30 novembre, 2006

CONSIDERAZIONI IN ORDINE SPARSO


AVVERTENZE SPECIALI

Il presente post è stato scritto martedì scorso, mentre aspettavo il treno (si, proprio in piedi sul marcapiede del binario n. 2 della Stazione Brignole) e l'umore non era decisamente dei migliori.
Inoltre, dimostra inequivocabilmente che i percorsi della mia mente sono spesso bizzarri (?!!).
Per cui vi prego, se intendete usarlo contro di me abbiate la nobiltà di non leggerlo...o almeno di non fare dei riferimenti troppo espliciti al suo contenuto!!


CONSIDERAZIONI IN ORDINE SPARSO

Ho praticamente mangiato con l’imbuto, convinta di essere in ritardo per il trenino che mi porterà a Savona. Come al solito in questo periodo all’insegna del “non-ci-sono-più-le-mezze-stagioni” mi sono vestita in modo sbagliato. Praticamente: fa un caldo matto e io sono in maglia di conto, giacca spessa (ma di un bel colore acceso eh! Arancione sgargiante…) e cappotto in mano.
Il foulard che pende, la borsa capiente e il passo spedito ho imboccato Via San Vincenzo.
Sono decisamente poco sexi.
Ora, non che di solito lo sia di più, ma in questo momento è come se mi fossi vista dal di fuori, con gli occhi di qualcun altro. E ci rimango malissimo.

In realtà non sono in ritardo.
Ho anche il tempo di osservare alcune vetrine, piene di rosso e di bianco che imperversano ovunque. Significano Natale.
Oh cazzo, di già? Ma ottobre e novembre me li sono fumata?
In effetti…

In effetti oggi la prima persona che “se non ci vediamo presto, Auguri! ". E Mukka che parla di spirito natalizio.
Ma dov’è? O forse c’è già, vagheggia nell’aria e io non lo sento? Eppure, me lo ricordo distintamente, mi ero promessa di rallentare un po’ il ritmo per fare la chic, come tutte quelle persone che vedi camminare lentamente, sorriso stampato in volto, pacchi dalle confezioni sgargianti e rilucenti tra le mani.
Però nun c’è verso, io l’odore del Natale ancora non l’ho sentito.

Si certo, non facciamo gli gnorri. Ogni cosa ha il suo aroma. Natale profuma di dolci appena sfornati, cannella e anche un po’ di vaniglia, si si è vaniglia.
A Venezia, quando cammini per le strade in questa stagione è freddo davvero, mica come qui.
Il freddo è la base ideale per riconoscere le fragranze. C’è anche il fumo dei banchetti che agli angoli delle strade vendono le castagne. Perché a Venezia non le chiamiamo caldarroste, ma semplicemente castagne.

La ragazza che è ora seduta di fronte a me ha una borsa Benetton scandalosamente verde prato. Mica male. C’ha anche Winny Pooh appeso al telefono, carino pur se in versione natalizia. Verde con fiocco rosso.

Sorrido. Il mio non fidanzato quando va alle gare e si ferma negli autogrill mi prende sempre questi cosini da appende al cellulare, cariiiiini.
L’istinto è quello di prendere il telefono e mandargli un sms.
Ma mi trattengo.
Sono melensa e appiccicosa, mi dice talvolta. E un primo piccolo pezzo di me ha smesso di comportarsi istintivamente con lui.

Oh, c’ha un motorola fuxia piatto niente male la ragazza!!



29 novembre, 2006

LABBRA RIFATTE? NO, E' L'ANESTESIA

Bravo è bravo, lo riconosco.
Dentista Diligente per non farmi sentire male nel fare l'anestesia mi mette sulla gengiva una cremina che sa di fargola.

Però ora c'ho un labbro che mi fa sembrare un incrocio tra la Dellera e Jessica Rabbit.

VE LO DICO EH

Oggi si preannuncia giornata vulcanica, al limite della nevrosi e della sincope tachicardica.
Ho scritto due post ieri (nel mio quadernetto degli appunti, of course) e non avrò nemmeno il tempo di sbatterli un pò qui.
In più nel pomeriggio ho un appuntamento con Dentista Diligente...



...e ho una voglia matta di fumare.




28 novembre, 2006

NON SO SE RENDO



A parte la felicità perchè il Pallone d'oro è stato assegnato ad un italiano (che io non sono poi questa grande tifosa...).

Ma quanto bello è????



27 novembre, 2006

LADYD SOAP - A posteriori

Sono passate un paio di settimane dall’ultimo appuntamento tra LadyD e ER. E solo qualche messaggino.
Lei che chiede com’è andato il tour de force lavorativo, Lui che risponde di essere sopravvissuto e di trovarsi a Venezia, informandosi sul suo orario di uscita dal lavoro.
Lei che sfortunatamente ha un impegno, Lui che comunque rassicura sul fatto che si rivedranno.

E poi il silenzio.

O meglio, la mancanza di parole di ER.
Perché invece LadyD ha parlato, e come se ha parlato in questo periodo.

Con me.

Perché se non chiama mi sembra inutile dover essere io a cercarlo, magari non gli è piaciuta la nostra notte assieme.
Perché insomma non chiedo tanto, solo la dimostrazione di un minimo di interesse.
Perché vuol dire che io non capisco nulla delle persone perché mi sembrava tutto un altro tipo.
Perché a dir la verità non so che tipo sia ma non mi sembra uno che cambi una ragazza a notte.
Perché allora vuol dire che sono io che non vado bene, c’è poco da dire.
Perché poi io non sono certo innamorata, è solo che era una cosa nuova che sembrava carina e mi faceva piacere.
Perché dici bene tu che magari è incasinato sul lavoro ma all’iniizio del tempo l’ha trovato.
Perché in effetti la sera che sono stata da lui c’erano ancora gli stivali della ex fidanzata in casa e magari lei ci ha ripensato e sono tornati assieme.


Non c’è stato verso.
Nessun discorso sull’amor proprio (ma cazzo! Ad un certo punto se non ti cerca non puoi corrergli dietro tu), nessun ragionamento che facesse appello alla razionalità (se è un uomo che è talmente impegnato da pensare a te ogni 15 giorni comunque non è la persona giusta per te) nessuna minaccia (guarda che se lo cerchi tu e lui c’ha da fare, non pensare di lamentarti con me perchè questa volta non ti ascolto!!) ha avuto successo.

Finchè un collega di LadyD le ha detto quello che lei voleva sentirsi dire:
Ma se proprio vuoi sentirlo mandagli un messaggio, eccheccapperi.
Meno seghe mentali e più spontaneità. Forza LadyD, scrivi!

E LadyD ha scritto: Ti va una birra? ho voglia di vederti.



ER ha risposto, e alla fine si sono telefonati, esattamente 24 ore prima che lui partisse per il Ciad.
Perché ER deve sostituire un collega che rientra in Italia, e rimarrà lì fino al 25 dicembre. Giorno del suo rientro. Ma ha detto a LadyD che spera di avere un sacco di cose interessanti da raccontarle al suo rientro.

LadyD dice di aver sentito una vocina interna che diceva Questo è quello giusto
Io ho sentito una vocina interna che diceva Speriamo la richiami davvero quando torna
Ma di sicuro ho sentito la voce esterna del non fidanzato che diceva Io a questo lo vado a cercare per tutta Venezia se tra un mese sparisce e non si fa più vivo!



24 novembre, 2006

CURIOSANDO

Qualche tempo fà girellavo sul web e sono capitata in un blog che mi ha incuriosito fin dal nome: Creativamente.

Ogni volta che ci sono passata ho trovate cose che valeva la pena leggere, indicazioni su siti, libri, spettacoli.

E' qui che ho letto degli spettacoli di Ennio Marchetto, che fa il trasformista in maniera del tutto originale, utilizzando abiti di carta. Seguendo le indicazioni mi sono andata a veder anche il trailer degli spettacoli e ovviamente ora la domanda è una sola: passerà da Genova?

Io lo voglio vedereeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee



POLENTA INFAJOA'

In famiglia si sa che mio papà è un tipo abbastanza taciturno e timido. Uno di quelli che non conversa molto, specialmente con persone che conosce poco, o da poco.
Tanto ci pensa mia madre a parlare per due.
Così, quando mamma mi ha raccontato di una delle prime cene di mio padre con i suoceri, non c’ho creduto, fino a qualche giorno fa.

Narra la leggenda che mio padre avesse sempre sentito dire da mia madre che NonnaIna era un’abile cuoca, e che una delle cose che in casa si faceva spesso (più che altro perché piaceva a NonnoValin) era la polenta infajioà (infagiolata), una pappa tipica veneta, soprattutto di quando si era poveri e non c’era molto da mangiare.
È una polenta con i fagioli dentro.. Insomma, funziona che prima si lessano i fagioli, quelli con la buccia fina, poi usi l’acqua per cuocere la polenta, lasciandoci dentro i fagioli of course.



Comunque, una delle prime volte che mio padre fu invitato a cena NonnaIna gli chiese che cosa voleva mangiare. E mio padre rispose che sarebbe stato contento di assaggiare la famosa polenta infajioà di nonna.

Detto, fatto.

Mi sono sempre immaginata la scena come degna di un film di Dario Argento.
Mamma e papà al tavolo con i nonni e lo zio. Sguardo basso di papà (per la timidezza) sguardo torvo del Nonno (stò matrimonio non sà da fà). Mamma che parla a macchinetta per ovviare al silenzio.
In mezzo la polenta infajioà della nonna.
Una tragedia. Perché mio padre ha assaggiato la polenta, e gli ha fatto schifo.

Ora, riuscite ad immaginarvi un uomo, tutto composto e timido, che si sta giocando a cena la mano dell’amata con un futuro suocero che lo guarda in cagnesco, che riesce a dire Scusate, ma questa polenta non mi piace, non la mangio??

Io non ci ho mai creduto.
Chiunque avrebbe potuto farlo, ma non mio padre! Invece sbagliavo.


Lunedì sera era da NonnaIna , a cui avevo chiesto di rifarmi la polenta che non mangiavo almeno da quando NonnoValin aveva smesso di pretenterla
Ho guardato la mia nonnina cucinare per me cercando di imprimermi nella memoria ogni gesto, ogni profumo, ogni istante.
Ha versato la polenta sul tagliere di legno, come una volta.
E l’ha posto fumante nel tavolo.

Quando ha alzato la testa, ha guardato diritta diritta mia padre Si ricorda di quando le ho cucinato la polenta e non gli è piaciuta?

Ma i vecchi di solito non perdono la memoria???


23 novembre, 2006

QUASINIPOTINA E DINTORNI

Essere a Casa e non trovare il tempo per dare un abbraccio e fare due chiacchiere con le mia QuasiNipotina, è come non essere a Casa del tutto.


La mia QuasiNipotina è cresciuta. E cresciuta parecchio. Ha compiuto 11 anni a febbraio e quest’anno è in prima media.

Io la adoro perché l’ho vista nascere, ci ho giocato rotolandomi sul tappeto e le ho comparto un sacco di libri strani fatti con materiali gommosi che poteva portare in acqua, con buchi in cui poteva infilare le dita, di forme strane e colori vivaci.
La aiutavo a scegliere le scarpine della Barbie nel negozio in cui lavoravo il sabato e la domenica per mantenermi all’università, l’ho accompagnata in un palco per recitare una poesia durante il Presepe vivente di Maerne e ogni Santo Stefano andavamo al cinema a vedere il film natalizo di Walt Disney.
Io, lei e suo zio.
Perché la mia Quasi Nipotina è la nipote del mio primo grande amore.

Così ora quando mi telefona sul cellulare mi racconta degli amichetti della colonia, o mi dice che impazzisce per i Green Day (io non centro, giuro!) faccio un po’ fatica a non sentirmi una vecchia decrepita.
Capitemi.
La guardo e ho la prova reale di quanto sia cresciuta in 11 anni. Me la ricordo piccola piccola, aveva una settimana e la tenevo a pancia in giù dopo che la sua mamma l’aveva allattata.
E se è cresciuta leì.. bè son cresciuta anch’io!!!


Quindici giorni fa ero ad un impegno di lavoro quando ho visto il cellulare lampeggiare due volte nel giro di dieci minuti con il nome della Mamma di QuasiNipotina.
Mi sono preoccupata un pò, e con una scusa sono uscita dal teatro nel quale mi trovavo.
La Quasi Nipotina si trovava dall’orefice per farsi il terzo buco all’orecchio ma voleva assolutamente sapere se io me l’ero fatta a destra o sinistra, per fare come me (amore di zia!!!!).

Così in questi giorni veneziani le ho fatto una visitina, troppo breve in realtà, ma che è stata come una bocca di ossigeno.
Mi ha fatto vedere orgogliosa il terzo buco a sinistra, con una stellina come piace a me.


Mi ha aperta orgogliosa il suo diario, e fatto vedere i risultati delle prime verifiche.
Ha preso un distinto in algebra, anche se non si sa spiegare il perché (ehm con i numeri non c’azzecca molto...proprio come me!!).

Quando è uscita per andare a pallavolo, io sono rimasta ad aiutare sua sorella a fare i compiti.
Ma come si può in prima elementare insegnare ai bambini la lettera M partendo dalla parola MOSTO???


FRULLATA

Ho preso 8 treni.
Ho accumulato 50 minuti di ritardo.
Ho abbracciato 2 nonne e 1 cugino.
Ho visto il diario della mia QuasiNipotina.
Ho iniziato e finito 1 libro.
Ho acceso 3 candele.
Ho aspettato 2 ore a Milano.
Sono stata a Venezia 2 volte.

Appena mi riprendo un pò vi aggiorno!

17 novembre, 2006

ALLA FERMATA DEL BUS

Mentre l'altra mattina aspettavo il primo autobus e la strada era ormai un fiume d’acqua, due arzille signore hanno trovato riparo con me sotto la pensilina.

Io, che notoriamente mi faccio gli affari miei (!?!) ho colto solo un paio di frasi della loro conversazione.

Hai visto, lì il portone del civico 33??
No che è successo? Non vedo nulla!
Qualcuno deve avere messo la retromacchina e sfondato il vetro!

Ma hai visto quanto piove oggi? Che succede??
Eh bè, qualcuno Lassù ha steso la biancheria, ma non ha centrifugato bene!!

Non oso immaginare se avessi ascoltato tutto.



VENERDI' 17

Ho ritrovato il bancomat.

E ho pensato che, dopo due giornate come quelle che ho appena trascorso il fatto che sia Venerdì 17 a me non spaventa per nulla.

Farò mica male??????


16 novembre, 2006

PIU' GIRI DEL CESTELLO DI UNA LAVATRICE (2)

OGGI (2 ATTO)

Quando apri gli occhi perché il non fidanzato sta uscendo di casa sono le 5.30. Quando li riapri perché suona la tua sveglia sono le 6 e ti accorgi che sta diluviando come solo nella giornata del diluvio universale poteva accadere.

Esci di casa già incazzata nera perché sai che per arrivare nell’altra casa, la tua, dovrai prendere 3 (dico TRE) autobus e quando arriverai sarai zuppa fin dentro le mutande.

Hai giusto il tempo per entrare in casa, asciugarti un po’ i capelli, cambiarti e prendere gli ennesimi due autobus per andare in ufficio. Dove ovviamente arrivi con quasi 20 minuti di ritardo perché Genova è congestionata per la pioggia.

Ma finalmente entri al calduccio e ti dici che almeno per un po’ catastrofi non ne potranno succedere.

Magari.

Il non fidanzato ti chiama da Milano dicendo che c’è un piccolo irrilevante problema.
La segretaria si è dimenticata di rinnovare l’assicurazione del non cane cesare che è scaduta proprio proprio da due giorni. A questo punto quando chiami l’importante capo dei corpi speciali padrone del mini cane devi dire che sì, paghi le spese ma per cortesia la fattura dovrebbero farla fare con la data di domani…

Così non puoi nemmeno incazzarti quando l’esimio di cui sopra pretende che di questa cosa ne parliate a quattrocchi, velocemente, alla clinica dove hanno appena terminato l’operazione del mini cane. Però ti incazzi quando sei nel mezzo della riunione in Comune e ti richiama per dirti di sbrigarti ad arrivare perché lui è stanco di fare di tutto per venirti incontro (??!!) e gli fai notare che non sei in Giamaica a divertiti ma che stai lavorando.

Alla fine arrivi sudata e affannata alla clinica, compili l’assegno del non fidanzato (400 € per una cucitura sul mini cane!!) ma una parte la devi pagare in contanti. Ed è lì che ti accorgi che non hai il bancomat.

Ma l’hai semplicemente lasciato a casa, o l’hai perso?

Magari sapessi la risposta


PIU' GIRI DEL CESTELLO DI UNA LAVATRICE (1)

OVVERO TRAGEDIA IN DUE ATTI...

Dovevano essere due giorni tranquilli, anzi questa sera avrei organizzato una bella serata con amiche perché non fidanzato è a milano per due giorni, e volevo farlo un po’ ingelosire.

Magari.

IERI (I ATTO)

Collega si è dimenticata una cosa importante in ufficio. Quindi vieni in ufficio, prendi cosa, scapicollati in stazione, prendi treno e arriva a Savona.
Mattinata tranquilla, se non quando ti rendi conto che nella fretta hai dimenticato a casa borsa della palestra.
Allora decidi che no, tu hai pagato (tanti soldini!!) per andare in palestra e ci devi assolutamente andare. Mangi qualcosina veloce, ingurgiti caffè e torni a Genova con Topo Grigio.
Nel tragitto chiedi, quasi implorando, che ti accompagni a casa affinché veloce veloce tu possa prendere la borsa della palestra, e alla fine metti piede in ufficio.
Rispondi a 10 mail urgenti, prepari due cavolo di relazioni che vanno consegnate domani ed esci.
Finalmente la palestra, e poi una serata tranquilla con il non fidanzato.

Magari.


Esci da palestra e chiedi al non fidanzato di passare da casa tua per prendere un tailleur da indossare il giorno dopo, perché hai riunione in Comune e non ci puoi andare vestita come una zingara.
In auto scopri con sorpresa che il non cane cesare è stato avvicinato da mini cane pincher. Attraverso un mini ragionamento tutto suo quest’ultimo ha stabilito che un pircing avrebbe donato al non cane cesare. Così 1,5 kg di mini cane si è aggrappato sul labbro di 50 kg di non cane cesare, che al grido di son buono si ma fracio no, l’ha preso per una gamba e l’ha lanciato.

Ma sei fortunata in famiglia, e così scopri che il mini cane è del comandante dei corpi speciali di non so quale zona d’italia, al servizio del Consule di un qualche stato africano. Pattuglia in 10 minuti 10 in Via xx e generalità del non fidanzato a disposizione, ma non ti preoccupi, perché tanto lui c’ha l’assicurazione.

Magari.

Mentre recuperi vestitini decenti a casa tua il non fidanzato ti chiama e ti dice di sbrigarti perché è stato convocato nella clinica veterinaria dove il mini cane deve essere sottoposto a operazione.
Allora passi il tempo in auto a convincere il non fidanzato a mantenere i nervi saldi, non prendere a botte nessuno e soprattutto lasciare parlare la non fidanzata.

Infatti.

Tre minuti dopo l’arrivo alla clinica stai cercando di limitare i danni fatti da un non fidanzato che ha dichiarato nell’ordine:
1.ha iniziato il suo cane e se a me pestano un piedo io rispondo con una sberla

2.non mi frega nulla che lei sia un carabiniere

3.quel console lì deve solo stare zitto perché quando è successo il fatto stava ancora dentro al ristorante

Riesci a venir via a tarda sera, promettendo a chiunque che te ne saresti occupata tu l’indomani, dopo aver sentito l’assicurazione perché il non fidanzato parte e sarà fuori città per due giorni.

Salti la cena e quando arrivi a casa scopri che nella fretta hai preso si il tailleurino, ma non hai una mgalia da mettere se non quella della tuta.

Allora dici lo farò domani mattina quando (all’alba) il non fidanzato partirà, perché questa sera non ne ho proprio le forze.

Magari


TANTO STANCA DA PIANGERE

Questa sono io oggi.


15 novembre, 2006

LADYD SOAP - Come in un film

La serata è scivolata via senza imbarazzi tra chiacchiere e allegria. In un Caffè molto carino di Mestre, sono riusciti a ridere e scherzare, complici e maliziosi.

E come in un film, sono usciti a fare due passi.

Ora, in un film che si rispetti, o almeno di quelli che piacciono a me, romantici e con finali assolutamente scontati ma positivi, ER avrebbe abbracciato LadyD. Le avrebbe detto che dall’ultima volta che si erano visti non faceva che pensare a lei, che forse era stato uno zoticone, maleducato, oppressivo invadente e fastidioso medicoccio da strapazzo ma che già sentiva di amarla tanto tanto.

Mica ho esagerato un po’?? Vabbè è un film, fatemi sognare...

E comunque l’abbraccio c’è stato.

E anche una parziale richiesta di scusa per l'incontro precedente, affermando che l’unica cosa che non voleva è che LadyD si sentisse intimorita da lui.


Per dovere di cronaca (già, perché lo so che vi interessa sapere solo una cosa, ammettetelo curiosoni) c’è stato anche un dolce fine serata…ecco si…

14 novembre, 2006

COLF? SI NO FORSE

Il fidanzato di LaRosina ha deciso di pagarle la colf, purchè prometta di non lamentarsi più che lui non fa nulla in casa.

Che poi LaRosina fa l'emancipata, e vuole che si chiami collaboratrice domestica...o persona incaricata della gestione della casa (??!!).

La sostanza non cambia.

Invidia nera.

Anzi Verde!!

L' EVENTO

Quella che può sembrare una serata normale con il proprio fidanzato, chessò andare a un cinema o a vedere uno spettacolo a teatro, è per me quasi un evento.

Il non fidanzato, infatti, ha una speciale avversione per la staticità.
Nel senso che star seduto più di un tot lo infastidisce alla grande.

Quando propongo di andare al cinema la prima cosa che mi chiede non è nemmeno il titolo del film, ma quanto dura. Se parlo entusiasta di uno spettacolo che vorrei vedere a teatro si informa se è in uno o due atti…

Ecco perché ho comparto i biglietti per vedere Oh Romeo... al Politeama Genovese, vantandomi di avergli fatto una sorpresa.

Devo ammettere che lo spettacolo è esilarante.

Scopri che Romeo e Giulietta, a un passo dalla morte, si sono salvati e, sposati ormai da trentanni, sono in piena crisi coniugale.
Vedi Shakespeare (impersonato da un Lopez travolgente) che non trova riposo nella tomba perché Romeo e Giulietta hanno rovinato il finale della sua più bella tragedia, e un vecchio frate amico di Giulietta ascolta i suoi sfoghi, ma confonde i personaggi delle tragedie di Shakespeare.

Una serata tutta da ridere, anche per il non fidanzato che sul finale mi si stava addormentando un pò...



LADYD SOAP - Alla sprovvista

Lady D è tenace, e soprattutto non accetta le cose lasciate nel limbo, quando sai e non sai, capisci ma ti chiedi se hai capito bene, agisci ma non sei sicuro di aver agito come l’altro si sarebbe aspettato.

Così ha stabilito che se il senso del gelido messaggino di ER era quello di dare un taglio alla loro conoscenza, bè la parola fine ci doveva essere, e doveva essere scritta.

Mi spiace se ti sei offeso, l’altra sera sono stata bene e mi fa comunque piacere averti conosciuto.


Punto. Grazie. Arrivederci.
In altre parole, brutto scemo se ti offendi così perché una donna ti dice di no non sei proprio il tipo per me. (Ovazione!!!)

Tutto si sarebbe aspettata Lady D, tranne che un ulteriore invito per la sera stessa.

Della serie:

Ele se ci esco è implicito che questa volta ci finisco a letto.

Ah ah

Insomma, la prima volta sono stata ingenua, ma questa volta non avrei scusanti.

Uhm Uhm

Però potrebbe essere una bella serata...

Allora ci vai?????????????????????????????


Si, LadyD è andata.





09 novembre, 2006

OPPOSTI

La regola è semplicissima e conosciuta universalmente: gli opposti si attraggono.

Verità, bugia, una via di mezzo? Non so.

Però so che ieri:
io ero di umore pessimo e il non fidanzato gioiva e gongolava senza ritegno

io non avevo tempo di stare al telefono perché ero sommersa di lavoro, e il non fidanzato mi ha chiamato il doppio delle volte di quanto faccia normalmente con una voglia matta di parlare un po’

io avevo voglia di andarmene diritta diritta a casetta a sfogare il mio malumore e il non fidanzato mi ha detto candidamente ho un’ottima idea per questa sera!! andiamo a mangiarci una pizzetta???

Ora.

Mi sa che un pochino comincio a crederci.


08 novembre, 2006

ESORTAZIONE

Ieri, dopo aver pubblicato l'ennesima puntata sulle vicende di LadyD, ho diligentemente inviato il capitolo alla protagonista.
Si perchè LadyD non ha modo di accedere al mio blog, ma non vuole rinunciare assolutamente a leggere la trascrizione delle sue peripezie.

Quando poco dopo mi ha telefonato, devo dire che mi sono un pò agitata.
Ho pensato che, forse, ero stata troppo fedele alla realtà, e che questa volta mi volesse cazziare.

Invece sbagliavo.
LadyD stava ancora ridendo perchè quando leggo i capitoli vedo le cose da un altro punto di vista... (ovvio, il mio!!).
Ma un pò mi ha sgridata. Perchè di cose ne sono successe tante altre, e io sono un pò indietro con il resoconto!!!!


07 novembre, 2006

BUTTERFLY BAZAR

Ieri sera mi sono divertita un mondo.

E la portata di questo mondo è presto detta.
Alle 20.30, ora in cui mi dovevo trovare al Politeama per ritirare i biglietti, mi sarei fatta torturare piuttosto di andarci.
Ero letteralmente distrutta. Avevo un sacco di male ai polmoncini, alle 18.00 ero corsa dall’altra parte della città, al Novotel, per seguire un incontro di lavoro e ne ero uscita quasi due ore più tardi. Il tempo di salire e scendere dal bus, infilarmi con Millebolle al Macdonald’s, sparami un hamburger e nemmeno le patatine perchè non c’era tempo.
Sono arrivata al teatro rantolante e chiedendomi che cosa mi ero inventata di andare anche a teatro, se per andare a divertirmi dovevo faticare più di un tricheco che lavorasse in una miniera.

Ma quando lo spettacolo è iniziato mi sono dimenticata stanchezza e affanno, ridendo di gusto.

Ho visto il Butterfly Bazar.

La storia della vita di una donna meravigliosa, che francamente ho invidiato non poco. Grazie a una rendita assegnatale da uno zio si è potuta permettere, a cavallo tra fine 800 e 900 di vivere viaggiando per il mondo. Diventando la prima donna entomologa.

Oltre ai contenuti di per sé affascianati, la protagonista è stata strepitosa. Si vedeva che si divertiva a recitare quella parte. E si divertiva anche perché a fare da colonna sonora-spalla-coprotagonisti era l’Orchestra Bailam.

Spero sia già capitato, almeno ai genovesi lettori del blog, di capitare ad un loro spettacolo/concerto. Le loro musiche, coinvolgenti e gioiose, trascinano senza difficoltà la platea.

Quando sono uscita non solo mi sentivo bene e di ottimo umore, ma ho avuto la consapevolezza di aver partecipato a un momento quasi magico. Di quella magia di cui sono capaci le persone di spettacolo quando ti trascinano con la mente in un'altra vita e in un'altra dimensione, mentre tu stai semplicemnete seduto.


LADYD SOAP - Dopo il due di picche

Avevamo riso assieme dell’uscita naturalistica di ER, ma il contraccolpo non ha tardato a farsi sentire. E così Lady D, più propensa a pensare che gli errori stiano sempre dalla sua parte piuttosto che da quella degli altri, ha cominciato ad arrovellarsi.

Non c’è che dire. Sono un’ingenua! Avrei dovuto capire che andare a casa sua sottointendeva accettare una sua eventuale proposta (bè, il dolce l’hai mangiato no?).
Si perché insomma. Magari è consuetudine andare a letto con uno la seconda volta che lo vedi (oddio, consuetudine non direi. Può capitare ecco). È una cosa normale! (in un certo senso, se ne hai voglia tu e ne ha voglia lui…) ecco vedi!! Allora io non sono normale!!!! (ma no, che dici???NonPensareAssolutamenteUnaCosaDelGenere). L’hai detto tu! (io?? Se l’ho detto dormivo!intendevo che avete solo tempi diversi). Appuntoooooo. Io che tempi ho?? NON lo so, non me lo sono mai chiesta. Avrei dovuto buttarmi e farmi una scopata e via, come fanno gli uomini (tu? Una scopata e via? Via nel senso che poi ti saresti nascosta nei meandri di una caverna a Canicatti dicendomi IO NON SONO COSì IO NON SONO COSì).
È tutta colpa mia e magari ho perso un’opportunità con l’uomo della mia vita (ecco, io ridimensionerei un po’ la cosa. Magari hai perso un’opportunità per stare bene con un uomo…).

Non c’è stato verso. LadyD si è incaponita, e attingendo dalla propria vocazione al martirio mi ha comunicato: devo espiare. Lo devo incontrare per chiarire un po’ la cosa.

È scattato il messaggino-test. Non troppo invasivo e di tono allegro, chiedeva a ER fino a che ora sarebbe stato a Venezia perché LadyD era al lavoro ma gli avrebbe volentieri offerto un caffettino.

Pratica (o piccata??!) la risposta: Se passo ti chiamo, ciao.

Sicuramente gelida.

06 novembre, 2006

RISVEGLIO

Dopo una notte agitata per colpa dei miei polmoncini il non cane cesare ha pensato bene di mettersi a piangere di fronte alla porta della camera. Erano più o meno le 5 a.m.

Alla fine il non fidanzato si è arreso, si è alzato e l’ha portato fuori. Al suo rientro mi ha sussurrato Ormai non dormo più. Faccio colazione e vado al lavoro.

Quando io mi sono alzata (erano ormai le 9.00) ho trovato apparecchiato per la colazione. Tovaglietta e tazza, Ovomaltina pronto all’uso e dolcetto già tagliato.

In certe occasioni mi rendo conto che le dichiarazioni d’amore non si fanno solo con le parole o le rose.


Anche se fanno piacere eh!!!!

LADYD SOAP - Cose naturali

Nella moltitudine di cose da raccontarvi, sono rimasta un pò indietro con le vicende di LadyD.
Chiedo venia, e vi aggiorno.


Dopo rinvii e ritardi anche la seconda occasione d’incontro tra LadyD e ER riuscì ad aver luogo. La mattina dopo, mentre ascoltavo il resoconto di una perplessa LadyD , ridevo sguaiatamente.
La cena e la passeggiata erano state accompagnate da una buona dose di risate e allegria, a tal punto che i capricci di ER per andare a mangiare il dolce a casa sua sembrarono a LadyD un simpatico siparietto comico. Avrei pagato per vedere l’espressione della mia adorata amica quando ER, con la praticità che lo contraddistingue, ha fatto a LadyD ben altra proposta.

C’è da dire che no, proprio al secondo appuntamento LadyD non se lo aspettava. Non certo perché sia una bigotta o una santarellina, ma semplicemente perché ha un animo romantico.

Con la gentilezza che la contraddistingue LadyD non l’ha respinto come avrei fatto io Ho detto no, hai capito? Stasera non tira aria…
ma ha cercato di spiegargli le sue ritrosie Io so così poco di te e tu sai così poco di me.

Ora io ne ho sentite tante, ma questa m’ha fatto scompisciare dalle risate. Perché ER è chirurgo nell’animo e ha ritenuto suo dovere spiegare a lady D che Questo è il modo più naturale per conoscersi, non trovi?

Lady D non ha trovato.

E non gliel’ha data.

p.s. quello sconsiderato del mio non fidanzato ha passato la serata spedendo a LadyD sms sciocchi, uno fra tutti: Dalla non è solo un cantante, ma un consiglio.

AFFANNI

Questa mattina ho avvisato in ufficio che non stavo bene e sarei entrata più tardi.

I polmoncini si sono ribellati per tutta la polvere che gli ho fatto respirare ieri, così questa notte si sono messi in sciopero. E io patito tanto.

Ora spero di sopravvivere e andare al lavoro. Sarà quel che sarà.

03 novembre, 2006

COMUNICATO

Mi sto sbattendo come una pazza per creare le categorie nel blog.
Sarà che non sono un genio, masecondo me è difficilissimo!! Sob.
Portate pazienza.

AndreiPiùVeloce e NonStoZitta

Concluso l’aperitivo con Fra e Millebolle ho raggiunto il non fidanzato che discuteva del Team con AndreiPiùVeloce e la di lui santissima fidanzata NonStoZittaNeancheSeMiPagano.

NonStoZitta è santissima non solo per solidarietà femminile, ma perché da ancor più tempo di me è una vedova bianca.

E c’è poco da ridere.

AndreiPiùVeloce è talmente preso dal sacro fuoco dell’enduro che ormai da anni trascina questa graziosa e delicata ragazza nelle peggiori condizioni climatiche e logistiche, sostenendo in tal modo di non trascurarla (!!). E proprio perché NonStoZitta è innamorata se la beve.

Da quasi un mese AndreiPiùVeloce vive per motivi di studio in quella incantevole e divertentissima città che è Firenze.
NonStoZitta che, in effetti, ha una particolare propensione per il dialogo (capisciammè...e leggete bene il nick!) risente molto di questo allontanamento proprio perché le telefonate non sono sufficienti per tutto ciò che vorrebbe raccontare all’amato.

Nonostante le pecche di natura motociclistica, da quando conosco AndreiPiùVeloce ho sempre avuto un’idea molto carina di lui. Perché si può dir tutto, ma non che AndreiPiùVeloce non sia una ragazzo generoso, riflessivo ed educato.

Per questo al tavolino del bar a cui eravamo seduti in quattro ieri sera peroravo con enfasi la causa dello studente fuori sede, nel tentativo di difenderlo: è un’ottima opportunità, ti fa vedere le cose in maniera più aperta, e poi lo sai che è un bravo ragazzo…

NonStoZitta ha sbattuto la mano sul tavolo, mi ha guardato diritta negli occhi ed è esposa:
Ma lo sai cosa fa adesso?? beve, fuma e guarda film porno!!!

Ecco.

Quel fetentone del non fidanzato si è piegato in due dalle risate, io per non fare lo stesso ho preso il mio taccuino degli appunti e ho dichiarato ‘Sta cosa finisce nel blog!

QUESTIONE DI RAGNATELE

L’aperitivo di ieri sera con Fra e Millebolle è stato rigorosamente analcolico (la sola idea di prendere un Cuba mi devastava), e quantomai istruttivo (sembra che sia cresciuta con le suore da quanto mi fanno ridere certe espressioni!!).

Bando alle ciance.

Millebolle aveva l’umore di un carciofo, Fra la solita spigliatezza e freschezza che contraddistinguono i suoi 26 anni.

Motivandomi la ragione che l’aveva spinta, più di un anno fa, ad avere un ritorno puramente fisico con il suo ex, è stata quanto mai chiara ed efficace:

Meglio lui per farsi togliere due ragnatele che un altro!

LE VOGLIAMO FORSE DARE TORTO???????

02 novembre, 2006

TUTTI I SANTI...A TRIORA

Quando ieri sera sono tornata a casa dopo una giornata di gita fuori porta ero veramente esausta.

Non tanto perché il non fidanzato mi aveva buttata giù dal letto con fare gentile
Dai che sono le 7.30 passate...fai tardi

e io invece appoggiando il muso all’orologio del microonde (eh siì, senza occhiali son cecata che ci posso fare??) mi ero accorta che erano solo le 6.36.
Non certo per il viaggio in auto fino a Triora, che in effetti non è vicinissima... ma tanto ha guidato Mukka e io ho guardato tutto il tempo fiori dal finestrino come animaletto curioso.

Ero semplicemente stanca per il susseguirsi di emozioni, sensazioni, odori, colori e cibi che mi hanno avvolta in questa giornata.

Triora recava i segni dei festeggiamenti per la notte di Halloween.

Bellissime zucche tagliate con il tradizionale sorriso luciferino erano sparse un po’ ovunque, così come quei resti gommosi e filamentosi che qualche bomboletta spray doveva aver lanciato nella notte, o le piume (viola per lo più) che probabilmente facevano parte dei boa di struzzo usati da streghe modaiole.

Non c’è molto da visitare in questo antichissimo borgo arroccato nell’entroterra di Imperia, sarà la suggestione, ma l’atmosfera è rarefatta e magica. Cammini in stradine strette tra i resti di case in pietra grigia, passi tra il verde dell’erba e arrivi ai piedi del poco che rimane di un antico castello, e hai una vista spettacolare sulla valle attorno a te.

Se sei fortunato come lo siamo stati noi ieri, la luce dorata del sole illumina i rami degli alberi e respiri il profumo di legna arsa nei caminetti.

Insomma, a me Triora piace un sacco.

Ora potrei raccontarvi le vicissitudini che ci hanno spinti a mangiare all’
Hotel Colomba d’Oro, vi descriverei l’abbondante menù e i tentativi di Millebolle per nascondersi la faccia in un sacchetto, oppure la scenetta di me e Mukka che saliamo le scale dell’albergo per andare a vedere gli addobbi di Halloween.

Ma ve lo evito.

Un po’ perché finirei nel cronachistico e magari vi annoierei, un po’ perché le risate, talvolta anche amare, di questa giornata non ve le saprei trasmettere a dovere.

UN HALLOWEEN...DIVERSO

La cena da Fatina e OcchiScuri non capitava proprio nella serata migliore.

Ero reduce da quasi due ore trascorse sulla poltrona di Dentista Diligente. Tranquilla, niente di che, un’otturazione e un “ritocchino” a un precedente lavoro… mi aveva catapultata in un tunnel di preoccupazione tra il rumore del trapano che sembrava dovermi sgretolare i denti, elastici infilati tra gli interstizi che sembravano aprire delle dighe e quella fastidiosissima mascherina per tenerti aperta la bocca.
C’è da dire che non ho sentito nulla ai denti, ma alla fine mi stava per prendere un crampo alla mascella!!

Così, munita di Mesulid, mi sono diretta alla cena con il non fidanzato, pensando che forse non ce l’avrei fatta a reggere la serata.

Invece, il fastidio al dente si è piegato al calore e alla simpatia dei due neosposini che ci hanno accolti orgogliosi nella loro nuova casetta, in cui vige l’equivalenza il verde sta a me come l’arancio sta a Fatina.
Per cui, bagno con piastrelle di una calda tonalità di arancione e tappeti sgargianti, sottopiatti in nuance, posate coordinate.
E fatina è una cuoca meravigliosa. Lasagne e arrosto serviti con un ottimo vinello e preceduti da stuzzichini appetitosi.

Ma l’elemento determinate della serata, la vera ragione per cui avrei partecipato a questa cena anche se avessi sofferto le pene dell’inferno, erano le foto del loro viaggio di nozze.
Fatina e occhi scuri hanno trascorso ben tre settimane nella meta dei miei sogni: l’Australia.

Ero ansiosa ed eccitata alla sola idea di poter vedere alcuni frammenti del paese dei miei sogni.
Ma era la serata di Halloween, e qualche stregetta ci ha messo lo zampino facendo dimenticare a OcchiScuri le foto in ufficio.
In casa erano rimasti pochi scatti che mi hanno comunque allargato il cuore. Un koala paffuto e sicuramente morbidoso stretto stretto al tronco di un albero, con due incredibili occhioni scuri che ho sempre sognato di incrociare.
Fatina che accarezzava un cucciolo di canguro, abituato alle persone perché cresciuto in un parco dove vengono portati tutti i piccoli le cui madri vengono falciate da automobilisti idioti mentre attraversano le strade.

Così, alla faccia di chi scorazzava per la città vestito da strega o stregone, io mi tuffavo in questa ondata di immagini e colori che sogno di poter vedere in prima persona fin da bambina.