04 dicembre, 2009

BUON WEEK END LUNGO

Divertitevi. Mangiate cose buone e riposatevi. Ascoltate buona musica. Ridete tanto.

Lo auguro a voi, ma anche a me.

Io sarò a Londra, dalla mia amica di sempre, assieme a delle persone spleciali.

Ci si legge al mio ritorno!

30 novembre, 2009

ALL'IMPROVVISO, NATALE

Ho suonato alla porta di casa tua, quella sera, stanca e triste dopo una giornata lunga e complicata.

Mi hai accolta con un sorriso e con l’aroma dei tuoi dolci che cuocevano in forno.

Mi hai abbracciata per darmi il benvenuto, e aiutata a togliermi il cappotto.

Ti è bastato guardarmi in faccia un secondo per capire come mi sentivo, mi hai preso la mano e fatta sedere.“Stai tranquilla" – mi hai detto - "ora sei qui. Ci penso io” e mi hai preparato un te profumato e strappato un sorriso.

Quella sera, a casa tua, ho pensato che sì, Natale è così, all’improvviso.


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18 novembre, 2009

RICOMINCIARE

Ho pianto ovunque.

Ho pianto dalla parrucchiera, quando mi hanno detto che no, l’appuntamento non era per quel pomeriggio, ma per quello successivo, e che quindi mi ero confusa. Ho pianto così tanto che Giorgia, che solitamente mi taglia i capelli scrutandomi con i suoi occhini grandi mi ha fatto accomodare comunque dicendomi “tranquilla, il tempo per il taglio e il colore lo troviamo comunque”., anche se poi il taglio non ha potuto farmelo perché singhiozzavo così tanto che temeva di farmi male con le forbici.
Ho pianto nel sedile posteriore di un taxi, in un giorno assolato e afoso, solo perché l’autista, una donna, guardandomi dallo specchietto mi ha chiesto se mi doveva accompagnare a casa. Ho pianto dicendole che non sapevo più dov’era casa mia, che l’unico posto che avrei voluto chiamare casa ero quello in cui c’era l’uomo che amavo, ma che forse non amava più me.
Ho pianto senza vergognarmi in un ristorante cinese, il mio preferito, mentre un’amica mi diceva perplessa che aveva sempre pensato che noi, la Non Famiglia, avremmo superato qualsiasi problema.
Ho pianto, tanto, camminando per le strade di Milano ancora affollate per il funerale di Mike Buongiorno parlando con LadyD, l’amica di sempre. Ho pianto con lei dopo aver comprato un vestito bellissimo che non ho mai messo per timore di ritrovarmi a piangere indossandolo, e pensando che avrei voluto tanto che lui mi vedesse così, magra e dolce in quell’abito che gli sarebbe piaciuto.
Ho pianto a casa di amici, facendomi coccolare dalla nonnina e pranzando con i miei zii.
Ho pianto al telefono, duranti interminabili conversazioni con le amiche che trovavano sempre il modo di farmi sfogare e poi, dolcemente, di farmi smettere.
Ho pianto sulle scale di casa di Millebolle, tanto da non avere il respiro e sentire solo la vertigine e il vuoto quando, ancora con il gesso, mi son seduta lì e non sapevo se e come rialzarmi.
Ho pianto abbracciata ai Genitori Verdini e da sola, in una casa che non era la mia e in cui dormivo abbracciata ad una maglia del Non Convivente, l’unica cosa che mi faceva sentire vicina a lui.
Ho pianto davanti allo splendido regalo che amici affettuosi mi hanno fatto per il mio compleanno, un primo passo per farmi sentire una casa mia.
Ho pianto nella portineria del mio ufficio, davanti ad un portiere che fa sempre il burbero ma che solerte mi ha preso una mano e garantito che tutto sarebbe passato, piano piano, con il tempo. E ho pianto ad un tavolino di un bar in cui non entravo da 8 anni di fronte ad una ragazza a cui ho fatto da capo scout e che è cresciuta al punto da diventare una donna meravigliosa, che ha trovato delle parole splendide per rassicurarmi.
Ho cercato di non piangere dicendo alla Quasi Nipotina che non avrebbe più visto il Non Convivente e il NonCaneCesare, perché nella vita anche le cose più belle hanno una fine. Ho pianto in ufficio, alla notizia della nascita del bimbo tanto desiderato da Belloculo e Marito, che sono tanto amici suoi ma vogliono bene anche a me.
Ho pianto da non poterne più, da sentire le forze venirmi meno e gli occhi bruciare come l’inferno e il respiro mancare, strozzato dai singhiozzi.

Ho desiderato tanto smettere.

Mi sono alzata ogni mattina promettendomi di passare un’intera giornata senza piangere. A volte ci sono riuscita, a volte no.
Mai avrei creduto che quando le lacrime, e pure le scorte, finisco, possono essere sostituite da un modo in gola. Fermo lì. Che non si muove ma ti accompagna.

E a quel punto speri tanto di tornare a piangere, perché anche il pianto è meglio di quel dolore strozzato in gola.

Ho pianto tanto, si.

Ma ora non piango più.


Alzati
Ama per sempre
Spogliati
Ridi di niente
Vivere ci basterà
Alzati
E' un sentimento
Libero
Vero tormento
Vivilo
Guarda il sole brucia per te, per te, per lui

Salvami, G. Nannini - Giorgia, 2009

22 ottobre, 2009

PROGRAMMI

Mi aspetta una serata frizzi e lazzi.

Un aperitivo super alcolico che Millebolle mi aveva promesso più o meno il 22 luglio (no, nn sono autistica rispetto alle date, ma era due giorni dopo che mi ero rotta la caviglia e certe cose non si dimenticano). Poi, se mi reggerò in piedi, dovrei partecipare ad una pizza-tifo per la partita Lille - Genoa, che la gran parte dei miei amici sono genoani e io quindi mi associo.

Ecco. Ora sapete.

Però ancora non sapete dove andrò questo week end.
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02 ottobre, 2009

VENERDI' POMERIGGIO....

Quando hai una collega con cui ti scoli una bottiglia di bollicine mangiando dei salatini e dei pezzi di pizza...bè, il week end che ti aspetta non sembra poi così tremendo.

Sarà mica perchè Verde è un pò sbronza?

Eh, può essere...

01 ottobre, 2009

DESTINO?

Succedono un sacco di cose nel mondo di Verde.

Ma tante eh!

Prese singolarmente possono sembrare drammatiche, ma a raccontarle tutte insieme ci si fa quasi del gran ridere.

Per questo non sto scrivendo. Devo preparare un super-post in cui racconto tutto di un fiato così l'impressione globale sarà quella comica. Che c'è bisogno di ridere in questo blog, suvvia!

Una cosa però la butto lì.

C'è una persona che conosco da nove anni e che arriva nella mia vita ogni volta che sto subendo degli scossoni. All'inizio pensavo ad una coincidenza, poi l'ho chiamata fatalità.

Oggi, il fatto che questa persona sia arrivata a Spotorno per lavoro questa settimana, lo chiamo destino.

23 settembre, 2009

INQUIETUDINE, NON FAR LA STUPIDA STASERA...

C'è che oggi sono inquieta.

E anche se te lo scrivo, caro blogghino, so bene che non ci puoi fare nulla.

Ma se non lo dico, o non lo scrivo, esplodo.

Odio questa inquietudine. Odio questo nodo alla gola che mi fa mancare il fiato. Odio sentirmi così. L'unica "cosa " che non odio è quella che dovrei odiare per farmi sentire così.

Ho voglia di urlare ma forse ancor più di nascondermi.
Ho voglia di fare ma anche di dormire tutto il giorno.
Ho voglia di non pensare e di amazzarmi di lavoro.
Ho voglia di cambiare io, ma se fossi onesta ammetterei che vorei solo cambiare lui.
Avrei voglia di annientare fisicamente delle persone, di sbattere delle porte e di aprire delle teste.

E ho appena iniziato, lo so bene.

Ma cazzo.

16 settembre, 2009

A CAPO

Sono tornata a vivere nello stesso palazzo in cui vivevo prima di trasferirmi dal NonConvivente, ma al piano sotto dell'appartamentino che aveva visto nascere la nostra storia d'amore.

Ritrovo gli stessi negozi, la stessa gente nel palazzo e una zona che mi è sempre piaciuta molto ma che non riesco più a guardare con gli stessi occhi.

Perchè prima di arrivare a casa faccio quella curva.

E alzo immancabilmente gli occhi.

Lì, c'è la casa che con il NonConvivente avevamo visto e che io inizialmente nn volevo nemmeno sapere come fosse fatta. Perchè avevo accettato dopo molte fatiche il fatto che mi bastava lui, indipendentemente da dove vivevamo.

Così tornare a casa non è semplice quando mi prende quella fitta allo stomaco e comincio a chiedermi dove sia il NonConvivente in quel momento, cosa stia facendo e con chi sia.

Ma cerco di ricordarmi che conosco la risposta, almeno una su tre. So con chi è.

L'ha scelto lui.

Ha scelto di non affrontare i problemi con me, di non guardarmi negli occhi e dirmi "cerchiamo una soluzione". Ha scelto di fare un cammino da solo e di arrivare alle sue conclusioni. Ha scelto che io non valevo la fatica di impegnarsi per una rapporto maturo, a due, in cui ci si confronta, si discute, si trova dei compromessi.

Eppure io ci credevo e ci ho provato con tutte le mie forze.

07 settembre, 2009

PUNTO

Lunedì 20 luglio non mi sono rotta solo la caviglia.

è iniziato un processo senza ritorno.

Perchè quando sei con una caviglia rotta, a casa, pensi. E pensi. E pensi.

E decidi che le cose vanno affrontate a viso aperto, non semplicemente con amore, con fiducia e con pazienza come hai fatto fin'ora.

Così ho affrontato il NonConvivente e chiesto spiegazioni. Chiesto spiegazioni su telefonate infinite con un'altra donna. Chiesto spiegazioni sul suo nervosismo. Chiesto spiegazioni sul suo mettermi da parte.

E ho provato a chiedere scusa.

Ho chiesto scusa delle poche risate dell'ultimo periodo. Ho chiesto scusa sull'aver avuto paura a fare un figlio. Ho chiesto scusa se ho avuto un periodo d'ombra e mi sono lamentata spesso.

Pensavo che amare fosse acettare anche i limiti dell'altra persona. Starle comunque accanto, certi che anche i periodi più neri passano.

Ma il NonConvivente non la pensa così.

Dice che ha perso l'entusiasmo.

E la NonFamiglia ora, è semplicemnte NON.

Io vivo in una casa trovata di corsa, in cui ho trasferito le mie cose assieme all'aiuto dei miei genitori che da Venezia sono venuti qui per starmi accanto.

Il NonConvivente ha cancellato la mia presenza da casa, come se non ci avessi vissuto due anni e mezzo. E ora è anche libero di sperimentare un nuovo entusiasmo con chi in questi mesi l'ha sicuramente fatto ridere più di quanto abbia fatto io.

Io però credevo che 4 anni e mezzo insieme valessero un'altra opportunità.

Il NonCane Cesare mi manca in tutti i momenti, e a volte giro per casa sperando di vederlo comparire all'improvviso.

Io sopravvivo.

Ma non mollo.

Perchè io so che quello che ho fatto in questa storia, è amare, tanto.

E non si sbaglia mai amando.

22 luglio, 2009

SENZA PAROLE

Che tanto voi siete tutti mie amici e quindi immaginate già da soli. Vero? Vero?????

17 luglio, 2009

MAI? EH, MAI...

Non avrei mai pensato di decidere di festeggiare un venerdì 17, pranzando con fettuccine di campofilone al farro con porcini, un bicchiere di nero d’avola e un caffè schiumosissimo.

Non avrei mai pensato di sentirmi tanto sola, anche se siamo in due.

Non avrei mai pensato di avere di punto in bianco una collega nuova e avere in comune la stessa passione per Harry Potter.

Non avrei mai pensato di prendere un caffè con le lacrime agli occhi e di sperare di dormire tanto da non svegliarmi più, per non pensare.

Non avrei mai pensato di pensare ad un viaggio a madrid, anche se da sola, e di avere notizie di un ex fidanzato di un’amica, che nel frattempo si è fatto prete.

Non avrei mai pensato, ecco, ma questa settimana è prorio andata così.

08 luglio, 2009

SFACCIATE RISATE

Durante la telefonata in cui gli avevo raccontato la mia disavventura con la vespa, e relativa caduta, il NonConvivente aveva avuto una reazione da manuale.

"Ti sei fatta male?" – aveva chiesto subito con apprensione.

Io, che nemmeno sotto tortura volevo ammettere che avevo tre lividi grandi come patate nelle gambe e il ginocchio sbucciato, avevo risposto stoica - "No no, solo qualche fastidio alle gambe".

Poi però ieri sera, non appena ho varcato la soglia di casa camminando tutta dolorante per le ammaccature, il NonConvivente ha cominciato a ridere sguaiatamente.

A nulla sono valsi i miei lamenti e la mia faccina dolorante mentre gli illustravo gli ematomi e tutti i relativi dolori che mi assillano per la caduta.

Per tutta la serata, ogni volta che quell’impunito del mio NonConvivente ha posato lo sguado su di me è esploso in una risata befeggiante. Qualche volta, osservandolo con la coda dell'occhio mentre in realtà fingevo di ignorarlo altezzosamente, l'ho anche sentito ripetere tra sè e sè -"è partita con la catena" - scuotendo il capo.

Ora io medito vendetta.

07 luglio, 2009

AAA CERCASI TESTA DI RICAMBIO

E' risaputo che ho spesso la testa presa tra mille pensieri che si azzuffano tra loro e che, talvolta, nemmeno riconosco.
E' pur vero che la mattina risulta essere per me un momento delicato, specialmente quando come oggi sono in ritardo e, fatalità, devo essere in centro in anticipo.

Però questo è un pò troppo ecco.
Io voglio una testa di ricambio.


Verdina apre un occhio puntandolo versa la sveglia, e spalanca di colpo l'altro cacciando un urlo e saltando dal letto.
E' in ritardo.
Si lancia verso l'armadio, prende alla rinfusa un top e un paio di pantaloni, se li infila saltellando verso il bagno dove riesce a lavarsi il viso e cerca di domare i capelli.
Afferra borsone della piscina, borsa e sacchetto con scarpe di ricambio, inforca il casco e fa una carezza al NonCaneCesare prima di chiudersi la porta alle spalle.
Scende, incastra le varie borse nella vespetta, mette in moto e parte.
CRIIIC TADAN STUNF.

Verdina cade rovinosamente sul ginocchio già dolorante da tempo, con vespetta riversa sopra ad un piede e avendo percorcorso si e nò 40 cm di strada.

E' partita senza aver tolto la catena alla vespa.
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06 luglio, 2009

COME TI ANNUNCIO...

...LA FINE DEGLI ESAMI VIA SMS


Ciao Verde! sono uscita cn l 8!!! :-)


QuasiNipotina, sei un mito!!

02 luglio, 2009

DESTA, MA NON PROPRIO

Ormai due anni fa, sfinita dal’anda e rianda tra casa mia e quella dell’allora NonFidanzato, scossa dai risvegli in cui non capivo più in che casa fossi e agitata dalle lotte con il vestiario di cui avevo cose sparse in due case che, rigorosamente, non combinavano mai tra loro, avevo ceduto e deciso di andare a convivere con il NonFidanzato, trasformandolo in quell’occasione in NonConvivente.

Su una cosa però, ero stata categorica: “Tu ti svegli alle 6 del mattino, ma io non ci penso neppure. Che poi io alla mattina sono uno zombi già quando mi sveglio alle 7.30 figuriamo prima di quell’ora.”

Ma in questi due anni, un po’ alla volta, il ritmo biologico del mio corpo (traditore) si è a poco a poco abituato agli orari (assurdi) del NonConvivente. Non sono ancora arrivata al punto in cui riesco ad alzarmi alle 6 (e spero non ci arriverò mai!) ma è innegabile che, quando suona la sveglia, io son già desta (anche se desta non significa anche che io connetta perfettamente eh).

Comunque.

In qualche raro periodo in cui sono assalita da iperattività riesco anche ad alzarmi verso le 7 e sfruttare l’ora successiva per fare alcune delle classiche cose che annoto nelle mie lunghissime to do list, per poi telefonare al NonConvivente raccontandogli tutta felice le cose che sono riuscita a fare e sentirmi dire che sono stata brava.

Tipo questa mattina.

“Ciao NonConvivente, ho fatto una lavatrice e risistemato tutte le pentole della cena di ieri” – esordisco baldanzosa.

“Buon giorno eh…” – cerca invano di placarmi il NonConvivente per non sentirsi tartassare per i successivi dieci minuti con frasi non del tutto lucide (perché ok, sono in piedi ed attiva, ma non ancora del tutto razionale).

“Si si, buon giorno a te!” - proseguo inesorabile - “E poi ho anche piegato le tende per portarle a stirare, così non te ne devi occupare tu!”.

“Bravisimo l’amore mio" – sfodera il NonConvivente sperando così di sedare il mio bisogno di complimenti e contemporaneamente far riposare il suo dolorante padiglione auricolare sottoposto alle mia strilline mattutine.

“Vero???” – gongolo infatti io a quel punto, ponendo fine alla conversazione tutta entusiasta.

Poi è solo un caso che io oggi abbia ricevuto una telefonata da LuisaIniziaPrestoEfiniscePresto:
"Ma Verde! Ti sei dimenticata che oggi dovevo venire a casa tua!?? Sono chiusa fuori perchè hai inserito anche l’allarme di cui io non ho la chiave. Ora me ne vado!!".

"Ah… hem... come? oggi non è mercoledì???"


Oh, io l'ho detto subito, desta non significa che riesca proprio a connettere del tutto.
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01 luglio, 2009

SPARSI QUA E LA'

Genova

Ciao Verde come state? Noi siamo sul poggiolo con fede che sta disegnando…non ti dico che impiastro! vediamoci presto, baci Fatina e OcchiScuri

Londra

Questa sarebbe serata per te: hamburger untissimo, patatine e coca, seduta ad hyde park con il vichingo per concerto di Bruce Springsteen! Un abbraccio anche dalla tua Londra. LadyD

Venezia

Ciao! Sto guardando il video del matrimonio. Tu e NonCconvivente siete venuti benissimo. Siete stati davvero GRANDi, ma non avevamo dubbi. Baci a entrambi! Bilo&Bea

A volte Verdina è esaltata dalle potenzialità della tecnologia moderna, perché con dei semplici messaggini riesce a sentirsi vicina ai suoi amici almeno un po’.

Altre volte Verdina mette il broncio, mugugna che le potenzialità della tecnologia non le interessano per nulla, e facendo i capricci come una bimba si chiede perché non può avere gli amici tutti accanto a sé, a mangiare una pizza e bere una birra.

Poi però, siccome non trova una risposta, continua a scrivere il suo blog.

È il suo modo per accorciare le distanze.


Però sappiate che voi tutti, sparsi qua e là, mi mancate un sacco.
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30 giugno, 2009

27 Giugno 2009

A Genova, è stato GAY PRIDE.

Curiosi, io e il NonConvivente siamo andati a veder sfilare il corteo.

Pieno di colori.
Pieno di gente.
Pieno di musica allegra.

Io, però, son tornata a casa triste.


PARTENZE

Si sono alzati presto, domenica mattina, hanno sistemato le loro ultime cose in auto mentre io preparavo una veloce colazione, e dopo il caffè bevuto in compagnia così come sono arrivati i GenitoriVerdini sono anche ripartiti.

Però ora le piante del poggiolo sono rinate, grazie alle amorevoli cure di MammaVerdina, e bivaccano verdi e rigogliose come non mai. Il cambio di almeno metà degli armadi è stato fatto, e i maglioni di lana profumano di ammorbidente negli scatoloni rigorosamente made ikea che siamo andati, insieme, a comprare.

Il NonCane Cesare non è mai stato viziato e accudito come in questa settimana, con ben due “nonni” a disposizione tutti per lui, Papà Verdino e NonSuocero, che lo facevano divertire con lunghissime camminate e gli passavano di nascosto pezzi di prosciutto destinati in realtà al pranzo.

Solo che questa volta, dopo una settimana senza strane litigate e discussioni inutili, i GenitoriVerdini mi mancheranno un po’ di più.

29 giugno, 2009

26 giugno, 2009

BEATA INNOCENZA

“Sai, Verde, mi hanno fatto vedere le prove scritte, e ho preso 71/2 in matematica!”

"Bravissima QuasiNipotina! Considerando che la matematica non è la tua passione e non ami molto studiarla hai preso veramente un bel voto. Sono davvero orgogliosa di te."

"Eh si, e lo sai che c’era anche un esercizio sulle percentuali come quello che mi avevi spiegato tu?"

"Evvai, così lo sapevi fare!!"

"In realtà questa volta il procedimento era inverso e io avevavo pochissimo tempo così per andare sul sicuro ho preferito copiare!"

"...copiare?"

"Eh sì, ma solo gli ultimi due esercizi sai!"

"Vabbè su, per una volta si può fare. Hai copiato da uno bravo almeno?"

"Si si, bravissimo in inglese!"

"... in inglese??? "

"eh, in fianco avevo solo lui!"

23 giugno, 2009

STORIA DELL'ARTE SU GOOGLE

Giovedì, 18/06/09

Driiiiiiin

“Ciao QuasiNipotina, come va???”

“Hofattolaprovanazionale! Pensavoandassepeggiomaalmenoorahofinito tuttigliscrittiiiii”

“Ehm, tesoro mio… respira un attimo. Mi sembra di aver capito che… la prova nazionale è andata… peggio…?”

“Nooooo. Ho detto che pensavo peggiocomunquevolevochiedertise”

“Aspe aspe aspetta un attimo!”

“Ok”

"Ricominciamo. Cosa volevi chiedermi?"

"Devo preparare un discorso per l’orale"

"Okkei"

"Non trovo informazioni sulla Marilyn Monroe di Wharol. Mi aiuti?

"Ah ok! Appena ho un attimo in pausa pranzo faccio ricerchina su internet e ti mando mail va bene?"

“Grazie, sei un mito!”

Lunedì, 22/06/09
ore 14.30

Bip bip

Ciao Verde. Em…posso chiederti 1 favorino?

Se posso volentieri, dimmi

Sai dove trovare descriz quadro di modigliani ritratto di lunia czechowska??

Stasera a casa guardo in internet e ti dico.

Lunedì 22/06/09
ore 20.30

Bip Bip

Ehm QuasiNipitina, modigliani ne ha fatti ben 4 di qsti ritratti. qle ti serve?

Fa =!

Oggi pomeriggio, alle ore 16.00, la mia QuasiNipotina ha sostenuto l'esame orale di terza media.

E io non vedo l'ora che arrivi stasera per chiamarla e sentire dalla sua voce allegra un discorso senza pause e pieno di punti esclamativi in cui, forse, capirò solo le risposte alle domande di storia dell'arte, perchè le ho scritte io.

22 giugno, 2009

PENSIERI STRANI

---------------ATTENZIONE ------------------------------------------------------------

Post ad alto contenuto di pensieri strani e sconnessi. Ne è consigliata la lettura solo a chi emotivamente sereno e solido. Che Verdina non si vuol sentir responsabile di paturnie altrui, oltre alla sue.

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I GenitoriVerdini sono arrivati sabato, mentre il NonConvivente era via per una gara, e staranno qui una settimana. Io non sono nervosa come al solito, non ho quell’ansia bislacca che mi prendeva le altre volte e direi che la cosa è decisamente positiva.
La cosa strana è che non sono abituata a questa tranquillità e ho comunque i sensi all’erta. Ma solo un po’.

Non c’entra ovviamente nulla (forse), però in questo periodo di pensieri strani mi frulla in testa la canzone di questo video.

Da quando l’ho sentita girella lì, come sottofondo di pensieri che non sapevo di pensare e immagini che non ricordavo di ricordare.

È una di quelle canzoni che dice delle cose sotto gli occhi di tutti, ma di cui ti rendi conto solo quando le vedi con gli occhi degli altri. E così mi sembra di vivere delle cose, ma non mi ricordo di come le ho decise. Eppure la vita è fatta di scelte, o no?

Tranquilla Verdina, è solo la testa che frulla.

Poi mi sento in mezzo ad un’epidemia. Un’epidemia buona eh, di cose belle, di maternità.
Quasi tutte le mamme blogger che leggo da tanto con affetto, in cui mi piace trovare i progressi dei loro bimbi e sorridere delle loro candide uscite, sono incinte. C’è chi aspetta il secondo e chi il terzo figlio.

Come se fosse una cosa normale.
Cioè, è una cosa normale.
È questo che a me sembra strano.

Oddio Verdina, altro che galleggiare tra pensieri strani, qui c’è ancora tanto da camminare.

19 giugno, 2009

E' IL TEMPO

C'è il sole e un'afa pazzesca su Genova oggi.

Domani arrivano i Genitori Verdini e io ho fatto e disfatto 101 programmi per il week end. E le previsioni danno pioggia.

Il NonConvivente partirà per una gara domani mattina e tornerà domenica sera.

Io?
Io avrei voglia di vedermi tutti 5 gli anni di progammazione di Ally Mcbeal.
Vorrei mangiarmi un gelato alla violetta e una granita alla mandorla con panna. Senza ingrassare of course.
Vorrei stare in una spiaggia di sabbia, sotto un ombrellone e leggere un bel libro.
Vorrei andare in piscina e anche vedere in anteprima il nuovo Harry Potter.
Vorrei dire "arrivederci" e uscire ridendo.

Prendetemi così.
Oggi Verdina c'ha le paturnie, sarà il caldo.

17 giugno, 2009

MATTINA

A volte basta alzarsi e avere il tempo per fare una doccia con calma, per asciugarsi i capelli e truccarsi un pò.

Magari riesci a fare due coccole al NonCane, ti prepari la colazione e ascolti l'oroscopo in tv.

Visto che hai ancora tempo, fai anche una lavatrice e ritiri i panni stesi la sera precedente.

In tutto questo tempo canticchi la prima canzone che hai sentito accendendo Mtv: Domani, dedicata dagli artisti italiano all'Abruzzo.

Poi inforchi la vespetta e pensi alla città dell'Aquila come la vista tu, girandola in scooter con il NonConvivente. Ripensi ai confetti meravigliosi di Sulmona che campeggiavano in tutte le vetrine, e all'assolato pomeriggio in cui, testarda, hai voluto vedere Alba Fucens.

E ti senti straordinariamente fortuna ma anche assolutamente triste perchè c'è chi non può più fare le semplici cose che hai fatto tu.

16 giugno, 2009

AL TELEFONO CON QUASINIPOTINA

"Gli orali li ho il 23, alle 4 del pomeriggio."

"Bene dai, così ti togli subito il pensiero."

"Si però di educazione fisica devo portare il football americano, ma le regole son tremende e non riesco a ricordarle!"

"Tranquilla, l'importante è che tu sappia alcune cose e che riesca a dirle con convizione. Tanto son certa che in commissione non le sanno mico le regole del football americanto, 'tzè."

"Dici? allora non studio?"

"No , ecco, ora.... ok ti faccio una ricerca io sul football americano e te la mando eh!"

"Meno male che su scienze sono preparatissima, avevo scelto il Dna, ma la profe mi ha affibiato pure tutta la genetica."

"...tutta?"

"Si, però ho studiato e nell'ultima verifica ho preso 7. Significa che la so, e non devo studiarla più giusto?"

"Certo che la sai! però magari 'na ripassatina..."

"Quello che mi preoccupa però non è l'orale, è la nuova prova, quella che farò giovedì."

"E cossa xea 'sta prova nova?"

"E' un mix di italiano, mate e scienze. Ti mettono delle domande e quattro risposte. Una giusta e le altre sbagliate. Così se per caso tu fai un ragionamento, e lo fai sbagliato, e ti viene un risultato sbagliato, ma che c'è tra i 4 risultati: ecco! sei fregata. Capisci??Non lo trovi ingiusto???"

"Uhm, sì però dai, in italiano e scienze sei forte, e in mate quest'anno hai recuperato parecchio...."

"Si quest'anno ho capito bene l'algebra, ma non tutto! e poi verso la fine della scuola io ero stanca e le ultime cose non le ho tanto capite. E sai cos'è successo nell'ultima prova che abbiamo fatto come test??

"..."

"Ci ha messo TUTTE le ultime cose che abbiamo fatto, cioè le probabilità, odiose!, le percentuali che non ti dico mi confondono come una matta, le funzioni blea e le rette."

".... e com'è andata?"

"La profe ha detto che dovevamo fare almeno un esercizio per ogni argomento, e quindi 4 prove, e che era meglio farne solo quattro e fatte bene piuttosto che tante ma sbagliate. Così mi sono concentrata e ho fatto 4 esercizi. E sai cosa ho preso???"

"..."

"Ho preso 4!"

"Ok tesoro hai ragione, meglio che ripassiamo un pò insieme ste funzioni va..."


Cara QuasiNipotina,
che chiacchieri decisamente più di me, e che quando mi racconti le cose hai paura che non capisca per cui mi spieghi tutto per filo e per segno, e che ti sei innamorata di Cime Tesmpestose al punto di chiedermi in regalo il libro in versione originale inglese per portarlo all'esame orale.
Tu, che mi hai detto orgogliosa di aver voluto scegliere la busta con la traccia del tema per "essere artefice del tuo destino" e mi hai raccontato di aver parlato delle guerre nel tuo tema.
Tu, che hai consegnato il tema 9 minuti prima del suono della campanella e che invece hai terminato il compito di francese in due ore, ma che sei spaventata dal compito di matematica di oggi.
Tu, che hai convinto un tuo amico a iscriversi alla scuola di grafica pubblicitaria perchè è quello che gli piace fare, anche se non aveva il coraggio di dirlo ai suoi, e che sei triste perchè un tuo compagno che vorrebbe fare il parrucchiere finirà invece al liceo classico voluto da mamma e papà.
Tu, sei diventata una donnina con le idee chiare, sincera e determinata quanto lo consente la tua età e starei ore ad ascoltare mentre mi racconti la tua vita, che io vivo da così lontano, perchè è un dono prezioso quello che mi fai condividendo con me la tua realtà. Grazie.

Caro NonConvivente,
che metti il broncio perchè sto al telefono 40 minuti con Quasi Nipotina, che cerchi di distrarmi parlando in sottofondo per attirare la mia attenzione, e che ti siedi per terra davanti allo stereo ad ascolare la musica per disturbarmi un pò.
Tu, gelosone che non sei altro anche se non lo ammetti, sappi che ti voglio un bene infinito e che questo non verrà mai meno solo perchè uso un pò del mio tempo per stare al telefono con lei.

15 giugno, 2009

ESAMI

Era ieri tesoro mio che iniziavi la prima media.

Mi sembrava che il tempo fosse volato da quando eri così piccolina e ti stringevo a me raccontandoti tutto quello che mi passava per la testa.
La tua mamma ancora oggi mi prende in giro quando mi parli ininterrottamente per delle mezz'ore - "A ga imparà da ti a ciacoear cussì tanto".

Oggi hai avuto la prima prova degli esami di terza media, e ormai l'ho capito che sei cresciuta un sacco.

E come ti ho scritto già questa mattina, basta che tu dia il meglio, e tutto il resto andrà da sè.

12 giugno, 2009

IL MATRIMONIO DI BILO&BEA - continuiamo meglio

Non ho mai fatto tante foto tutte insieme, quante sabato scorso, al Matrimonio di Bilo & Bea. Eppure mi son divertita un sacco, nonostante le mille paturnie.

“Ecco lo sapevo NonConvivente, dovevo dimagrire per il matrimonio, che ora in fianco alla Bea, che è secca come Stanlio, io faccio la figura di Ollio”– mi lamentavo io.

“Tira in dentro la pancia!”- replicava rapido lui.

“Vengo sempre con gli occhi chiusi nelle foto”– continuavo imperterrita io.

“Trattieni il respiro, ti verranno gli occhi a palla, ma almeno saranno aperti”- rispondeva inesorabile lui.

La prima parte del servizio fotografico , poi, lo abbiamo fatto nel Parco della Villa di Mirano e devo dire che mi faceva un effetto strano.

"Su via, Bilo, te lo ricordi il primo anno di liceo in quella stanza lì a pian terreno?" – distraevo lo Sposo in posa per il fotografo.

"Eh, e quando invece attraversavamo il parco di corsa per i tramezzini al bar?" – pigliava pe’i culo Banana, l'animo buono che ci sopporta dal liceo e che ci faceva compagnia durante il servizio fotografico.

In effetti, più che un matrimonio, sembrava una rimpatriata del liceo. Io, Bilo, Betty, Simon e Banana eravamo tutti nella mitica sezione B e le foto le stavamo facendo proprio lì, nella magnifica sede del nostro liceo.

E' stata una bella occasione per aggiornarmi sulle loro vite. La dolce fidanzata di Simon vive in Brianza e viaggia molto per lavoro -"Per questo abbiamo praticamente tutti i week end programmati fino a settembre" - ci raccontava lui.

"Io invece ho appena comprato casa qui " -è la novità di Betty- "ho appena terminato il trasloco ed è stato un delirio!."

Banana continua a lavorare, ma non molla gli studi in mediovalistica perchè è sempre stata la sua passione - "Sono stato in Giordania da poco, è un'esperienza affascinante".

Inutile dire che mille sono state anche le domande me e il NonConvivente, la maggior parte delle quali finivano con "Ma voi, sposarvi?".

"Eddai Verdina, non ti piacerebbe?"

"Bè, Simon, tutte le ragazze sognano fin da bimbe il loro matrimonio è ovvio, ma poi si cresce e i problemi sono altri..."

"Vabbè vi amate, che problemi ci sono??"

"Eh, tipo che il NonConvivente ha già dato con un precedente matrimonio e sull’argomento non è molto sensibile? "

"Questo in effetti è un altro discorso."

"…"

"È come dire ad un tacchino che è appena scappato dal forno Senti tu, non è che ci rientri un attimo??"

Ecco, lo so, ci sarebbero mille altre cose da raccontarvi sul matrimonio di Bilo & Bea.

Ma io sto ancora ridendo di questa battuta qui.

10 giugno, 2009

IL MATRIMONIO DI BILO&BEA - iniziamo bene

Sabato scorso mi sono svegliata entusiasta.

Si, fuori c’era un vento che pareva di stare a Trieste in piena bora.

Si, il cielo era grigio e l’atmosfera g’era da sofego (che volete, dopo qlche giorno in terra natia il veneto esce, eccome se esce).

Ma era il giorno del matrimonio di Bilo&Bea, che diamine! Lo aspettavo da un anno.

E poi non so se rendo, ma io era la testimone della sposa. E, se ancora non l’avevate capito, il NonConvivente era il testimone dello Sposo.

Questo era l’evento nell’evento.

Perché lui, il NonConvivente, avrebbe dovuto vestire elegante e avere il fiore all’occhiello come lo Sposo, e ai vestiti eleganti e alla cravatta lui è completamente allergico.

Lui, avrebbe dovuto venire dietro l’altare con me e gli sposi per la proclamazione del padrenostro, e a dirla tutta avevo pure paura che non se lo ricordasse neppure.

Lui, quando è stato il momento della comunione e il prete gli si è avvicinato ha sbarrato l’occhio e fatto “no” con il dito indice. Poi, per esplicare meglio il concetto, ha mimato il gesto “fila via” con la manina, presente? Che fugura...

Ma diciamo che anche io ho fatto la mia parte eh...

Tutta presa dal mio ruolo di testimone mi ero comprata un abito elegante ma non troppo, un copri spalle intonato e avevo deciso che, per darmi un tono, serviva una scarpa adeguata. L’avevo trovata, la mia prima scarpa tacco 10 cm.

Avevo pure fatto le prove in casa, la settimana precedente. La camminata fluida era parte integrante del ruolo, mica potevo sbagliare! Quello che non avevo previsto era che, su quelle scarpe vertiginose, dovevo rimanere in piedi almeno un paio d’ore tra l’arrivo in chiesa e la funzione.

E qui viene il bello. Immaginate la scena.

Chiesa. Interno adobbato con fiori crema, lilla e azzurrino pallido. Sposo di fronte all’altare con NonConvivente al fianco. Verdina dall’altro l’alto, in piedi, aspetta la Sposa.

La Sposa, incantevole, entra in Chiesa al braccio del fratello preceduta dai due nipotini di 6 e 3 anni. La piccina porta tutta fiera il cuscino con le fedi e cammina tranquilla fino all’arrivo al banco degli Sposi che, però, è rialzato di un gradino rispetto alla navata.
La piccina si ferma e guarda davanti a sè.

Verdina afferra la situazione (la bimba non sa cosa deve fare) e trova la soluzione (per questo m’han scelta come testimone).

Prende in braccio la bimba, alza la gamba destra nel movimento tipico di fare uno scalino ed è lì, priprorio lì che succede.

Mi piglia un crampo che non potete nemmeno immaginare.

Grazie ad un miracolo (che siamo in chiesa mica per niente) riesco solo ad appoggiare il piede sullo scalino e a non far cadere la bimba che avevo in braccio. A quel punto la sola idea di alzare l’altra gamba e spostare tutto il peso su quella in preda al campo è fuori discussione, come anche distendermi sul pavimento e massaggiarmi la gamba che è l’unica cosa che in quel momento avrei voluto fare.

Con i rivoletti di sudore e un sorriso stampato in faccia che cerca di nascondere l'occhio sofferente riposo piano la bimba a terra, afferro il cuscinetto con le fedi e lo sposto io.

Che il matrimonio abbia inizio!

08 giugno, 2009

VOGLIE

“Ho fame.” – se ne esce d’improvviso il NonConvivente.

“Si bè anch’io. A pranzo non ho nemmeno avuto il tempo per un’insalata perché cercavo una carta speciale per la lettera da scrivere ai futuri sposini e…”

“Si si, ok. Ma io ho fame.”

“… anch’io, molta. Oltre a non aver mangiato a pranzo sono uscita di corsa dal lavoro e come hai ben visto mi son precitata a casa a far la valigia e siamo partiti. Avevo preso uno yogurt al volo però…”

“Ho capito, ma io ho fame fame.”

“Siamo in autostrada, possiamo fermarci ad un autogrill appena vuoi”- replica Verdina, che a questo punto ha capito l’antifona.

“Uhm. Ma io ho più precisamente voglia di pizza.”

"Eh bè, magari se siamo fortunati troviamo uno di quegli autogrill con lo Spizzico."

"E se uscissimo a Piacenza e mangiassimo una pizza?"

“Dimmi che scherzi” – ha esclamato l’ingenua Verdina ancora sorridente.

Ma il NonConvivente persevera – “Hum. L’uscita di Piacenza è proprio vicinissima al centro che è pieno di pizzerie!”.

“Bè, tesoro,- riprende Verdina che si sta lievemente indisponendo – “non so se hai notato ma sono le otto e mezza passate, ora in cui io credevo/speravo sarei già stata a SalzanCity, il ridente paesino natio dove Mamma e Papà Verdini ci stanno aspettando. Ma l’essere partiti alle 19.30 da Genova ci rende decisamente in ritardo, oltre che esausti . Dobbiamo ancora percorrere più di 300 Km … mangiare in un autogrill è un po’ più veloce, non ti pare?.”

“Su dai facciamo questa pazzia!” – esclama il NonConvivente imboccando l’uscita Piacenza Nord di scatto mentre Verdina con l’occhio sbarrato inizia freneticamente a pensare “Dimmi che non sta capitando proprio a me. Ohmmmmm. Vedrai che troviamo subito una pizzeria. Ohmmmmmm."

"Stai tranquilla"– esclama il NonConvivente baldanzoso -"cosa vuoi che sia trovare una pizzeria qui? In mezz’ora s'è belli che tornati in autostrada con la pancia piena."


A questo punto si accettano scommesse.
Secondo voi dov'eravamo mezz'ora dopo?


Mezz’ora dopo la NonFamiglia stava vagando tra paesi persi nei campi, incrociando moltitudini di pizzerie esclusivamente da asporto (!!) e imbattendosi in infinite deviazioni stradali a causa di un ponte da poco crollato (#@!^@**) in prossimità di Piacenza.

L'autostrada l'abbiam ripresa, si si.

Un'ora e mezza più tardi.

05 giugno, 2009

C'E' TANTO DA FESTEGGIARE

Il cielo grigio degli ultimi due giorni e il libeccio che sta attraversando Genova non mi fermano, che in questo blogghino c’è molto da festeggiare.

C’è stato, ieri, il compleanno di DolceERiflessivo. Il secondo da quando è entrato ufficialmente nel gruppo degli sciroccati amici di Millebolle di cui è il premuroso fidanzato, e il trenta e qualcosa da quando è nato.

È, proprio oggi, il compleanno di Gnic, il nostro mago della grafica e genoano sfegatato.

A entrambi, grido a pieni polmoni AUGURIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII, sperando che lo sentano e gli strappi un sorriso.

Ma un brindisi (seppur virtuale) e un applauso per la tenacia, la determinatezza e la forza d’animo che ogni volta mi lascia ammirata lo voglio fare anche per Arancina.
Per lei, oggi, è un giorno speciale e io sono molto felice che l’abbia condiviso un po’ anche con me.

Sei una grande Arancina, con tutto il cuore.

04 giugno, 2009

VERDINA EMOZIONATA

In previsione dell'immente matrimonio in cui Verdina e NonConvivente faranno da testimoni, oggi la pausa pranzo è stata destinata all'appuntamento dalla parrucchiera, per rifilare e aggiustare il taglio.
E come nelle migliori tradizioni della casella "imprevisti" del monopoli, a Genova diluvia.
Sarà la piega con la durata più breve della storia, ma tant'è, non ci posso fare nulla.

La mia dabbenaggine ha fatto si che per il secondo giorno consecutivo dimenticassi di portare con me il cavetto magico per trasferire le fotine della vacanza in corsica, il cui resoconto in questo momento non sono in grado di fare.

La Verdina infatti, tutta presa dal proprio ruolo di testimone, si è messa in testa di scrivere una lettera ai futuri sposi. Solo che ora si ritrova con dei grossi lacrimoni sulle guance, la vista un pò annebbiata e un groppo in gola.

Mi sa che il post sulla Corsica dovrà aspettare.

29 maggio, 2009

ALFABETO DALLA "A" ALLA "P" DI UNA IMMINENTE PARTENZA

Ormai, si sa, la NonFamiglia ha sempre dei problemi con le partenze. Presente Pasqua??
Per questo, il resoconto di quello che è successo ieri sera lo faccio alfabeticamente, questa volta.

A come ALLARME
Perché la notte prima di partenza, si sa, bisogna riposare bene visto che l’indomani c’è da lavorare tutto il giorno, poi farsi un’oretta in scooter e, finalmente, imbarcarsi. E cosa c’è di meglio dell’allarme dell’ufficio del NonConvivente che suona due volte durante la notte per conciliare il sonno? Nulla! Perché così ti alzi con la batticina al cuore e le ragnatele negli occhi, quando ti sei da poco addormentato. Cerchi di capire perché la sveglia che stai cercando di far smettere di suonare continua invece imperterrita con un suono talmente forte che sembra svegliare tutto l’isolato. E poi ti rendi conto che, in effetti, si sta svegliando tutto l’isolato e che è il tuo allarme, quel fottutissimo bastardo che sta suonando. Così ti scapicolli giù per le scale, attraversi di corsa la starda, apri magazzino e ufficio, controlli che nessuno sia pronto a darti una randellata in testa e disattivi quell’allarme maledetto.
Salvo ricominciare la stessa trafila poche ore dopo, giusto quando ti eri di nuovo addormentato.

B come BORSE.
Più precisamente sono 2 le borse che abbiamo a disposizione per infilare tutto l’occorrente per 4 giorni in Corsica perché di più nello scooter con cui ci accingiamo a partire, non possimo mettere. Borse che rigorosamente la NonFamiglia si mette a preparare la sera prima della partenza, dopo cena, accorgendosi come da prassi che il pantalone comodo comodo che vuoi assolutamente portare è ancora da stirare, i costumi sono ancora nelle scatole etichettate estate e il jeans da cui non ti separi mai è ancora steso fuori, fradicio.

C come CESARE.
Il NonCane Cesare, che come forse ricordate non ha propriamente le dimensioni di un chihuahua, perchè in effetti ne pesa 50 di kili e non 2, probabilmente coglie l’equazione borse=viaggio=cesare a casa. Decide quindi di dimostrare il suo affetto a NonConvivente e Verdina proprio mentre i due cercando di dormire tra il primo e il secondo suono dell’infame allarme. Entra quindi di soppiatto in camera e con un unico agile balzo si lancia nel letto dove i due malcapitati stanno dormendo. Lei si sveglia urlando con l'incubo che gli sia crollato un pezzo del soffitto sul letto, Lui si gira di scatto dando una manata a lei.

D come DIAMINE! Devo ancora Depilarmi!
Tipica espressione di Verdina alla vigilia degli appuntamenti che prevedono costumi più scosciati di quelli che genericamente si usano in piscina.

E come ELENCO.
Quando ti accorgi che la crema protettiva per il sole è scaduta, ti sei dimenticata il latte doposole, sei pure senza spazzolino xchè a casa usi quello elettrico e sono le 23.45 e quindi tutti i negozi sono chiusi che fai? Verdina prepara l'elenco di cose che domani, durante la pausa pranzo, si dovrà precipitare a comprare.

F come FIGURA DI MERDA.
Visto l’ampio anticipo con cui si doveva prenotare nave e pernottamenti Verdina non aveva il coraggio di chiedere se l’ufficio avesse effettivamente chiuso per il 2 giugno. Giocando un po’ d’azzardo decide di fregarsene e prenotare salvo poi sentirsi chiedere da un collega, di fronte al proprio capo che ancora non aveva comunicato l’effettiva chiusura “Allora a che ora parti venerdì per il ponte?”.
Il momento in cui il capo ti guarda e dice “Ah bene dottoressa, ha quindi deciso che la società farà questo ponte?” è il momento che rientra esattamente nella definizione di cui sopra.

G come GUIDA.
Verdina non è mai partita senza. Fin’ora. Perché questa volta ha deciso di lasciare perdere l’organizzazione e non programmare. Fare le cose che capiteranno, lasciarsi guidare dalla casualità, non pensare... e a dir la verità è tranquilla perchè tanto c'è sempre quella di Millebolle!

H come HAI PRESO LA SCIARPA!!!???
Urlo stridente del NonConvivente quando, a borse ormai ultimate, Verdina si affanna a far star dentro un’ultima piccola cosa…

I come IMPERMEABILI.
Le cerate anti pioggia che hanno fatto capitolare il NonConvivente ieri sera "Guarda, ci penso io domani perché ora non ce la faccio proprio più!".

M Come MILLEBOLLE.
Compagni di viaggio in questa avventura in Corsica saranno Millebolle e DolceERiflesivo, per la prima volta in vacanza all together.

O come Orco giuda ho dimenticato dove ho messo i biglietti per il traghetto!
Per fortuna recuperati dopo minuziose ricerche nei pensili della cucina, perchè si sa, le cose importanti vanno messe a portata di mano.

P come PIPI'.
Quella che Verdina non fa MAI di notte, nemmeno quando beve una tazza di tea prima di dormire. E che ovviamente l’ha invece svegliata questa notte, dopo i suoni degli allarmi e il salto sul letto del NonCaneCesare.


Insomma, forse stasera ce la si fà.
La NonFamiglia torna martedì due giugno.
A presto!!

28 maggio, 2009

PENSIERI, ALTRO CHE TO DO LIST.

Nonostante la frenetica giornata di ieri, con ufficio al gran completo e pranzo rimediato all’ultimo, in orario ormai prossimo a causare lo svenimento di Verdina in preda a stomaco vuoto (che m’ero svegliata alle 6 e al pranzo ci sono arrivata alle due passate) sono riuscita a portare avanti la mia to do list.

La mattina presto ho visto Cinci, l’amica tra le prime persone che ho conosciuto appena trasferita a Genova e che per strani casi della vita si è trasferita da poco a Trieste. Al tavolino del bar in cui abbiamo preso il caffè, le ho raccontato del lavoro e di qualche aneddoto divertente, cercando di allontanare dalla sua mente almeno per qualche istante il motivo di questa visita lampo a Genova: la firma che avrebbe sancito definitivamente la fine del suo passato matrimonio.
Strano era che, al pensiero, forse la più agitata tra le due ero io. E mica me lo so spiegare. Ma son rimasta con una sensazione di “sconforto” tutto il giorno, una cosa latente che ogni tanto spuntava nella mia mente. Tant’è.

Il vero momento di cedimento l’ho avuto quando, ormai prossima all’uscita dal lavoro, ho appreso che oggi avrei avuto di nuovo ufficio al gran completo all day. Ecco, lì ho proprio pensato che no, due giorni di seguito non potevo reggerli.

Scartata l’ipotesi del darmi malata (che venerdì sera parto per la Corsica e non sarebbe credibile), rimpianto la peculiarità dei camaleonti del prendere il colore del habitat in cui si trovato (che io proprio non ho una “dimensione” invisibile”), mi sono prenotata una massaggio rilassante alle 19.00 e non c’ho pensato (quasi) più.

La sera però lo ammetto, arrivata alla voce “ Ore 20.00 piscina” ho dato forfait.

Il velocissimo passaggio dal supermercato sotto l’ufficio, e l’arrivo a casa alle 1940 mi hanno definitivamente convinta che non potevo fare di più. Ero a pezzi.

Però quando una giornata è all’insegna dei pensieri “profondi” non si scappa. E così mi son trovata a pensare ai blog di mamme che spesso leggo, agli incastri e giochi di precisissima organizzazione da cui dipendono le loro giornate. E la domanda che si faceva largo nella mia mente era "Ma se avessi un bimbo, a casa, come farei a fare tutto?"

Vi prego, ditemi che da qualche parte lo insegnano.

26 maggio, 2009

LA BATTUTA PRONTA

Driinnnn

"Eilà, ciao NonConvivente!"

"Indovina??"

"... indovino... cosa?"

"cosa mi hanno chiesto oggi!"

"ah... "- memore delle richieste stramaplate degli ultimi giorni, del genere tronchesini per unghie e lucidascarpe per intenderci, tentenno un pò.

"ti aiuto io, che tanto non ci arriveresti. Mi hanno chiesto un tombino!"

"un tombino?? di quelli in ferro che si travano per le strade?"

"Esatto! proprio quello..."

"Li hai mandati a quel paese?"

"No no "

"..."

"Gli ho risposto che li avrei accontentati molto volentieri ma avrebbero dovuto aspettare domani mattina. Giusto per darmi il tempo di rubarli stanotte, con il favore delle tenebre!".

Quando se ne esce con delle battute così, io lo adoro questo omino pazzerello.

21 maggio, 2009

IMPERTINENZE

Mi ha appena telefonato il NonConvivente.

“Oggi se c’è uno scemo in giro lo raccatto io”- se ne è uscito fuori all’improvviso –“ io non so se ti rendi conto di che razza di richieste mi stanno facendo oggi!!”

“Oh oh siamo irritati mi pare - ho cercato di prendere tempo io – ti riferisci alla mail che hai ricevuto oggi?”

“Peggiooooooooooooo c’è pure di peggio!! – bercia lui ancora infiammato mentre io già rido sotto i baffi (metaforici eh, che vi pensate) ricordando la mail che aveva ricevuto la mattina in cui un cliente chiedeva ad uno sbigottito NonConvivente se gli potesse vende “n.1 Lucidascarpe completo di liquido polish lucidante””

“Quello poi, non me lo rammentare nemmeno, credevo fosse una barzelletta! - prosegue battagliero il NonConvivente - Comunque oltre a quello sai cosa mi ha chiesto oggi un tipo?”

“…”

“Mi ha chiesto se io trattavo anche tronchesini un po’ curvi!!”

“Tronchesini... che intendi per tronchesini?”

“Ecco! È quello che gli ho chiesto io! Gli ho detto che se mi avesse spiegato per cosa doveva usarli, avrei capito meglio di che prodotto aveva bisogno!”

“…”

“Mi ha risposto che ha dei problemi alle unghie per cui non riesce a tagliarle con i tronchesini normali!!!”

Sto già sghignazzando impudicamente quando mi rendo conto che il NonConvivente non solo è mortalmente offeso, ma non ha finito il racconto.

“E poi, un altro voleva un prezzo per gli elettrodi!”

“….”

“Io gli mando un preventivo con il prezzo di 1000 elettrodi e lui mi richiama per chiedermi sai cosa?? Sai cosa Verde??”

“…il prezzo unitario?” –azzardo timorosa.

“Magari! Questo m’ha chiesto... m’ha chiesto... m’ha chiesto il prezzo al Kilo!! Come se vendessi patate e zucchineeeeee.”

Io lo so che non c’è nulla da ridere, però al pensiero che qualcuno chieda al NonConvivente del lucida scarpe, un tronchesino per le unghie e un prezzo al kg sto ancora ridendo sguaitamamete perché voi forse non lo sapete, ma i suoi clienti assolutamente sì.

Il NonConvivente commercializza utensileria, prodotti per la saldatura, materiali chimici… e cose così.

Il suo ego è mortalmente offeso e ora gira per il magazzino al telefono con me minacciando tremende ritorsioni verso questi impudenti clienti.

20 maggio, 2009

CERCASI CLONE PER FACCENDE QUOTIDIANE

Verde ha la sua benzina "personale".
Solitamente sono i dolcetti e la cioccolata, quella extrafondente per la precisione.
Ultimamente perà la benzina scarseggia, causa sfida un bellissimo vestito che vorrei assolutamente indossare per un imminente matrimonio, e così mi arrangio con l’automotivazione. Che non è proprio la stessa cosa, e infatti nel lessico verdiano "automotivazione" fa spesso rima con "impiccagione". Quella che rischio quando vedi i risultati nefasti che tutto ciò ha sul mio (già esiguo) conto corrente.

"Dai su Verdina, se riesci a far questo ti puoi comprare quel profumo che ti piace tanto anche se consta una follia."

"Non guardare con quello sguardo languido il cestino dei ciocclolatini. Se per oggi non li tocchi domani ti puoi comprare una magliettina nuova."

"Il gelato te lo godrai quest'estate, al momento su, comprati questo bel libro!".

Meno male che, spesa più spesa meno, l’automotivazione sta andando avanti abbastanza bene, anche se ho sempre la sensazione di perdere dei pezzi. Così ieri mi son finalmente decisa a preparare la lista delle cose imminenti da fare.




Ed è stato il panico.

19 maggio, 2009

LENTI RISVEGLI

"Guarda che sono arrivata sana e salva – rassicuro al telefono il NonConvivente – anche se non sono abituata ad alzarmi così presto e la mattina ci metto un pò a connettere, non me la son cavata così male, hai visto miscredente?"

"Benissimo – esclama lui arzillo come un grillo canterino - io stavo ascoltando la radio. Anzi, sai che hanno appena detto?"

"Cosa?"

"Quali sono le canzoni preferite dai cavalli?"

"Boh"

"Quelle di Cristina D’Avena!"

"Ah, e chi l’ha fatto questo studio per capire che le canzoni della Cristina D'Avena sono quelle che i cavalli preferiscono?"

"…"

"Ehi? No dico, lo studio chi l’ha fatto? i soliti inglesi che hanno tempo da perdere?"

"Verde te tu mi stai prendendo per il culo vero?"

"Mah io, veramente..."

"E te saresti sveglia? confessa! mi stai parlando dal letto, anzi ancora dormi!"

"No no, sono sveglia! ma insomma la mia è una domanda lecita, son solo curiosa..."

"Era una barzelletta! Una barzellettaaaaaaaaa."

L'urlo deve aver svegliato completamente i miei neuroni.
Mi si è accesa una lampadina, e ho riso per un quarto d’ora.

Perché io, sul serio, mica l’aveva capito che era una barzelletta.

18 maggio, 2009

IL PRANZO CINESE DEL GINECEO*

inviato: venerdì 15/05/09 11.45
from: Verde
to: MissVaniglia, MrsJones, SfegatataRugbysta, Arancina


Io plenotato pel ole 13, a nome Velde da Yuan.
Miss Vaniglia, salilemo plima io e te, cledo :-)

inviato: venerdì 15/05/09 11.50
from: MrsJones
to: MissVaniglia, Verde, SfegatataRugbysta, Arancina


Io plendo il solito piatto di MissVaniglia se volete oldinale
a dopo splendide cleatule

inviato: venerdì 15/05/09 12.00
from: MissVaniglia
to: MrsJones, Verde, SfegatataRugbysta, Arancina

Sì MrsJones ... il menu sushi da dodici eulo...
vuoi che plovo a chiedele il tè velde al posto di acqua? o plefelisci acqua di solgente?

inviato: venerdì 15/05/09 12.10
from: SfegatataRugbysta
to: MrsJones, Verde, MissVaniglia, Arancina

Siccome anch'io allivelò taldi, se volete oldinale anche pel me io voglio lavioli di gambeli al vapole e spaghetti si soia con veldule, glazie!


Quando 5 amiche organizzano un pranzo via mail nel loro ristorante preferito durante la pausa pranzo è un appuntamento da non perdere.

Quando le suddette cinque ragazze hanno da festeggiare l'inizio di un nuovo lavoro di una di loro e il cambio di casa di un'altra, si prennuncia un pranzo di brindisi e buon umore.

Ma quando le 5 ragazze si scrivono mail in finto cinese, è chiaro sintomo di fusione dei loro neuroni celebrali nell'ultimo giorno lavorativo!!!


* Si ringrazia MrsJones e SfegatataRugbysta per l'deazione del titolo del post durante il pranzo in cui, grazia a dio, non si è parlato in finto cinese!!

15 maggio, 2009

LA REGINA DEGLI ORDINI COSMICI

Dopo gli esordi, ehm, non proprio sciolti con la vespetta ora posso dire di fare il tragitto casa-lavoro con assoluta nonchalance. Il che significa che quando mi fermo ai semafori ho pure l’arditezza di lanciare qualche vago sguardo qua e là anziché fissare il semaforo con l’occhio sbarrato e le mani ben salde sul manubrio tutta concentrata come facevo all’inizio. E son progressi.

Insomma negli ultimi tempi finiva sempre che quel semaforo lì, quello poco prima della curva verso la NonCasa e vicino al muro in cui vengono affissi i cartelloni degli incoming events era sempre rosso.

E ogni volta il mio sguardo cadeva sopra a quel Stile libero Tour che annunciava l’imminente concerto di Giorgia a Genova.

Vedi uno, vedi due, vedi tre l’idea m’era finalmente venuta: “Oh bischera, ma a te Giorgia piace un sacchissimo, il concerto lo fanno a due passi da qui, ti lamenti che la tua vita è casa-lavoro lavoro-casa, pensar di prendere i biglietti no eh?”

Non mi mancava che sondare il terreno con il NonConvivente.

“NonConvivente lo sai che il 13 maggio c’è Giorgia in concerto?”

“Mmm”

“Mi piacerebbe vederla, l’ultima volta è stato un bel po’ di tempo fa…”

“Mmm, vedrai che i biglietti son già finiti ormai manca troppo poco.”

Ecco. Il messaggio era arrivato.Forte e chiaro.

Solo che la mia cara amica Millebolle mi ha ormai messo intesta di essere una Regina degli Ordini Cosmici, presente? Si dai gli ordini cosmici! Quella cosa per cui quando voglio davvero una cosa la penso o la dico a voce alta a seconda dei contesti, evito accuratamente di formulare con il pensiero alcun tipo di negazione.. e poi lascio fare al cosmo… estremamente comodo!
E poi con i parcheggi funziona benissimo eh.

Insomma, torniamo alla Regina degli ordini cosmici, che poi sarei io.

Alla fine l’ordine “voglio andare al concerto di Giorgia anche se mancano solo due giorni e passare una bellissima serata” l’ho formulato lì, al solito semaforo, guardando ancora una volta il manifesto pubblicitario.

Ora ridete eh, ridete pure, ma io la mattina dopo ho trovato una mail del sito nel quale compro solitamente i biglietti per gli spettacoli teatrali che offriva in promozione alcuni biglietti del concerto a metà prezzo. Vabbè, a me e chissà quanti centinaia d’altri ma che c’entra, mica ero stata selettiva con il mio ordine cosmico!!

E la serata che ho trascorso è stata davvero bellissima, con Millebolle, MissVaniglia e BelSole a intonare canzoni, ridacchiare del signore che accanto a noi, stonava atrocemente cantando alla sua bella come sapreiiii amarti iooo, nessuno maaaaiiii, e correre verso il palco a fine concerto per vedere più da vicino quella donnina che, pesando forse 40 kg bagnata, tira fuori da non si sa dove una voce che ti lascia a bocca aperta.


13 maggio, 2009

CI SIAMO QUASI

Verdina non è un'esperta di grafica, e ormai si sa.
Però ecco aveva voglia di cambiare un pò il vestitino al proprio blog.
Così si è messa a consultare siti, a cercare fonti, a trovare immagini. E poi ha fatto e disfatto, ha combinato qualche, ehm, danno e qualche cosa carina.
In realtà la perfezionista che c'è in lei ancora si lamenta, storce il naso e vorrebbe fare mille cose.
Ma siccome in questo periodo sta avendo la meglio la Verdina più disordinata, stropicciata e sconclusionata... bè forse per il momento con la grafica ci si ferma qua.

E si inizia a raccontare.

02 marzo, 2009

LONDRA, IN FEBBRAIO

Incredibilmente indossava una gonna al ginocchio, come non le vedevo fare dai tempi dell’università, e anche lì le gonne erano lunghe fino alle caviglie, non sbarazzina e svolazzante come questa.

Fumava aspettandomi al binario prima che mi scorgesse passare tra gli stornelli della Liverpool Station e prima che ci stringessimo in un abbraccio che voleva dire casa.

LadyD mi ha portato nella sua nuova casa a Battersea, venerdì, camminando con passo svelto e deciso tra le strade londinesi nelle quali si orienta così bene da non dover guardare la cartina come invece avrei fatto io. Conosce le fermate degli autobus e ha scelto senza esitazione la linea più panoramica e comoda per arrivare a casa. Piccoli ma inequivocabili segni che io guardavo rendendomi conto che lei, ormai, ha con Londra quella dimestichezza di chi ci abita, di chi ci trascorre le giornate annusando l’aria e facendoci la spesa, avendo uno Starbucks preferito dove fare colazione ogni mattina, prima di iniziare il suo lavoro.

La sicurezza di chi ci vive da ormai più di un anno.

Mi son goduta la voce di LadyD raccontarmi del lavoro, della manager stakanovista, delle preoccupazioni per i costi sempre più altri degli affitti, e di StrongAle, la nuova coinquilina colombiana arrivata da poco nell’appartamento su due piani preso in affitto alla fine dello scorso anno. La porta bianca su cui troneggia il numero 4 ti fa accedere alle camere dal palquet marrone scuro e poi su, attraverso una scaletta minuscola ti trovi nella living room con una finestra su un terrazzino da cui vedi i tetti delle case del sud di Londra, e ti sembra di essere in un film.

Giusto il tempo di posare la valigia, e poi ancora fuori, camminando per Battersea Park approfittando di una giornata di sole insaspettatato per vedere la pagoda dorata simbolo buddista e gli imponenti edifici moderni sede dello studio d'architetture Foster&Partners, con il bellissimo gioco di vetri e acciaio che creano un’ambientazione meravigliosa.

Non so quanto abbiamo camminato. Ma so quanto abbiamo parlato ridacchiando come ragazzine tra tazze di tea, un appuntamento in un locale fascinoso con Klaus e ininterrottamente fino al ristorante thai preferito da LadyD, in compagnia anche di StrongAle, dove il Green curry chicken rice l’ho mangiato con soddisfazione, seduta sul grande tavolo quadrato che condividevamo con persone di ogni lingua, cutura e provenienza come si è soliti fare a londra dove sembra la cosa più normale del mondo.

È scivolato così il mio primo giorno a Londra, tra una telefonata fatta a Mukka che a km di distanza era con l’altra parte della mia vita a festeggiare a sorpresa il suo compleanno, e i suoni, i profumi, i caratteri strani e multiformi della città che l'amica di sempre ha scelto come sua nuova casa.

In mezzo, IO.

19 febbraio, 2009

COME CENERENTOLA

C’è da dire che la NonFamiglia non ha problemi a viaggiare, ma ha decisamente delle crisi per quanto riguarda la partenza. Perché tutto quello che può succedere nel giorno di una nostra partenza programmata, bè accade. E ancor di più.

Mettiamo venerdì scorso, ad esempio.

Avevamo deciso che saremmo partiti dopo il lavoro diretti a SalzanCity per un week end carnevalesco? Perfetto.

9.10
Driiiiiiiiin

"Sgrunt"

"Eilà NonConvivente ma che modo di rispondere è?"

"Belìn Verdina non è il momento eh!"

"‘mbè volevo solo dirti che ero arrivata in ufficio!!"

"Si si, perfetto! Invece a me hanno appena tamponato mentre ero fermo in coda!!"

"Tamponato?"

"SI!!!"

" Tamponato il furghino che hai ritirato ieri sera dal carrozziere che ti aveva rifatto la fiancata dopo che due mesi fa un motociclista ti ci aveva picchiato contro, a te proprio a te che con l’altro furghino in 5 anni non avevi preso nemmeno una piccolissima bottarella, e vuoi dirmi che questo che hai da 5 mesi te l’hanno già picchiato due volte???"

"Belìin Verde come mi tiri su il morale tu nessuno eh!"

"…"

13.00

"Ciao NonConvivente… come va?"

"Sono in ritardo su tutti gli appuntamenti, fai un po’ te…"

"Vabbè senti ho pensato che magari se preferisci facciamo a meno di partire se sei così incasinato"

"No no, dai, vedrai che per questa sera finisco tutto"

"E se per caso nel tamponamento ti sei preso il colpo della strega e poi inizi a stare male?"

"Verde!!!!!!!!!!!"

"Ok ok, io zitta"

19.10

"Ciao MammaVerdina, siamo appena partiti."

"Ma è tardi!"

"Vabbè tardi, siamo solo un po’ in ritardo rispetto alla partenza programmata alle 18.35 ma tranquilla, in 4 orette ci siamo."

"Andate piano, e … si insomma… state attenti a non perdervi eh!"

"…"

"Verdina, che dice tua madre?"

"Ha detto che stiamo attenti a non perderci."

"Ma ci piglia per il culo?? Ma quante volte l’abbiamo fatta Genova-Venezia???"

"sarà l'età, che ti devo dire…."

22.50

"Son stanco morto, non vedo l’ora di arrivare."

"Dai NonConvivente tranquillo, abbiamo appena passato l’uscita di Padova la prossima è la nostra Dolo-Mirano…"

"Cos’è quella freccia VENEZIA AEROPORTO Verdina?"

"Mai vista io… sarà un pezzo del nuovo passante di Mestre, ma tanto noi usciamo a Dolo-Mirano che è qui subito dopo l'area di servizio di Arino e…"

"Verde…"

" …"

"Perché l’uscita non c’è più e l’unico cartello dice TRIESTE?????????"

22.55

"MammaVerdina senti mi sa che tardiamo un po’..."

"Ecco lo sapevo, è il passante!! L’hanno scritto sui giornali che non hanno messo bene i cartelli e la gente si sbaglia!! Vi avevo detto di non perdervi!"

"Ma non potevi dirmi del casino con i cartelli del raccordo se lo sapevi??"

"E, ma io e papà pensavamo di farvi confusione…"

23.20

"quanti Kilometri hai detto che sono 'sto cazzo di passante?"

"35 NonConvivente..."

"Ecco, allora se dio vuole li stiamo finendo e siamo arrivati!"

"Veramente ora dobbiamo fare tutta la tangenziale per tornare verso casa..."

"?!@@%&="


Oh si, tranquilli, alla fine ci siamo arrivati a casa, a mezzanotte, come Cenerentola.

13 febbraio, 2009

IT'S ALMOST TIME

La settimana scorsa, durante uno dei momenti di lotta all’apaturina o metapaturina [come suggeriscono Tanaka e Acer che in queste cose sembra ci capiamo al volo ;-)] Verdina era arrivata a casa piena di biglietti con annotazioni sparse, conteggi scribacchiati sui palmi delle mani e aveva esclamato entusiasta rincorrendo il NonConvivente per casa:
“Con solo 246 eurini si riesce a passare due giorni e mezzo a Madrid o Parigi il prossimo we, aprofittando delle offerte di San Valentino, che dici? Dove preferiresti andare??”.

Il NonConvivente aveva smorzato l’allegria e il romanticismo di Verdina con un’uscita scocciata e imprevista: “Vorrei capire come cavolo ti vengono queste idee di prendere e andar via così!”.

Verdina, che non sapeva come le era venuta quest’idea, ma sapeva benissimo perché stava velocemente ripassando il dizionario italo- veneziano di parolacce, si era zittita e lavata le mani per cancellare gli appunti presi di fretta sognando un romantico week end con il NonConvivente.

Poi, chiusa in un mutismo che normalmente non le si addice, si era prenotata un week end londinese da LadyD, che la conosce dai tempi dell’università e riesce sempre a far capire a Verdina “qual è il punto”.

Il NonConvivente aveva reagito entusiasto: “Lo sai che mi fa piacere se vai a trovare la tua cara amica LadyD, che so ti manca sempre tanto”.

Verdina l’aveva guardato di sottocchi, ancora indecisa se tradurre quella frase come un vero segno d’amore o come un sospiro di sollievo per aver evitato il we madrileno o parigino.

Qualche giorno dopo il NonConvivente aveva proposto a Verdina di passare l’imminente we a SalzanCity, dai GenitoriVerdini, e fare una puntatina a Venezia, per il carnevale che lei ama tanto.

Verdina l’aveva nuovamente guardato di sottocchi, cercando di capire se ancora una volta fosse un gesto d’amore o se sotto si nascondesse una fregatura.

Alla fine Verdina si è data dell’idiota e ha cercato di guardare le cose dalla giusta prospettiva: sole, Venezia, abiti carnevaleschi, frittelle della mamma, coriandoli colorati, fritoin al ponte delle guglie.

E non vede l’ora di partire!

12 febbraio, 2009

E' SUCCESSO CHE...

Come tutte le dive che si rispettino anche Verdina ha i suoi momenti di paturnia.
Vabbè, ok, a guardar bene Verdina non è nemmeno una diva ma che importa, in quanto a paturnie lei gli fa un baffo a quelle Vips lì.

Insomma, come ogni buona crisi che si rispetti, Verdina l'ha affrontata come meglio ha potuto. Un pò lasciandosi andare all'apatia e trascurando il suo blogghino, un pò dicendosi che -" Tanto è carnevale, valà " - e sbafandosi allegramente un pò di galani (che diciamolo pure, Chiacchiere o bugie, come si dice da altre parti, non ha un suono altrettanto godurioso).

Un altro pò l'ha arginato organizzando appuntamenti di varia natura con gli amici, dalla cena per otto in casa che quasi non ci si stava e nemmeno il risotto, mannaggia a lui, voleva cuocere, alla serata a base di pizza casereccia a casa di Fatina e OcchiScuri, giocando a insegnare il veneziano al loro bimbo dallo sguardo sempre più teppistello, fino alla magica serata al Teatro della Tosse, a guardare un signore composto ma dagli occhi ridenti fare bolle di ogni forma e dimesione, dai colori vivaci o lattiginosi, senza vergognarsi di stare abocca aperta come fanno i bambini. Anzi no, come facciamo noi adulti quando torniamo bambini, perchè i bambini veri invece saltellavano ai piedi del palco cercando di scoppiare le bolle, come anche io avrei tanto voluto fare, se non mi fosssi vergognata un bel pò.

Poi però è arrivato il week end in cui il NonConvivente si è trasformato in un cricetone dalla guancia gonfia e le balle rotanti, che come ogni sfiga che si rispetti l'ascesso al dente sceglie proprio il sabato notte per palesarsi fiero.
E nella NonCasa non si è dormito più.
Ghiaccio spalmato in ogni modo sulla gengiva dolorante, mesulid assunto ad ogni ora e antibiotico finalmente prescritto dopo due giorni di passione.

Tutta la fatica fatta per arginare l'apatia, zac, dissolta di colpo.
Così Verdina ha guardato di traverso il pc, e si è trastullata un pò con il calendario. Ha ricaricato la sua postpay e mandato qualche sms.

Poi si è prenotata un week end a Londra tra due settimane, a trovare LadyD e un pò del suo sorriso.

30 gennaio, 2009

JUST TO SAY

"...confusa e felice...", ma chi cavolo lo diceva in una canzone?
bè chiunque fosse diceva una stupidata. Io son confusa, e per nulla felice di esserlo, che diamine!

Mi attende una lunga fila alla posta, magari per una volta servirà a qualcosa e riuscirò a riordinare i pensieri. Cose facili del tipo perchè sono quel che sono?
Perchè non sono alta, snella e ridarella?
Perchè vorrei sempre essere da un'altra parte?
Perchè se son triste mi tuffo nei dolci e nella nostalgia, piuttosto che nel trekking e nella musica rap?

Alla posta l'ardua sentenza.
Piciuk

22 gennaio, 2009

TIRAMISU' DELL'ANIMA

Domenica mattina dei nuvoloni neri densi di pioggia facevano ciao ciao con la manina da un cielo plumbeo che non prometteva nulla di buono, ma io ero comunque decisa a sfidare la mia malinconia latente. Per questo l’imperativo della mattinata era inforcare la vespetta e andare a fare una bella spesa per cucinarmi magari del pesce a pranzo che il NonConvivente tanto non c’era. La sua sveglia era suonata verso le sette, puntuale per iniziare la giornata che avrebbe trascorso in moto con degli amici giravagando per qualche bosco qua e là.

Così mi son comprata dei carciofi spinosissimi, dei moscardini freschi e abbondante prezzemolo. Ho fatto scorta di arance e mele, e sconsolata non ho trovato nessun avogado, che in questo periodo m’è partita la fissa per questo frutto che si, lo so, è super calorico-burroso-grassissimo. Ma a me piace tanto.

Però sono convinta che da certe giornate, ed umori, non si scappi.

Tant’è che il mio solito supermercato era chiuso e sono dovuta andare in quello vicino a casa mia, cioè dove abitavo prima di trasferirmi nella NonCasa con il NonConvivente. Frutta e verdura erano disposti come ricordavo. C’erano anche gli yogurt al biscotto che trovavo solo lì che mi aspettavano nello stesso banco frigo ( di cui ho fatto ampia scorta!). C’erano i cestelli d’acqua nello stesso angolo che ho raggiunto automaticamente.

È proprio per questo che non ero più andata in quel supermercato da quando mi ero trasferita. Lo sapevo mi sarebbe venuta la malinconia. Lo sapevo.

Insomma, vanificato l’effetto benefico della spesa e non potendo affogare in un barattolo di nutella, tornata a casa mi son lanciata in una ricetta nuova, tanto per tenere occupata la mente: muffin alla zucca. Una ricetta che mi aveva dato un’amica e non sembrava proprio semplicissima. Abbastanza da tenermi occupata quasi tre ore, fino all’arrivo del NonConvivente, e alle chiacchiere su come era andata la sua giornata.

Poi, a salvarmi, sono arrivati anche Gnic e Gnac, e una serata ridanciana davanti ad un’ottima pizza ordinata da Franco. L’adorabile accento toscano di Gnac che ti mette subito di buon umore e la generosità di Gnic che si è subito messo all’opera per aiutare il NonConvivente nella configurazione del nuovo telefonino.

Alla fine, si, ci sono stati anche i muffin di zucca e le dolcissime paste portate in dono.

Bè, direi che non è poi così male essere malinconici se questi sono i rimedi!

21 gennaio, 2009

OBLADI' OBLADA'

Tra poco mi lancerò con SfegatataRugbista in un pranzetto da Yuan, il carinissimo ristorantino cinese del centro in cui ogni tanto andiamo.
Non ci sarà MissVaniglia, con pausa pranzo sempre tassativa dodicietrenta - tredicietrenta, e nemmeno MrsJones sommersa dalle pratiche in ufficio, ma io e SfegatataRugbista rideremo comunque, come al nostro solito. E magari proveremo a telefonare a LaRosina, che oggi compie gli anni e alla quale non ho ancora comprato un regalo mannaggia ammè (con due "m" che rende di più).

Il regalo non l'ho comprato nemmeno per il NonConvivente, ma questa volta non per dimenticanza ma perchè ho girato come una matta ma non ho trovato l'articolo giusto (e non poso dirvi che è perchè altrimenti rovino la sorpresa al NonConvivente che notoriamente cazzeggia sul mio blog ;-P).

Lui, invece, il regalo me l'ha dato un paio di giorni fa, a sorpresa, sorridendo orgoglioso, anche se lo utilizzeremo solo il 29 gennaio. Curiosi?
Si tratta dei biglietti per il Concerto che Ivano Fossati terrà al Carlo Felice.
Evvaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.
Io mooooolto contenta.

A proposito, i regali sono perchè oggi festeggiamo due anni. No no, non due anni di conoscenza, e nemmeno due anni d'amore.

Son due anni di NonConvivenza.

Oh passion!

19 gennaio, 2009

HOLA CHICA!

Ho cercato di arginare la malinconia degli ultimi giorni con dosi massicce di cose da fare e cene con amici.

Così sabato è stato il giorno dell’inventario nella ditta del NonConvivente che, storditi come siamo, ci eravamo completamente dimenticati di fare a fine anno. La giornata è andata tra attacchi di allergia acuta e coccole del NonCane che avrebbe rinunciato a forniture di crocchette per un mese purchè lo si portasse fuori a scodinzolare e annusare piuttosto che rimanere chiuso con noi che lavoravamo.

Ma il vero divertimento è arrivato la sera, che abbiamo trascorso a CasaMukka, i cui colori allegri e luminosi mettono già di buon umore da soli.

Quando poi MrsJones organizza una cenetta messicana e noi ci si rimpinza di Fajitas con verdurine, guacamole, salsettine più o meno piccanti, un pesce divino e un pollo prelibato, la serata non poteva che essere delle migliori.

Tra una chiacchiera e una fajitas abbiamo ammirato il lampadario fantasioso e stiloso che, ultimo acquisto, troneggia nella sala, ci siamo raccontati delle comuni tendenze omicide verso i rispettivi capi e soprattutto, abbiamo cercato di giocare con GattaGiulietta, buffa come non mai quando, incuriosita, si lancia all’interno di una scatola e poi la trascina assumendo le sembianze di un trenino di cartone.

Perché in fondo, che c’è di meglio di una bella compagnia e un buon cibo?

16 gennaio, 2009

L'UNICA VOGLIA CHE NON VORREI

C’è che oggi son nervosa. Inquieta. Sottilmente infastidita ecco.

E mica lo so perché.

Non posso nemmeno ricondurre tutto alla sindrome premestruale, che è decisamente lontana.

In una giornata così lo so cosa vorrei fare.

Vorrei chiudere il pc, uscire dall’ufficio e trovarmi miracolosamente a San Basilio, a Venezia. Camminerei lungo le zattere annusando l’aria che sa di salmastro e cose buone. Arriverei a metà e imboccherei Fondamenta Nani, evitando la prima colonna del palazzo che quando si era studenti e scaramantici si era convinti che passando di sotto non ci si sarebbe laureati più. Arriverei fino al ponte del Le Meravege e mi andrei a mangiare un tramezzino al baretto che fa angolo, che come li fanno a Venezia, i tramezzini, non li sanno fare da nessuna parte. Ecco, li seduta ad un tavolino vorrei essere in questo momento. Possibilmente assieme a LadyD, chiacchierando dei sui disperati amori e ridendo delle mie paranoie. Decidendo poi di uscire per andarci a prendere un caffè e un goloso bigné al cioccolato da Tonolo come ci piaceva fare.

Di solito si dice che sognare un po’ fa bene.

Invece perché a me fa un male cane?

15 gennaio, 2009

VESTIZIONI

Sconvolta del vento cane che si è abbattuto su Genova in questo ultimo periodo avevo puntato i piedi e deciso: “ Qui si deve trovare una soluzione, che ogni volta che prendo la vespa per andare a lavorare rischio la morte per congelamento.”

A nulla era valsa la doppia sciarpa (una sul collo e una in vita) che m’ero legata nel tentativo di evitare le dispersioni di calore.
Arrivata al posteggio scendevo dallo scooter praticamente come un unico pezzo di ghiaccio.

Non era bastato nemmeno il sottocasco generosamente offerto dal NonConvivente che pur donandomi le parvenze di un malintenzionato rapitore mascherato risolveva il congelamento del collo, già provato da atroci dolori cervicali, ma mi lasciava sempre con la seconda parte del busto congelata.

Finché, il lampo di genio! - “Solo perché la cerata ha di secondo nome “tuta da pioggia” ciò non vuol dire che non possa usare i pantaloni per riparami da questo vento bestia” – avevo spiegato felice al NonConvivente.

Così avevo felicemente risolto il problema termico degli ultimi giorni, investendo solo in una decina di minuti in più, la mattina, per bardarmi in tenuta anti vento: pantaloni della cerata, sottocasco prudentemente rafforzato da sciarpa, giacca antivento-pioggia-e (poco)antifreddo, casco e guanti.

Stamattina, la tradizionale telefonata mattutina del NonConvivente ( che testa il clima giornaliero un’oretta circa prima di me) portava buone notizie.

“Oh Verdina, oggi si sta molto meglio! non tira il vento degli altri giorni”.

“Emmenomale” – esclamo euforica io – “allora oggi posso evitarmi la vestizione mattutina!”.

“Si si tesoro, ‘sta mattina niente versione sacco della spazzatura viaggiante.”

A volte le uscite del NonConvivente mi disarmano.

14 gennaio, 2009

CHEF SI NASCE, BRUCIACCHIATORI SI DIVENTA

Appena arrivata a casa mi ritrovo il NonConvivente ai fornelli, teglia preferita extra large super antiaderente sul gas e una valanga di zucchine affettate sulla penisola pronte per essere grigliate.

“Ma tu non dovevi essere pieno di mal di testa e occhi brucianti al punto da aver voluto saltare la piscina?” – gli chiedo esterrefatta io, che mi aspettavo di trovarlo semi incosciente sul divano.

“Infatti sto malissimo, non vedi?”- replica lui socchiudendo gli occhi e assumendo l’aria sofferente di un moribondo – “ e nonostante questo sto cucinando, per te, per farti trovare qualcosa di pronto.”

L’implacabile paraculo non ha eguali e non demorde -“ Non mi merito nemmeno un bacino?”.

Sentendomi immediatamente una Verdina degenere e indegna di un tale tenero NonConvivente mi precipito ad abbracciarlo e baciarlo.

“ Si si c’hai ragione, sei un tesoro. Allora ora siediti e riposa un po’, che finisco di grigliarle io le zucchine” – mi offro candidamente.

“Ah no no!!"

"..."

"lo faccio io, che tu non le bruciacchi al punto giusto come piace a me!”.

12 gennaio, 2009

13, A CENA

“M’ero vestito così bene perché pensavo di essere a cena solo con MrsJones e Althea - esordisce Marchignolo spogliandosi all’interno del locale un po’ in imbarazzo- e invece siete in così tanti!”.

“Occhè merdaiolo sei? - l’abbiamo burlato noi- vuol dire che se sapevi che c’eravamo anche noi non ti davi tanto da fare??”.

Alla fine eravamo in 13 alla cena di quasi compleanno per Marchignolo. Quasi perché il sensibile ma puntiglioso Marchignolo non sopporta di festeggiare prima del tempo, ragion per cui la povera MrsJones tutto aveva architettato lasciando il fanciullo (ma si daiiiiiii che vuoi che siano 31 anni? Un fanciullo appunto!) allo scuro.

Ma forse (si spera) la quasi festa di compleanno gli ha fatto piacere.

Eravamo un bel gruppetto: MissVaniglia con il suo bel Duca e un loro amico, l’organizzatrice MrsJones infastidita per il nefasto numero dei partecipanti- “Che quasi quasi avevo pensato di portare con noi la gatta Giulietta piuttosto!” - con Mukka, MilleBolle con DolceERiflessivo, PattiSciccosa che non si vedeva da un po’, Althea e Berto, io e il NonConvivente per una sera senza NonCane al seguito.

Franz, a Prato, il locale in cui si siamo ritrovati è un posto in cui un cameriere squinternato ti elenca i tipi di farinata e le proposte di menù ad una velocità che il più delle volte ti lascia interdetto.

“Ma secondo voi è semplicemente pazzo o completamente fatto?” – ci si domandava guardandosi di sott’occhi.

“Questo qui è caduto direttamente in un sacco di polvere bianca” – dichiarava il NonConvivente. E a nessuno veniva in mente che potesse trattarsi di farina.

“Oh ma insomma io alla fine cos’ho ordinato?” – si chiedeva PattiSciccosa preoccupata mentre
Mukka chiedeva conferme -“L’importante è che mi assicuriate che non ho comprato niente!”.

Così, in una serata di quasi compleanno, un gruppo di amici travolti da un cameriere allucinato si sono strafogati di farinata godereccia, in un tripudio di gusti d’ogni tipo, dalla farinata ai carciofi a quella allo stracchino, passando la versione al gorgonzola e quella tradizionale.

E si son divertiti un sacco.

09 gennaio, 2009

NATALE CON I TUOI

C’è stato il giorno di Natale, con le poltrone buttate fuori dal salotto a invadere l’entrata di casa per far posto ad un secondo tavolo, che in 11 nel tavolo rotondo, da sempre parte del mobilio familiare, tutti non ci si stava proprio. Tanta gente così nella casetta di SalzanCity credo non ci sia mai stata.

PapàVerdino mi aiutava a preparare bofonchiando che non mi sognassi mai più di fare una cosa del genere. MammaVerdina ripassava l’ordine di antipasti, primi, secondi e contorni da sfornare. Il NonConvivente aveva preso furbescamente la porta di casa con la scusa di fa camminare un po’ lo spaesato NonCane, a cui continuavamo a spostare la cuccia cercando il posto meno ingombrante possibile.

Alla spicciolata sono arrivati tutti, prima lo ZioGigi, poi le nonne che credo non si trovassero nella stessa stanza da almeno una decina d’anni, poi i miei amati “cuginetti”, che piccini decisamente non lo sono più.

Ho preparato la frittata di scamorza che m’ha insegnato Millebolle e le melanzane che piacciono al NonConvivente. Ci sono state le tagliatelle al ragù di MammaVerdina senza le quali non è Natale, e gli arrosti di BuonaDentro, la mia dolce zietta che non cambierei con nulla al mondo.

Si è brindato al Natale “che mica si sa se il prossimo anno ci siamo tutti” diceva l’ottimista NonnaIna come da tradizione (mentre tutti i maschi di casa si toccavan proprio lì, dove loro possono e io no!).
SuonoLaChitarra, il “cuginetto” venticinquenne che studia chitarra elettrica ma ha studiato grafica, mi ha parlato dell’imminente capodanno a Madrid organizzato con gli amici e Ricky, suo fratello maggiore, raccontava della sua nuova casetta. NonnaLucy diceva che non aveva fame ma intanto si è mangiata tutto ciò che le è stato messo nel piatto mentre NonnaIna ha assaggiato solo quello che ho cucinato io “ che il resto – ha detto- lo conosco e l’ho mangiato di già”.

MagoDelleCaramelle, lo zio intraprendente e chiacchierone che BuonaDentro si è sposata 30 anni fa, pianificava con NonConvivente tecniche di vendita mentre ZioGigi si gustava il salame di cioccolato che sua sorella MammaVerdina aveva fatto appositamente per lui, ma su cui ci siamo lanciati tutti.

A fine giornata mi sono resa conto che non ho scattato nemmeno una foto.
Nemmeno una foto con le mie due nonnine.

Mi son trovata a pensare -“Mannaggia a te Verdina! Chissà se ti ricapiterà di poterti fare una foto con le due nonnine insieme”.

Poi mi son resa conto che sembrava proprio una delle frasi che avrebbe detto NonnaIna, mi sono spaventata e non ci ho pensato più.

08 gennaio, 2009

BUON ANNO!

Vabbè è iniziato da 8 giorni, ma che centra??!!
Mica facciamo gli schizzignosi in qusto blog, giusto??

Son tornata.

Io e la mia valanga di indecisioni, inquietudini, golosità, chicchiericci e cose così.

Tremate.