02 novembre, 2006

UN HALLOWEEN...DIVERSO

La cena da Fatina e OcchiScuri non capitava proprio nella serata migliore.

Ero reduce da quasi due ore trascorse sulla poltrona di Dentista Diligente. Tranquilla, niente di che, un’otturazione e un “ritocchino” a un precedente lavoro… mi aveva catapultata in un tunnel di preoccupazione tra il rumore del trapano che sembrava dovermi sgretolare i denti, elastici infilati tra gli interstizi che sembravano aprire delle dighe e quella fastidiosissima mascherina per tenerti aperta la bocca.
C’è da dire che non ho sentito nulla ai denti, ma alla fine mi stava per prendere un crampo alla mascella!!

Così, munita di Mesulid, mi sono diretta alla cena con il non fidanzato, pensando che forse non ce l’avrei fatta a reggere la serata.

Invece, il fastidio al dente si è piegato al calore e alla simpatia dei due neosposini che ci hanno accolti orgogliosi nella loro nuova casetta, in cui vige l’equivalenza il verde sta a me come l’arancio sta a Fatina.
Per cui, bagno con piastrelle di una calda tonalità di arancione e tappeti sgargianti, sottopiatti in nuance, posate coordinate.
E fatina è una cuoca meravigliosa. Lasagne e arrosto serviti con un ottimo vinello e preceduti da stuzzichini appetitosi.

Ma l’elemento determinate della serata, la vera ragione per cui avrei partecipato a questa cena anche se avessi sofferto le pene dell’inferno, erano le foto del loro viaggio di nozze.
Fatina e occhi scuri hanno trascorso ben tre settimane nella meta dei miei sogni: l’Australia.

Ero ansiosa ed eccitata alla sola idea di poter vedere alcuni frammenti del paese dei miei sogni.
Ma era la serata di Halloween, e qualche stregetta ci ha messo lo zampino facendo dimenticare a OcchiScuri le foto in ufficio.
In casa erano rimasti pochi scatti che mi hanno comunque allargato il cuore. Un koala paffuto e sicuramente morbidoso stretto stretto al tronco di un albero, con due incredibili occhioni scuri che ho sempre sognato di incrociare.
Fatina che accarezzava un cucciolo di canguro, abituato alle persone perché cresciuto in un parco dove vengono portati tutti i piccoli le cui madri vengono falciate da automobilisti idioti mentre attraversano le strade.

Così, alla faccia di chi scorazzava per la città vestito da strega o stregone, io mi tuffavo in questa ondata di immagini e colori che sogno di poter vedere in prima persona fin da bambina.

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