che sembrava carina e mi faceva piacere.
Perché dici bene tu che magari è incasinato sul lavoro ma all’iniizio del tempo l’ha trovato.
Perché in effetti la sera che sono stata da lui c’erano ancora gli stivali della ex fidanzata in casa e magari lei ci ha ripensato e sono tornati assieme.


Non c’è stato verso.
Nessun discorso sull’amor proprio (ma cazzo! Ad un certo punto se non ti cerca non puoi corrergli dietro tu), nessun ragionamento che facesse appello alla razionalità (se è un uomo che è talmente impegnato da pensare a te ogni 15 giorni comunque non è la persona giusta per te) nessuna minaccia (guarda che se lo cerchi tu e lui c’ha da fare, non pensare di lamentarti con me perchè questa volta non ti ascolto!!) ha avuto successo.

Finchè un collega di LadyD le ha detto quello che lei voleva sentirsi dire:
Ma se proprio vuoi sentirlo mandagli un messaggio, eccheccapperi.
Meno seghe mentali e più spontaneità. Forza LadyD, scrivi!

E LadyD ha scritto: Ti va una birra? ho voglia di vederti.



ER ha risposto, e alla fine si sono telefonati, esattamente 24 ore prima che lui partisse per il Ciad.
Perché ER deve sostituire un collega che rientra in Italia, e rimarrà lì fino al 25 dicembre. Giorno del suo rientro. Ma ha detto a LadyD che spera di avere un sacco di cose interessanti da raccontarle al suo rientro.

LadyD dice di aver sentito una vocina interna che diceva Questo è quello giusto
Io ho sentito una vocina interna che diceva Speriamo la richiami davvero quando torna
Ma di sicuro ho sentito la voce esterna del non fidanzato che diceva Io a questo lo vado a cercare per tutta Venezia se tra un mese sparisce e non si fa più vivo!



24 novembre, 2006

CURIOSANDO

Qualche tempo fà girellavo sul web e sono capitata in un blog che mi ha incuriosito fin dal nome: Creativamente.

Ogni volta che ci sono passata ho trovate cose che valeva la pena leggere, indicazioni su siti, libri, spettacoli.

E' qui che ho letto degli spettacoli di Ennio Marchetto, che fa il trasformista in maniera del tutto originale, utilizzando abiti di carta. Seguendo le indicazioni mi sono andata a veder anche il trailer degli spettacoli e ovviamente ora la domanda è una sola: passerà da Genova?

Io lo voglio vedereeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee



POLENTA INFAJOA'

In famiglia si sa che mio papà è un tipo abbastanza taciturno e timido. Uno di quelli che non conversa molto, specialmente con persone che conosce poco, o da poco.
Tanto ci pensa mia madre a parlare per due.
Così, quando mamma mi ha raccontato di una delle prime cene di mio padre con i suoceri, non c’ho creduto, fino a qualche giorno fa.

Narra la leggenda che mio padre avesse sempre sentito dire da mia madre che NonnaIna era un’abile cuoca, e che una delle cose che in casa si faceva spesso (più che altro perché piaceva a NonnoValin) era la polenta infajioà (infagiolata), una pappa tipica veneta, soprattutto di quando si era poveri e non c’era molto da mangiare.
È una polenta con i fagioli dentro.. Insomma, funziona che prima si lessano i fagioli, quelli con la buccia fina, poi usi l’acqua per cuocere la polenta, lasciandoci dentro i fagioli of course.



Comunque, una delle prime volte che mio padre fu invitato a cena NonnaIna gli chiese che cosa voleva mangiare. E mio padre rispose che sarebbe stato contento di assaggiare la famosa polenta infajioà di nonna.

Detto, fatto.

Mi sono sempre immaginata la scena come degna di un film di Dario Argento.
Mamma e papà al tavolo con i nonni e lo zio. Sguardo basso di papà (per la timidezza) sguardo torvo del Nonno (stò matrimonio non sà da fà). Mamma che parla a macchinetta per ovviare al silenzio.
In mezzo la polenta infajioà della nonna.
Una tragedia. Perché mio padre ha assaggiato la polenta, e gli ha fatto schifo.

Ora, riuscite ad immaginarvi un uomo, tutto composto e timido, che si sta giocando a cena la mano dell’amata con un futuro suocero che lo guarda in cagnesco, che riesce a dire Scusate, ma questa polenta non mi piace, non la mangio??

Io non ci ho mai creduto.
Chiunque avrebbe potuto farlo, ma non mio padre! Invece sbagliavo.


Lunedì sera era da NonnaIna , a cui avevo chiesto di rifarmi la polenta che non mangiavo almeno da quando NonnoValin aveva smesso di pretenterla
Ho guardato la mia nonnina cucinare per me cercando di imprimermi nella memoria ogni gesto, ogni profumo, ogni istante.
Ha versato la polenta sul tagliere di legno, come una volta.
E l’ha posto fumante nel tavolo.

Quando ha alzato la testa, ha guardato diritta diritta mia padre Si ricorda di quando le ho cucinato la polenta e non gli è piaciuta?

Ma i vecchi di solito non perdono la memoria???


23 novembre, 2006

QUASINIPOTINA E DINTORNI

Essere a Casa e non trovare il tempo per dare un abbraccio e fare due chiacchiere con le mia QuasiNipotina, è come non essere a Casa del tutto.


La mia QuasiNipotina è cresciuta. E cresciuta parecchio. Ha compiuto 11 anni a febbraio e quest’anno è in prima media.

Io la adoro perché l’ho vista nascere, ci ho giocato rotolandomi sul tappeto e le ho comparto un sacco di libri strani fatti con materiali gommosi che poteva portare in acqua, con buchi in cui poteva infilare le dita, di forme strane e colori vivaci.
La aiutavo a scegliere le scarpine della Barbie nel negozio in cui lavoravo il sabato e la domenica per mantenermi all’università, l’ho accompagnata in un palco per recitare una poesia durante il Presepe vivente di Maerne e ogni Santo Stefano andavamo al cinema a vedere il film natalizo di Walt Disney.
Io, lei e suo zio.
Perché la mia Quasi Nipotina è la nipote del mio primo grande amore.

Così ora quando mi telefona sul cellulare mi racconta degli amichetti della colonia, o mi dice che impazzisce per i Green Day (io non centro, giuro!) faccio un po’ fatica a non sentirmi una vecchia decrepita.
Capitemi.
La guardo e ho la prova reale di quanto sia cresciuta in 11 anni. Me la ricordo piccola piccola, aveva una settimana e la tenevo a pancia in giù dopo che la sua mamma l’aveva allattata.
E se è cresciuta leì.. bè son cresciuta anch’io!!!


Quindici giorni fa ero ad un impegno di lavoro quando ho visto il cellulare lampeggiare due volte nel giro di dieci minuti con il nome della Mamma di QuasiNipotina.
Mi sono preoccupata un pò, e con una scusa sono uscita dal teatro nel quale mi trovavo.
La Quasi Nipotina si trovava dall’orefice per farsi il terzo buco all’orecchio ma voleva assolutamente sapere se io me l’ero fatta a destra o sinistra, per fare come me (amore di zia!!!!).

Così in questi giorni veneziani le ho fatto una visitina, troppo breve in realtà, ma che è stata come una bocca di ossigeno.
Mi ha fatto vedere orgogliosa il terzo buco a sinistra, con una stellina come piace a me.


Mi ha aperta orgogliosa il suo diario, e fatto vedere i risultati delle prime verifiche.
Ha preso un distinto in algebra, anche se non si sa spiegare il perché (ehm con i numeri non c’azzecca molto...proprio come me!!).

Quando è uscita per andare a pallavolo, io sono rimasta ad aiutare sua sorella a fare i compiti.
Ma come si può in prima elementare insegnare ai bambini la lettera M partendo dalla parola MOSTO???


FRULLATA

Ho preso 8 treni.
Ho accumulato 50 minuti di ritardo.
Ho abbracciato 2 nonne e 1 cugino.
Ho visto il diario della mia QuasiNipotina.
Ho iniziato e finito 1 libro.
Ho acceso 3 candele.
Ho aspettato 2 ore a Milano.
Sono stata a Venezia 2 volte.

Appena mi riprendo un pò vi aggiorno!

17 novembre, 2006

ALLA FERMATA DEL BUS

Mentre l'altra mattina aspettavo il primo autobus e la strada era ormai un fiume d’acqua, due arzille signore hanno trovato riparo con me sotto la pensilina.

Io, che notoriamente mi faccio gli affari miei (!?!) ho colto solo un paio di frasi della loro conversazione.

Hai visto, lì il portone del civico 33??
No che è successo? Non vedo nulla!
Qualcuno deve avere messo la retromacchina e sfondato il vetro!

Ma hai visto quanto piove oggi? Che succede??
Eh bè, qualcuno Lassù ha steso la biancheria, ma non ha centrifugato bene!!

Non oso immaginare se avessi ascoltato tutto.



VENERDI' 17

Ho ritrovato il bancomat.

E ho pensato che, dopo due giornate come quelle che ho appena trascorso il fatto che sia Venerdì 17 a me non spaventa per nulla.

Farò mica male??????


16 novembre, 2006

PIU' GIRI DEL CESTELLO DI UNA LAVATRICE (2)

OGGI (2 ATTO)

Quando apri gli occhi perché il non fidanzato sta uscendo di casa sono le 5.30. Quando li riapri perché suona la tua sveglia sono le 6 e ti accorgi che sta diluviando come solo nella giornata del diluvio universale poteva accadere.

Esci di casa già incazzata nera perché sai che per arrivare nell’altra casa, la tua, dovrai prendere 3 (dico TRE) autobus e quando arriverai sarai zuppa fin dentro le mutande.

Hai giusto il tempo per entrare in casa, asciugarti un po’ i capelli, cambiarti e prendere gli ennesimi due autobus per andare in ufficio. Dove ovviamente arrivi con quasi 20 minuti di ritardo perché Genova è congestionata per la pioggia.

Ma finalmente entri al calduccio e ti dici che almeno per un po’ catastrofi non ne potranno succedere.

Magari.

Il non fidanzato ti chiama da Milano dicendo che c’è un piccolo irrilevante problema.
La segretaria si è dimenticata di rinnovare l’assicurazione del non cane cesare che è scaduta proprio proprio da due giorni. A questo punto quando chiami l’importante capo dei corpi speciali padrone del mini cane devi dire che sì, paghi le spese ma per cortesia la fattura dovrebbero farla fare con la data di domani…

Così non puoi nemmeno incazzarti quando l’esimio di cui sopra pretende che di questa cosa ne parliate a quattrocchi, velocemente, alla clinica dove hanno appena terminato l’operazione del mini cane. Però ti incazzi quando sei nel mezzo della riunione in Comune e ti richiama per dirti di sbrigarti ad arrivare perché lui è stanco di fare di tutto per venirti incontro (??!!) e gli fai notare che non sei in Giamaica a divertiti ma che stai lavorando.

Alla fine arrivi sudata e affannata alla clinica, compili l’assegno del non fidanzato (400 € per una cucitura sul mini cane!!) ma una parte la devi pagare in contanti. Ed è lì che ti accorgi che non hai il bancomat.

Ma l’hai semplicemente lasciato a casa, o l’hai perso?

Magari sapessi la risposta


PIU' GIRI DEL CESTELLO DI UNA LAVATRICE (1)

OVVERO TRAGEDIA IN DUE ATTI...

Dovevano essere due giorni tranquilli, anzi questa sera avrei organizzato una bella serata con amiche perché non fidanzato è a milano per due giorni, e volevo farlo un po’ ingelosire.

Magari.

IERI (I ATTO)

Collega si è dimenticata una cosa importante in ufficio. Quindi vieni in ufficio, prendi cosa, scapicollati in stazione, prendi treno e arriva a Savona.
Mattinata tranquilla, se non quando ti rendi conto che nella fretta hai dimenticato a casa borsa della palestra.
Allora decidi che no, tu hai pagato (tanti soldini!!) per andare in palestra e ci devi assolutamente andare. Mangi qualcosina veloce, ingurgiti caffè e torni a Genova con Topo Grigio.
Nel tragitto chiedi, quasi implorando, che ti accompagni a casa affinché veloce veloce tu possa prendere la borsa della palestra, e alla fine metti piede in ufficio.
Rispondi a 10 mail urgenti, prepari due cavolo di relazioni che vanno consegnate domani ed esci.
Finalmente la palestra, e poi una serata tranquilla con il non fidanzato.

Magari.


Esci da palestra e chiedi al non fidanzato di passare da casa tua per prendere un tailleur da indossare il giorno dopo, perché hai riunione in Comune e non ci puoi andare vestita come una zingara.
In auto scopri con sorpresa che il non cane cesare è stato avvicinato da mini cane pincher. Attraverso un mini ragionamento tutto suo quest’ultimo ha stabilito che un pircing avrebbe donato al non cane cesare. Così 1,5 kg di mini cane si è aggrappato sul labbro di 50 kg di non cane cesare, che al grido di son buono si ma fracio no, l’ha preso per una gamba e l’ha lanciato.

Ma sei fortunata in famiglia, e così scopri che il mini cane è del comandante dei corpi speciali di non so quale zona d’italia, al servizio del Consule di un qualche stato africano. Pattuglia in 10 minuti 10 in Via xx e generalità del non fidanzato a disposizione, ma non ti preoccupi, perché tanto lui c’ha l’assicurazione.

Magari.

Mentre recuperi vestitini decenti a casa tua il non fidanzato ti chiama e ti dice di sbrigarti perché è stato convocato nella clinica veterinaria dove il mini cane deve essere sottoposto a operazione.
Allora passi il tempo in auto a convincere il non fidanzato a mantenere i nervi saldi, non prendere a botte nessuno e soprattutto lasciare parlare la non fidanzata.

Infatti.

Tre minuti dopo l’arrivo alla clinica stai cercando di limitare i danni fatti da un non fidanzato che ha dichiarato nell’ordine:
1.ha iniziato il suo cane e se a me pestano un piedo io rispondo con una sberla

2.non mi frega nulla che lei sia un carabiniere

3.quel console lì deve solo stare zitto perché quando è successo il fatto stava ancora dentro al ristorante

Riesci a venir via a tarda sera, promettendo a chiunque che te ne saresti occupata tu l’indomani, dopo aver sentito l’assicurazione perché il non fidanzato parte e sarà fuori città per due giorni.

Salti la cena e quando arrivi a casa scopri che nella fretta hai preso si il tailleurino, ma non hai una mgalia da mettere se non quella della tuta.

Allora dici lo farò domani mattina quando (all’alba) il non fidanzato partirà, perché questa sera non ne ho proprio le forze.

Magari


TANTO STANCA DA PIANGERE

Questa sono io oggi.


15 novembre, 2006

LADYD SOAP - Come in un film

La serata è scivolata via senza imbarazzi tra chiacchiere e allegria. In un Caffè molto carino di Mestre, sono riusciti a ridere e scherzare, complici e maliziosi.

E come in un film, sono usciti a fare due passi.

Ora, in un film che si rispetti, o almeno di quelli che piacciono a me, romantici e con finali assolutamente scontati ma positivi, ER avrebbe abbracciato LadyD. Le avrebbe detto che dall’ultima volta che si erano visti non faceva che pensare a lei, che forse era stato uno zoticone, maleducato, oppressivo invadente e fastidioso medicoccio da strapazzo ma che già sentiva di amarla tanto tanto.

Mica ho esagerato un po’?? Vabbè è un film, fatemi sognare...

E comunque l’abbraccio c’è stato.

E anche una parziale richiesta di scusa per l'incontro precedente, affermando che l’unica cosa che non voleva è che LadyD si sentisse intimorita da lui.


Per dovere di cronaca (già, perché lo so che vi interessa sapere solo una cosa, ammettetelo curiosoni) c’è stato anche un dolce fine serata…ecco si…

14 novembre, 2006

COLF? SI NO FORSE

Il fidanzato di LaRosina ha deciso di pagarle la colf, purchè prometta di non lamentarsi più che lui non fa nulla in casa.

Che poi LaRosina fa l'emancipata, e vuole che si chiami collaboratrice domestica...o persona incaricata della gestione della casa (??!!).

La sostanza non cambia.

Invidia nera.

Anzi Verde!!

L' EVENTO

Quella che può sembrare una serata normale con il proprio fidanzato, chessò andare a un cinema o a vedere uno spettacolo a teatro, è per me quasi un evento.

Il non fidanzato, infatti, ha una speciale avversione per la staticità.
Nel senso che star seduto più di un tot lo infastidisce alla grande.

Quando propongo di andare al cinema la prima cosa che mi chiede non è nemmeno il titolo del film, ma quanto dura. Se parlo entusiasta di uno spettacolo che vorrei vedere a teatro si informa se è in uno o due atti…

Ecco perché ho comparto i biglietti per vedere Oh Romeo... al Politeama Genovese, vantandomi di avergli fatto una sorpresa.

Devo ammettere che lo spettacolo è esilarante.

Scopri che Romeo e Giulietta, a un passo dalla morte, si sono salvati e, sposati ormai da trentanni, sono in piena crisi coniugale.
Vedi Shakespeare (impersonato da un Lopez travolgente) che non trova riposo nella tomba perché Romeo e Giulietta hanno rovinato il finale della sua più bella tragedia, e un vecchio frate amico di Giulietta ascolta i suoi sfoghi, ma confonde i personaggi delle tragedie di Shakespeare.

Una serata tutta da ridere, anche per il non fidanzato che sul finale mi si stava addormentando un pò...



LADYD SOAP - Alla sprovvista

Lady D è tenace, e soprattutto non accetta le cose lasciate nel limbo, quando sai e non sai, capisci ma ti chiedi se hai capito bene, agisci ma non sei sicuro di aver agito come l’altro si sarebbe aspettato.

Così ha stabilito che se il senso del gelido messaggino di ER era quello di dare un taglio alla loro conoscenza, bè la parola fine ci doveva essere, e doveva essere scritta.

Mi spiace se ti sei offeso, l’altra sera sono stata bene e mi fa comunque piacere averti conosciuto.


Punto. Grazie. Arrivederci.
In altre parole, brutto scemo se ti offendi così perché una donna ti dice di no non sei proprio il tipo per me. (Ovazione!!!)

Tutto si sarebbe aspettata Lady D, tranne che un ulteriore invito per la sera stessa.

Della serie:

Ele se ci esco è implicito che questa volta ci finisco a letto.

Ah ah

Insomma, la prima volta sono stata ingenua, ma questa volta non avrei scusanti.

Uhm Uhm

Però potrebbe essere una bella serata...

Allora ci vai?????????????????????????????


Si, LadyD è andata.





09 novembre, 2006

OPPOSTI

La regola è semplicissima e conosciuta universalmente: gli opposti si attraggono.

Verità, bugia, una via di mezzo? Non so.

Però so che ieri:
io ero di umore pessimo e il non fidanzato gioiva e gongolava senza ritegno

io non avevo tempo di stare al telefono perché ero sommersa di lavoro, e il non fidanzato mi ha chiamato il doppio delle volte di quanto faccia normalmente con una voglia matta di parlare un po’

io avevo voglia di andarmene diritta diritta a casetta a sfogare il mio malumore e il non fidanzato mi ha detto candidamente ho un’ottima idea per questa sera!! andiamo a mangiarci una pizzetta???

Ora.

Mi sa che un pochino comincio a crederci.


08 novembre, 2006

ESORTAZIONE

Ieri, dopo aver pubblicato l'ennesima puntata sulle vicende di LadyD, ho diligentemente inviato il capitolo alla protagonista.
Si perchè LadyD non ha modo di accedere al mio blog, ma non vuole rinunciare assolutamente a leggere la trascrizione delle sue peripezie.

Quando poco dopo mi ha telefonato, devo dire che mi sono un pò agitata.
Ho pensato che, forse, ero stata troppo fedele alla realtà, e che questa volta mi volesse cazziare.

Invece sbagliavo.
LadyD stava ancora ridendo perchè quando leggo i capitoli vedo le cose da un altro punto di vista... (ovvio, il mio!!).
Ma un pò mi ha sgridata. Perchè di cose ne sono successe tante altre, e io sono un pò indietro con il resoconto!!!!


07 novembre, 2006

BUTTERFLY BAZAR

Ieri sera mi sono divertita un mondo.

E la portata di questo mondo è presto detta.
Alle 20.30, ora in cui mi dovevo trovare al Politeama per ritirare i biglietti, mi sarei fatta torturare piuttosto di andarci.
Ero letteralmente distrutta. Avevo un sacco di male ai polmoncini, alle 18.00 ero corsa dall’altra parte della città, al Novotel, per seguire un incontro di lavoro e ne ero uscita quasi due ore più tardi. Il tempo di salire e scendere dal bus, infilarmi con Millebolle al Macdonald’s, sparami un hamburger e nemmeno le patatine perchè non c’era tempo.
Sono arrivata al teatro rantolante e chiedendomi che cosa mi ero inventata di andare anche a teatro, se per andare a divertirmi dovevo faticare più di un tricheco che lavorasse in una miniera.

Ma quando lo spettacolo è iniziato mi sono dimenticata stanchezza e affanno, ridendo di gusto.

Ho visto il Butterfly Bazar.

La storia della vita di una donna meravigliosa, che francamente ho invidiato non poco. Grazie a una rendita assegnatale da uno zio si è potuta permettere, a cavallo tra fine 800 e 900 di vivere viaggiando per il mondo. Diventando la prima donna entomologa.

Oltre ai contenuti di per sé affascianati, la protagonista è stata strepitosa. Si vedeva che si divertiva a recitare quella parte. E si divertiva anche perché a fare da colonna sonora-spalla-coprotagonisti era l’Orchestra Bailam.

Spero sia già capitato, almeno ai genovesi lettori del blog, di capitare ad un loro spettacolo/concerto. Le loro musiche, coinvolgenti e gioiose, trascinano senza difficoltà la platea.

Quando sono uscita non solo mi sentivo bene e di ottimo umore, ma ho avuto la consapevolezza di aver partecipato a un momento quasi magico. Di quella magia di cui sono capaci le persone di spettacolo quando ti trascinano con la mente in un'altra vita e in un'altra dimensione, mentre tu stai semplicemnete seduto.


LADYD SOAP - Dopo il due di picche

Avevamo riso assieme dell’uscita naturalistica di ER, ma il contraccolpo non ha tardato a farsi sentire. E così Lady D, più propensa a pensare che gli errori stiano sempre dalla sua parte piuttosto che da quella degli altri, ha cominciato ad arrovellarsi.

Non c’è che dire. Sono un’ingenua! Avrei dovuto capire che andare a casa sua sottointendeva accettare una sua eventuale proposta (bè, il dolce l’hai mangiato no?).
Si perché insomma. Magari è consuetudine andare a letto con uno la seconda volta che lo vedi (oddio, consuetudine non direi. Può capitare ecco). È una cosa normale! (in un certo senso, se ne hai voglia tu e ne ha voglia lui…) ecco vedi!! Allora io non sono normale!!!! (ma no, che dici???NonPensareAssolutamenteUnaCosaDelGenere). L’hai detto tu! (io?? Se l’ho detto dormivo!intendevo che avete solo tempi diversi). Appuntoooooo. Io che tempi ho?? NON lo so, non me lo sono mai chiesta. Avrei dovuto buttarmi e farmi una scopata e via, come fanno gli uomini (tu? Una scopata e via? Via nel senso che poi ti saresti nascosta nei meandri di una caverna a Canicatti dicendomi IO NON SONO COSì IO NON SONO COSì).
È tutta colpa mia e magari ho perso un’opportunità con l’uomo della mia vita (ecco, io ridimensionerei un po’ la cosa. Magari hai perso un’opportunità per stare bene con un uomo…).

Non c’è stato verso. LadyD si è incaponita, e attingendo dalla propria vocazione al martirio mi ha comunicato: devo espiare. Lo devo incontrare per chiarire un po’ la cosa.

È scattato il messaggino-test. Non troppo invasivo e di tono allegro, chiedeva a ER fino a che ora sarebbe stato a Venezia perché LadyD era al lavoro ma gli avrebbe volentieri offerto un caffettino.

Pratica (o piccata??!) la risposta: Se passo ti chiamo, ciao.

Sicuramente gelida.

06 novembre, 2006

RISVEGLIO

Dopo una notte agitata per colpa dei miei polmoncini il non cane cesare ha pensato bene di mettersi a piangere di fronte alla porta della camera. Erano più o meno le 5 a.m.

Alla fine il non fidanzato si è arreso, si è alzato e l’ha portato fuori. Al suo rientro mi ha sussurrato Ormai non dormo più. Faccio colazione e vado al lavoro.

Quando io mi sono alzata (erano ormai le 9.00) ho trovato apparecchiato per la colazione. Tovaglietta e tazza, Ovomaltina pronto all’uso e dolcetto già tagliato.

In certe occasioni mi rendo conto che le dichiarazioni d’amore non si fanno solo con le parole o le rose.


Anche se fanno piacere eh!!!!

LADYD SOAP - Cose naturali

Nella moltitudine di cose da raccontarvi, sono rimasta un pò indietro con le vicende di LadyD.
Chiedo venia, e vi aggiorno.


Dopo rinvii e ritardi anche la seconda occasione d’incontro tra LadyD e ER riuscì ad aver luogo. La mattina dopo, mentre ascoltavo il resoconto di una perplessa LadyD , ridevo sguaiatamente.
La cena e la passeggiata erano state accompagnate da una buona dose di risate e allegria, a tal punto che i capricci di ER per andare a mangiare il dolce a casa sua sembrarono a LadyD un simpatico siparietto comico. Avrei pagato per vedere l’espressione della mia adorata amica quando ER, con la praticità che lo contraddistingue, ha fatto a LadyD ben altra proposta.

C’è da dire che no, proprio al secondo appuntamento LadyD non se lo aspettava. Non certo perché sia una bigotta o una santarellina, ma semplicemente perché ha un animo romantico.

Con la gentilezza che la contraddistingue LadyD non l’ha respinto come avrei fatto io Ho detto no, hai capito? Stasera non tira aria…
ma ha cercato di spiegargli le sue ritrosie Io so così poco di te e tu sai così poco di me.

Ora io ne ho sentite tante, ma questa m’ha fatto scompisciare dalle risate. Perché ER è chirurgo nell’animo e ha ritenuto suo dovere spiegare a lady D che Questo è il modo più naturale per conoscersi, non trovi?

Lady D non ha trovato.

E non gliel’ha data.

p.s. quello sconsiderato del mio non fidanzato ha passato la serata spedendo a LadyD sms sciocchi, uno fra tutti: Dalla non è solo un cantante, ma un consiglio.

AFFANNI

Questa mattina ho avvisato in ufficio che non stavo bene e sarei entrata più tardi.

I polmoncini si sono ribellati per tutta la polvere che gli ho fatto respirare ieri, così questa notte si sono messi in sciopero. E io patito tanto.

Ora spero di sopravvivere e andare al lavoro. Sarà quel che sarà.

03 novembre, 2006

COMUNICATO

Mi sto sbattendo come una pazza per creare le categorie nel blog.
Sarà che non sono un genio, masecondo me è difficilissimo!! Sob.
Portate pazienza.

AndreiPiùVeloce e NonStoZitta

Concluso l’aperitivo con Fra e Millebolle ho raggiunto il non fidanzato che discuteva del Team con AndreiPiùVeloce e la di lui santissima fidanzata NonStoZittaNeancheSeMiPagano.

NonStoZitta è santissima non solo per solidarietà femminile, ma perché da ancor più tempo di me è una vedova bianca.

E c’è poco da ridere.

AndreiPiùVeloce è talmente preso dal sacro fuoco dell’enduro che ormai da anni trascina questa graziosa e delicata ragazza nelle peggiori condizioni climatiche e logistiche, sostenendo in tal modo di non trascurarla (!!). E proprio perché NonStoZitta è innamorata se la beve.

Da quasi un mese AndreiPiùVeloce vive per motivi di studio in quella incantevole e divertentissima città che è Firenze.
NonStoZitta che, in effetti, ha una particolare propensione per il dialogo (capisciammè...e leggete bene il nick!) risente molto di questo allontanamento proprio perché le telefonate non sono sufficienti per tutto ciò che vorrebbe raccontare all’amato.

Nonostante le pecche di natura motociclistica, da quando conosco AndreiPiùVeloce ho sempre avuto un’idea molto carina di lui. Perché si può dir tutto, ma non che AndreiPiùVeloce non sia una ragazzo generoso, riflessivo ed educato.

Per questo al tavolino del bar a cui eravamo seduti in quattro ieri sera peroravo con enfasi la causa dello studente fuori sede, nel tentativo di difenderlo: è un’ottima opportunità, ti fa vedere le cose in maniera più aperta, e poi lo sai che è un bravo ragazzo…

NonStoZitta ha sbattuto la mano sul tavolo, mi ha guardato diritta negli occhi ed è esposa:
Ma lo sai cosa fa adesso?? beve, fuma e guarda film porno!!!

Ecco.

Quel fetentone del non fidanzato si è piegato in due dalle risate, io per non fare lo stesso ho preso il mio taccuino degli appunti e ho dichiarato ‘Sta cosa finisce nel blog!

QUESTIONE DI RAGNATELE

L’aperitivo di ieri sera con Fra e Millebolle è stato rigorosamente analcolico (la sola idea di prendere un Cuba mi devastava), e quantomai istruttivo (sembra che sia cresciuta con le suore da quanto mi fanno ridere certe espressioni!!).

Bando alle ciance.

Millebolle aveva l’umore di un carciofo, Fra la solita spigliatezza e freschezza che contraddistinguono i suoi 26 anni.

Motivandomi la ragione che l’aveva spinta, più di un anno fa, ad avere un ritorno puramente fisico con il suo ex, è stata quanto mai chiara ed efficace:

Meglio lui per farsi togliere due ragnatele che un altro!

LE VOGLIAMO FORSE DARE TORTO???????

02 novembre, 2006

TUTTI I SANTI...A TRIORA

Quando ieri sera sono tornata a casa dopo una giornata di gita fuori porta ero veramente esausta.

Non tanto perché il non fidanzato mi aveva buttata giù dal letto con fare gentile
Dai che sono le 7.30 passate...fai tardi

e io invece appoggiando il muso all’orologio del microonde (eh siì, senza occhiali son cecata che ci posso fare??) mi ero accorta che erano solo le 6.36.
Non certo per il viaggio in auto fino a Triora, che in effetti non è vicinissima... ma tanto ha guidato Mukka e io ho guardato tutto il tempo fiori dal finestrino come animaletto curioso.

Ero semplicemente stanca per il susseguirsi di emozioni, sensazioni, odori, colori e cibi che mi hanno avvolta in questa giornata.

Triora recava i segni dei festeggiamenti per la notte di Halloween.

Bellissime zucche tagliate con il tradizionale sorriso luciferino erano sparse un po’ ovunque, così come quei resti gommosi e filamentosi che qualche bomboletta spray doveva aver lanciato nella notte, o le piume (viola per lo più) che probabilmente facevano parte dei boa di struzzo usati da streghe modaiole.

Non c’è molto da visitare in questo antichissimo borgo arroccato nell’entroterra di Imperia, sarà la suggestione, ma l’atmosfera è rarefatta e magica. Cammini in stradine strette tra i resti di case in pietra grigia, passi tra il verde dell’erba e arrivi ai piedi del poco che rimane di un antico castello, e hai una vista spettacolare sulla valle attorno a te.

Se sei fortunato come lo siamo stati noi ieri, la luce dorata del sole illumina i rami degli alberi e respiri il profumo di legna arsa nei caminetti.

Insomma, a me Triora piace un sacco.

Ora potrei raccontarvi le vicissitudini che ci hanno spinti a mangiare all’
Hotel Colomba d’Oro, vi descriverei l’abbondante menù e i tentativi di Millebolle per nascondersi la faccia in un sacchetto, oppure la scenetta di me e Mukka che saliamo le scale dell’albergo per andare a vedere gli addobbi di Halloween.

Ma ve lo evito.

Un po’ perché finirei nel cronachistico e magari vi annoierei, un po’ perché le risate, talvolta anche amare, di questa giornata non ve le saprei trasmettere a dovere.

UN HALLOWEEN...DIVERSO

La cena da Fatina e OcchiScuri non capitava proprio nella serata migliore.

Ero reduce da quasi due ore trascorse sulla poltrona di Dentista Diligente. Tranquilla, niente di che, un’otturazione e un “ritocchino” a un precedente lavoro… mi aveva catapultata in un tunnel di preoccupazione tra il rumore del trapano che sembrava dovermi sgretolare i denti, elastici infilati tra gli interstizi che sembravano aprire delle dighe e quella fastidiosissima mascherina per tenerti aperta la bocca.
C’è da dire che non ho sentito nulla ai denti, ma alla fine mi stava per prendere un crampo alla mascella!!

Così, munita di Mesulid, mi sono diretta alla cena con il non fidanzato, pensando che forse non ce l’avrei fatta a reggere la serata.

Invece, il fastidio al dente si è piegato al calore e alla simpatia dei due neosposini che ci hanno accolti orgogliosi nella loro nuova casetta, in cui vige l’equivalenza il verde sta a me come l’arancio sta a Fatina.
Per cui, bagno con piastrelle di una calda tonalità di arancione e tappeti sgargianti, sottopiatti in nuance, posate coordinate.
E fatina è una cuoca meravigliosa. Lasagne e arrosto serviti con un ottimo vinello e preceduti da stuzzichini appetitosi.

Ma l’elemento determinate della serata, la vera ragione per cui avrei partecipato a questa cena anche se avessi sofferto le pene dell’inferno, erano le foto del loro viaggio di nozze.
Fatina e occhi scuri hanno trascorso ben tre settimane nella meta dei miei sogni: l’Australia.

Ero ansiosa ed eccitata alla sola idea di poter vedere alcuni frammenti del paese dei miei sogni.
Ma era la serata di Halloween, e qualche stregetta ci ha messo lo zampino facendo dimenticare a OcchiScuri le foto in ufficio.
In casa erano rimasti pochi scatti che mi hanno comunque allargato il cuore. Un koala paffuto e sicuramente morbidoso stretto stretto al tronco di un albero, con due incredibili occhioni scuri che ho sempre sognato di incrociare.
Fatina che accarezzava un cucciolo di canguro, abituato alle persone perché cresciuto in un parco dove vengono portati tutti i piccoli le cui madri vengono falciate da automobilisti idioti mentre attraversano le strade.

Così, alla faccia di chi scorazzava per la città vestito da strega o stregone, io mi tuffavo in questa ondata di immagini e colori che sogno di poter vedere in prima persona fin da bambina.

31 ottobre, 2006

ULTIME VOLONTA'


Venerdì sera, alla bicchierata per il compleanno di AndreiPiùVeloce, sono arrivata dopo un'ora di palestra e una fame diabolica.

Mi hanno accolta con patatine fritte e un Cuba, scuro come piace a me.

Tra chiacchere con James e Chicca (ma quanto trombano i ragazzi di ventanni?????)e un paio di spicchi di pizza se ne è andato anche il secondo Cuba.

Ora, qualcosa deve essere andato storto mentre mangiavamo il dolce, perchè un terzo Cuba si è materializzato al posto dell'acqua che avevo ordinato. Potevo forse disdegnarlo?


Peccato che non c'ho il fisico.

L'indomani mattina alle 10 elencavo le mie ultime volontà al non fidanzato, supplicandolo, se mai mi fossi salvata, di non farmi mai più bere un cuba in vita mia.

TERME, CIBO E RELAX

L’appuntamento con LaRosina era per domenica alle 8.30. Io e Millebolle l’avremmo incontrata all’ingresso dell’autostrada e avremmo poi sfrecciato in direzione delle Terme di Aqui.
Quando alle 7.45 LaRosina mi ha chiamato per sapere come mai non eravamo ancora arrivate ho avuto la certezza. Avevamo decisamente bisogno di relax se LaRosina non sapeva minimamente del cambio dell’ora!

In effetti, è stato meraviglioso.
Per soli 15 eurini non ci siamo fatte mancare nulla.
L’accogliente piscina termale, a 35°, ci ha visto sguazzare come tre paperelle mentre argomentavamo convinte Pensate a come fa bene alla pelle.. e depura eh, si si. Ci si può scommettere. Mi sento già più rilassata…

Il bagno turco e la sauna sono state alternativamente visitate, abbiamo sorseggiato un’ustionante tisana messa a disposizione degli ospiti e chiacchierato mentre eravamo comodamente sedute sulla panca riscaldata.

La palma d’oro per il momento più elegante (!?!) è sicuramente vinta da me e Millebolle che giravamo su noi stesse per sperimentare le varie tipologie di docce emozionali.

Cosa ridete, erano uno sballoooooooooooo
La foresta equatroriale, con luci blu e azzurre, l’acqua nebulizzata e un soffio di aria fresca
L’atmosfera tropicale, con luci giallo e arancio, aroma di limone e acqua tiepida
La…boh…, con getti di acqua calda che provenivano da più direzioni e luci colorate.

Insomma. Noi divertite, si si!

Anche a pranzo.

Quando abbiamo cominciato a camminare per Acqui a passo sostenuto nel terrore sempre più dilagante, perché tutti i locali erano chiusi, i passanti ci davano continuamente indicazioni sbagliate e noi stavamo morendo di fame.

Quando siamo finite a mangiare alla Sagra del Raviolo (30 ore di cucina non stop!!) , dove la tavolata più nutrita era composta da persone sui 65 anni, tra cui le alte cariche del paese (Sindaco, Parroco, qualche perpetua…).

Quando il violinista dell'Orchestra ha suonato l'Inno di Mameli su richiesta di una signorotta dai capelli canuti che voleva omaggiare il Sindaco.

Abbiamo mangiato non come tre paperelle, ma tre bisonti. Vedere per credere:















Millebolle, La Rosina... Quando ci torniamo???

RISVOLTI

Quando ieri sono uscita dall’ufficio il non fidanzato mi è venuto amorevolmente a raccogliere, mi ha offerto un caffè e m’ha detto: ok, oggi vieni un po’ in giro con me a vendere.

In realtà si è sciroppato tutto il resoconto della discussione in ufficio, mi ha portato alla Spianata di Castelletto, un posto che adoro, e mi ha fatto prendere il gelato da Don Paolo, che adoro ancor più della Spianata.

Poi mi sono sentita così in colpa che sono andata in anticipo in palestra.
Ho fatto mezz’ora di corsa (ciò alternando corsa e camminata ecco) 15 minuti di cyclette e 15 minuti di step.

Sono scesa da quell’aggeggio infernale che non mi reggevo in piedi.

Al mio risveglio, questa mattina, ho realizzato. Mi devono essere cresciuti dei muscoli che non avevo. Ho male ovunque!!!!!!!!!!

30 ottobre, 2006

COERENZA

Mi sono svegliata di ottimo umore, e piena di buoni propositi.
Ho deciso che mi devo volere più bere e coccolarmi un pochino.
Il che significa evitare di fare tutto in fretta, prendere seriamente la palestra che mi aiuta a fare un pò di movimento e divertirmi.

Avevo in mente un sacco di episodi spassosi da narrare del mio we e ho preso il bus con mp3 nelle orecchie.

(...nessuno ha scritto mai una canzone per me non perché non sia speciale ma perché tutti quelli che son stati con me non sapevano cantareeeee)

Un caffè da Orefici e due chiacchiere con la Fra.

(...ho avuto un avvocato che mi ha dedicato il suo divorzio un contadino che ha dato il mio nome ad un consorzio...)

Un’ottimo inizio di giornata.

Poi sono entrata in ufficio,

(...perfino un prete che pregava tutti i giorni per me e un carcerato che si è tatuato il mio nome su di sé...)

ed è iniziata una riunione.

Mi sono incavolata da matti, forse sono stata troppo rigida e poco ragionevole.

Poi ho ripensato a questa mattina.
Al buon proposito di essere più attenta a me stessa.

E quindi me ne esco dall’ufficio alle 15.30, prendo permesso.
Affanculo le tensioni e i nervosismi.

Vado a fare un giro.

27 ottobre, 2006

CHIUSURA SETTIMANALE

Sono stancuccia ora.
In effetti, vorrei prendere e andare a casa. Possibilmente a dormire.
Invece, mi aspetta un'ora di palestra e una bicchierata per il compleanno di AndreiPiùVeloceSeCredessiInMe.
So che appena uscirò di qui mi sentirò meglio, e anzi non vedo l'ora di stringere AndreiPiùVeloce e fargli gli auguri.

Nel frattempo mi gingillo al pensiero che domenica andrò qui con le mie amiche. Una giornata di completo relax!!!!!!!!!!!


NOTTE AGITATA

Credo di aver cucinato per la prima volta per il mio non fidanzato solo ieri.
Bè, c’è poco da ridere. Non mangia praticamente nulla se non carne e pasta. E non tutta la carne e tutta la pasta, no no. Carne alla griglia o sulla piastra e pasta al pomodoro. Che poi a una passa tutto l’amore per stare ai fornelli a inventarsi qualcosa di gustoso e diverso.

Insomma, ieri sera ho cucinato.
Carne, ovviamente, ma preparata con una fetta di prosciutto crudo, cosparsa di farina e cotta in una padella antiaderente con del vino bianco. C’avevo pure l’angoscia che non gli piacesse.
È stata una bella serata , serena e alcolica. Siamo riusciti a scolarci una bottiglia di Bonarda in due!

Ci aspettava una nottata di sonni tranquilli, agevolati dal vinello, sotto le copertine.

Come mai allora mi sono ritrovata alle 4 a fissare il soffitto?
Perché l’inquilino del piano di sotto forse soffre d’insonnia, ma sicuramente è sordo. Guardava la tv con un volume che nemmeno il dolby sourraund al cinema è paragonabile.
Sembrava di stare in uno di quei giochi tridimensionali in cui tutto accade attorno a te.
Di dormire non c'era verso.

L’unica alternativa, dopo essermi rotolata e girata, tappata le orecchie con le mani, infilato la testa sotto il cuscino, era il divano in soggiorno, dove sono andata a sdraiarmi ormai in preda a starnuti e strobettamenti vari perché proprio ieri sera avevo deciso di non prendere l’antistamico (furba io!)

Nei dieci minuti in cui sono riuscita ad appisolarmi ho pure sognato.
Un cane si avvicinava al divano e mi leccava la mano. Io credevo fosse il non cane cesare e lo lasciavo fare finchè cominciava a mordermi la mano conficcandomi i suoi denti appuntiti nella carne.
Non era cesare.
Era un cane piccolo ma tanto cattivo!!
Mi sono svegliata controllandomi la mano. E ho raggiunto il non fidanzato a nanna.

La sveglia questa mattina l’avrei ficcata nel culo dell’inquilino del piano di sotto.

Scusatemi la finezza.

P.s. Ho alzato lo sguardo e guardato fuori. Lo Spiatore Smilzo è ritto lì, sul poggiolo, fumando e guardando proprio dentro la mia finestra, che oggi è pure aperta.
Faccio finta di nulla? O sbraito chiedendogli che combina?



26 ottobre, 2006

DIRIMPETTAI

Ora io a questo lo meno.

Si si, quello che di intravede nell’angolino ino della fotuncola, di spalle.

No perché ci sta che se ne esca dal posto di lavoro per fumare sul terrazzo.

Ci sta che il terrazzo dia proprio sulla finestra della mia stanzetta e quindi gli capiti di guardar dentro.

Ma porca paletta perché deve stare tutto il tempo a guardare cosa faccio?????????????????

STREGHETTA

Io un po’ preoccupata.
È che, insomma, io ho la fama di essere un po’ una streghetta. Nel senso che, spesso, ho delle sensazioni su cose che stanno per succedere.
Ecco, ora è un po’ complicato da spiegare…ma diciamo che il non fidanzato è arrivato a chiedermi se gli ho messo sotto controllo il telefono da quanto ci azzecco (uhm.. che idea!! Sapessi farlo :-)).

Magari è solo sesto senso femminile. Magari no.

Però da ieri sera io ho un’idea strana che frulla in testa.

25 ottobre, 2006

NOTIZIOLE

Oggi ho parlato almeno quattro volte al telefono con Lady D. Grandi e strane cose stanno accadendo. Ma non ho ancora deciso se positive o meno. E non è proprio un bel segno.

Comunque tra poco esco da questo ufficio. Vado a ricaricare la postpay così se dopo un’ora di pilates e 24 minuti di permanenza sul tapis roulant sopravvivo, magari riesco a prenotare i biglietti per andare a vedere Cochi e Renato al Politeama.

Vi lascio con una chicca che mi è capitato di sentire durante Matrix di ieri sera, detta da Consorte:
“Se vogliamo parlare di questo subito, allora ne parliamo immediatamente”.

Ah bè. Se l’italiano è diventato un’opinione…



UN'ALTRA PROSPETTIVA

Io sono una grande dormigliona. Anche quando mi sveglio, mi piace rotolarmi nel letto, coprirmi bene bene e aprire un occhietto alla volta. Considerato il tempo che ci metto, dovrei avere più o meno 2000 occhi.

Dato questa mia peculiarità il non fidanzato si burla di me perché quando lui esce la mattina, (all’alba eh!! Prima delle 7) io schiudo mezzo occhio e farfuglio una cosa che dovrebbe assomigliare a Esccciii g..g..già? mMa non non ti ho ancoa pe..preparato colasione..

Insomma, lui sostiene che io aspetto il momento del bacio mattutino solo per fare come Giuda, vantandomi una disponibilità che in realtà non ho.

Tant’è. Questa mattina ho deciso di dimostrargli il contrario. Sono più o meno caduta dal letto verso le 7, e alla velocità di un bradipo (oh insomma, quello che conta è la buona volontà!!) mi sono accinta a preparare la colazioni per entrambi. E ci sono riuscita senza fare particolari danni, tranne dimenticarmi di accendere il microonde per scaldare il latte…

Devo ammettere che alzandomi così presto ho scoperto un’altra prospettiva.

Si perché, a parte la piccola parentesi di sfiga dovuta a un cartello che intimava di spostare tutte le auto per lavori di pulizia stradale, costringendomi a rinunciare alla passeggiata programmata con non fidanzato ( passeggiatina = caffettino al bar e pisciatina di cesare) e obbligandomi a prendere l’auto per andare al lavoro, ho realizzato quant’è bello camminare con calma per Via XX alle 8 del mattino.

Sono andata senza fretta al Mercato Orientale, ho girato tra i banchi e mi son comprata una banana per la merendina delle 10 e un cestino di fragole per questa sera. Ho sentito i profumi dei fiori disposti lungo il marciapiede e l’aroma del pane esposto dal fornaio e prima di salire in ufficio ho avuto anche il tempo di scambiare due chiacchiere con la guardia del palazzo.

Si, avere il tempo di fare le cose con tranquillità ti fa iniziare la giornata in modo più rilassato. Ecco, poi sono entrata in ufficio e mi sono venuti i capelli diritti. Ma almeno mi sono goduta un’oretta di vita.


24 ottobre, 2006

CERCA TU CHE CERCO ANCH'IO

Lo ammetto, a volte sono un po’ strana.
Mi rendo perfettamente conto di certe mie ehm… come dire…testardaggini?

Ad esempio, venerdì sera.
Felice per aver mangiato pizza con amici sono arrivata al colmo dell’euforia quando mi è stato consegnato un regalo di compleanno tardivo. Sarà perché quando non te li aspetti i doni fanno ancor più piacere, sarà perché quando mi regalano qualcosa di verde io mi esalto, ma sta di fatto che ho indossato subito collana e orecchini, tutta tronfia.
Ho continuato a sfoggiare la mia nuova parure finchè,dopo aver attraversato buona parte del centro per andare in un locale a bere qualcosa, mi sono accorta che avevo perso un orecchino.

Tragedia.
Io triste. Io tanto triste.
Io così triste che Millebolle, mossa a pietà, ha dichiarato speranzosa Non c’è problema. Adesso noi facciamo tutta la strada a ritroso guardando per terra. Vedrai che lo troveremo.

Ecco, una persona sana di mente avrebbe ringraziato per il suggerimento ma non avrebbe costretto i propri amici a scandagliare la strade di Genova alla difficile ricerca di un ago nel pagliaio.

Io invece non ho avuto il minimo dubbio. E la strada l’abbiamo fatta per ben due volte, visitina alla pizzeria inclusa.

Occhi fissi a terra, è emerso pure il lato più dispotico della sottoscritta Per cortesia, voi due maschietti! vediamo di non distrarci osservando i culi delle ragazze!!Qui è una questione di priorità.

L’orecchino non l’ho trovato, ma è da venerdì sera che continuo a chiedermi cosa ci faccia la gente con tutte quelle graffette che abbiamo visto in via XX e soprattutto ho una certezza.

La vendita delle Malboro è in calo. Spopolano le cicche di Philip Morris.

Parola di asfalto.


23 ottobre, 2006

IL VETRAIO

Venerdì mattina è finalmente venuto il vetraio a sostituirmi il vetro rotto della finestra.

La cosa positiva è che il nuovo vetro è errivato giusto in tempo per ripararmi dalla pioggia odierna. Sarei gelata in ufficio.

La cosa negativa è che nei 15 minuti che ha impiegato per togliere la finestra, eliminare il silicone, asportare l'ultimo pezzo di vetro ancora attaccato alla finestra, inserire quello nuovo e rimettere il silicone, ho scoperto che:

un suo dipendente qualche anno fa si è trasferito con la moglie in costarica
ha comprato quattro piantagioni di caffè
ha avviato un'attività di vetraio
ha costriuto una villa con due piscine

Il tutto con i 28.000.000 di Lire della liquidazione.

E, come se non bastasse, vive tutto l'anno in boxer e magliette a mezze maniche.

Voglio partireeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!

QUANTE DISDETTE PUO' TOLLERARE UNA DONNA?

Lady D e ER non sono più riusciti ad andare al cinema.
Dopo due disdette causate da altrettante improvvise sale operatorie, ER ha annunciato a Lady D la sua imminente partenza, lasciandola sola con le cinque domande base del giornalismo:

Chi è andato??? (cioè ER versione uomo, o ER in qualità di medico??
Cosa è andato a fare?
Dove è andato a fare questo qualcosa?
Perché è andato proprio lui???
E soprattutto Con chi, eventualmente, è andato??

Nonostante le mille elucubrazioni mentali mie e di Lady D ancora nulla ci è dato sapere.
Dopo innumerevoli riflessioni, Lady D ha però deciso che sì, un messaggino poteva scriverlo senza sembrare troppo inopportuna.

L’avessi scritto io il messaggino, e non avesse risposto a me per quattro giorni, sarei arrivata ad avere una bile tracimante e un ansia faraonica.
Ma Lady D è stata stoica (deve aver frequentato qualche corso di Yoga o meditazione orientale senza avvisarmi).
Al motto di La pazienza è la virtù dei forti, mi ha detto Ele, io sento che si farà vivo. Anzi, al riguardo sono piuttosto tranquilla (il piuttosto era comunque legato al fatto che per mantenere lo stato di "tranquillità" la mia amica non si è fatta di nutella, no no.. ma ben tre piatti di pasta e fagioli!!)

Poi, venerdì, un sms semplice e diretto (ormai abbiamo capito il suo stile!!) Ciao, sono finalmente tornato. Ti va di uscire sabato sera?

Giubilo e tripudio, scelta della camicetta adatta e del pantalone preferito.

E l’ennesimo sms il sabato mattina. Appuntamento rinviato, questa volta per un impegno improvviso a Trieste con la madre (e non fatemi parlare dei figli succubi delle madri che altrimenti apro un blog a parte, sgrunt!).

Ora il mio suggerimento a Lady D è stato molto semplice: mandarlo a spigolare la prossima volta che ti chiamerà (perché è certo che la chiamerà).

Ma Lady D ha detto che ci doveva pensare.

Oggi l’ho sentita al telefono. La sua idea consuiste nel rispondere ad un eventuale invito dicendo che sì, le farebbe piacere uscire con lui se ci fosse almeno il 90% di possibilità che mantega l’impegno. Perché la quinta buca sarebbe un po’ troppo per lei.

Lady D è troppo buona, o io sono una carogna?

20 ottobre, 2006

RIEPILOGANDO GLI ULTIMI GIORNI - Week end a casetta

Ogni volta che torno al paesello natio incontro persone, luoghi di ricordi e profumi conosciuti. Pezzi della mia vita.

Così domenica sera ho incontrato Monica, che non vedevo da quasi cinque anni. Era con il marito e spingeva una carrozzina. Dentro c’era sua figlia Emma.

I ricordi che ho di Monica non sono molti, eppure abbiamo trascorso cinque anni in una stessa classe. Lei era una di quelle che se la tirava da “carina della classe” e il suo rapporto di odio-amore-amicizia con Simon, il secchione tenerone della classe, era spesso argomento dei chiacchiericci liceali. Soprattutto perché non si è mai capito se alla famosa gita di quinta a Parigi lei ci fosse coscientemente stata o fosse solamente addormentata. Anzi, forse l’ultima volta che l’ho vista era proprio alla laurea di Simon.

Non è mai stata la mia amica del cuore, forse non l’ho nemmeno mai avuta un’amica del cuore.
Quando abbiamo terminato il liceo l’ho incontrata poche volte tra le calli di Venezia. Lei si era iscritta a economia, io a lettere. Non ho mai saputo se è riuscita a laurearsi, ma Simon mi aveva raccontato che si era sposata.

L’ho vista e l’ho salutata con piacere mentre mi diceva Questo è il nostro frugoletto, si chiama Emma. Fa un mese proprio oggi.

Emma è nata lo stesso giorno di suo cugino Francesco, che ho visto nella carrozzina vicina scortato da mamma e papà, con un berrettino bianco e un pugnetto minuscolo tenuto vicino alla testa.

Che strano destino, le mamme di Emma e Francesco sono sorelle e hanno partorito lo stesso giorno. Una delle due mamme ha la mia stessa età. E una vita del tutto diversa dalla mia.



RIEPILOGANDO GLI ULTIMI GIORNI - Il non fidanzato

Quando l’altra sera il non fidanzato mi è venuto a raccogliere in ufficio ero fuori di me.
Avevo trascorso 12 ore a lavorare davanti ad un computer, fermandomi solo 20 minuti per un panino. Non solo, avevo perso la lezione di pilates che mi piace tanto e avevo la cervicale come una corda di violino perché dal buco della finestra (già, il vetraio deve ancora ripararla!!) entrava un soffio d’aria atroce.

Sono salita in auto mentre lui mi mostrava orgoglioso di avermi comprato l’hamburger che mi piace tanto per cena, il pane fresco e un sacco di pappette di frutta che io adoro.
Poi mi ha guardato in faccia e mi ha detto: Forse hai più bisogno di un Cuba. Ti vuoi ubriacare?
Confesso che mi ha strappato un sorriso.

Dopo avergli triturato ancora un po’ i maroni con l’atteggiamento tipico di quando sono talmente esausta ( e nevrotica, si! anche nevrotica):

Non ho voglia di niente.
Bè magari un aperitivo si.
Anzi no che poi l’alcol c’ha un sacco di calorie e io non riesco mai a dimagrire.
Ecco adesso mi viene pure da piangere…
Vabbè magari però mangiamo fuori così mi prendo un dolce enorme
.

Siamo finiti in una pizzeria carinissima: Le scuderie dell’astronauta.
Un nome originale perché, facciamo subito il pettegolezzo odierno, il proprietario è il primo astronauta italiano a essere nello spazio.
Ci passiamo davanti spesso quando passeggiamo con il non cane Cesare, ma non c’eravamo mai stati. Un errore.

Perché l’ambiente è grazioso e accogliente. Perché la cucina è buonissima e le pizze gustose. Perché i dolci sono fatti in casa e ti si sciolgono in bocca.

Insomma, se vi capita andateci (Via Carpaneto 18r – Genova Sampierdarena – 010.6438925).

Io ho mangiato la farinata accompagnata da una birra schiumosa che mi piace tanto, il non fidanzato una stracchino rossa e un’altra birra. Cesare s’è divorato tutto il pane del coperto...e il bordo della pizza.

Sono uscita con un altro umore.
Merito del tiramisù, vero. Ma ancor più di quello scanzonato e un po’ burlone di un non fidanzato che mi ritrovo, che spesso mi fa indispettire ma che ha dimostrato una pazienza e una capacità di starmi vicino in questi giorni di nevrastenia non da poco.