31 ottobre, 2006

ULTIME VOLONTA'


Venerdì sera, alla bicchierata per il compleanno di AndreiPiùVeloce, sono arrivata dopo un'ora di palestra e una fame diabolica.

Mi hanno accolta con patatine fritte e un Cuba, scuro come piace a me.

Tra chiacchere con James e Chicca (ma quanto trombano i ragazzi di ventanni?????)e un paio di spicchi di pizza se ne è andato anche il secondo Cuba.

Ora, qualcosa deve essere andato storto mentre mangiavamo il dolce, perchè un terzo Cuba si è materializzato al posto dell'acqua che avevo ordinato. Potevo forse disdegnarlo?


Peccato che non c'ho il fisico.

L'indomani mattina alle 10 elencavo le mie ultime volontà al non fidanzato, supplicandolo, se mai mi fossi salvata, di non farmi mai più bere un cuba in vita mia.

TERME, CIBO E RELAX

L’appuntamento con LaRosina era per domenica alle 8.30. Io e Millebolle l’avremmo incontrata all’ingresso dell’autostrada e avremmo poi sfrecciato in direzione delle Terme di Aqui.
Quando alle 7.45 LaRosina mi ha chiamato per sapere come mai non eravamo ancora arrivate ho avuto la certezza. Avevamo decisamente bisogno di relax se LaRosina non sapeva minimamente del cambio dell’ora!

In effetti, è stato meraviglioso.
Per soli 15 eurini non ci siamo fatte mancare nulla.
L’accogliente piscina termale, a 35°, ci ha visto sguazzare come tre paperelle mentre argomentavamo convinte Pensate a come fa bene alla pelle.. e depura eh, si si. Ci si può scommettere. Mi sento già più rilassata…

Il bagno turco e la sauna sono state alternativamente visitate, abbiamo sorseggiato un’ustionante tisana messa a disposizione degli ospiti e chiacchierato mentre eravamo comodamente sedute sulla panca riscaldata.

La palma d’oro per il momento più elegante (!?!) è sicuramente vinta da me e Millebolle che giravamo su noi stesse per sperimentare le varie tipologie di docce emozionali.

Cosa ridete, erano uno sballoooooooooooo
La foresta equatroriale, con luci blu e azzurre, l’acqua nebulizzata e un soffio di aria fresca
L’atmosfera tropicale, con luci giallo e arancio, aroma di limone e acqua tiepida
La…boh…, con getti di acqua calda che provenivano da più direzioni e luci colorate.

Insomma. Noi divertite, si si!

Anche a pranzo.

Quando abbiamo cominciato a camminare per Acqui a passo sostenuto nel terrore sempre più dilagante, perché tutti i locali erano chiusi, i passanti ci davano continuamente indicazioni sbagliate e noi stavamo morendo di fame.

Quando siamo finite a mangiare alla Sagra del Raviolo (30 ore di cucina non stop!!) , dove la tavolata più nutrita era composta da persone sui 65 anni, tra cui le alte cariche del paese (Sindaco, Parroco, qualche perpetua…).

Quando il violinista dell'Orchestra ha suonato l'Inno di Mameli su richiesta di una signorotta dai capelli canuti che voleva omaggiare il Sindaco.

Abbiamo mangiato non come tre paperelle, ma tre bisonti. Vedere per credere:















Millebolle, La Rosina... Quando ci torniamo???

RISVOLTI

Quando ieri sono uscita dall’ufficio il non fidanzato mi è venuto amorevolmente a raccogliere, mi ha offerto un caffè e m’ha detto: ok, oggi vieni un po’ in giro con me a vendere.

In realtà si è sciroppato tutto il resoconto della discussione in ufficio, mi ha portato alla Spianata di Castelletto, un posto che adoro, e mi ha fatto prendere il gelato da Don Paolo, che adoro ancor più della Spianata.

Poi mi sono sentita così in colpa che sono andata in anticipo in palestra.
Ho fatto mezz’ora di corsa (ciò alternando corsa e camminata ecco) 15 minuti di cyclette e 15 minuti di step.

Sono scesa da quell’aggeggio infernale che non mi reggevo in piedi.

Al mio risveglio, questa mattina, ho realizzato. Mi devono essere cresciuti dei muscoli che non avevo. Ho male ovunque!!!!!!!!!!

30 ottobre, 2006

COERENZA

Mi sono svegliata di ottimo umore, e piena di buoni propositi.
Ho deciso che mi devo volere più bere e coccolarmi un pochino.
Il che significa evitare di fare tutto in fretta, prendere seriamente la palestra che mi aiuta a fare un pò di movimento e divertirmi.

Avevo in mente un sacco di episodi spassosi da narrare del mio we e ho preso il bus con mp3 nelle orecchie.

(...nessuno ha scritto mai una canzone per me non perché non sia speciale ma perché tutti quelli che son stati con me non sapevano cantareeeee)

Un caffè da Orefici e due chiacchiere con la Fra.

(...ho avuto un avvocato che mi ha dedicato il suo divorzio un contadino che ha dato il mio nome ad un consorzio...)

Un’ottimo inizio di giornata.

Poi sono entrata in ufficio,

(...perfino un prete che pregava tutti i giorni per me e un carcerato che si è tatuato il mio nome su di sé...)

ed è iniziata una riunione.

Mi sono incavolata da matti, forse sono stata troppo rigida e poco ragionevole.

Poi ho ripensato a questa mattina.
Al buon proposito di essere più attenta a me stessa.

E quindi me ne esco dall’ufficio alle 15.30, prendo permesso.
Affanculo le tensioni e i nervosismi.

Vado a fare un giro.

27 ottobre, 2006

CHIUSURA SETTIMANALE

Sono stancuccia ora.
In effetti, vorrei prendere e andare a casa. Possibilmente a dormire.
Invece, mi aspetta un'ora di palestra e una bicchierata per il compleanno di AndreiPiùVeloceSeCredessiInMe.
So che appena uscirò di qui mi sentirò meglio, e anzi non vedo l'ora di stringere AndreiPiùVeloce e fargli gli auguri.

Nel frattempo mi gingillo al pensiero che domenica andrò qui con le mie amiche. Una giornata di completo relax!!!!!!!!!!!


NOTTE AGITATA

Credo di aver cucinato per la prima volta per il mio non fidanzato solo ieri.
Bè, c’è poco da ridere. Non mangia praticamente nulla se non carne e pasta. E non tutta la carne e tutta la pasta, no no. Carne alla griglia o sulla piastra e pasta al pomodoro. Che poi a una passa tutto l’amore per stare ai fornelli a inventarsi qualcosa di gustoso e diverso.

Insomma, ieri sera ho cucinato.
Carne, ovviamente, ma preparata con una fetta di prosciutto crudo, cosparsa di farina e cotta in una padella antiaderente con del vino bianco. C’avevo pure l’angoscia che non gli piacesse.
È stata una bella serata , serena e alcolica. Siamo riusciti a scolarci una bottiglia di Bonarda in due!

Ci aspettava una nottata di sonni tranquilli, agevolati dal vinello, sotto le copertine.

Come mai allora mi sono ritrovata alle 4 a fissare il soffitto?
Perché l’inquilino del piano di sotto forse soffre d’insonnia, ma sicuramente è sordo. Guardava la tv con un volume che nemmeno il dolby sourraund al cinema è paragonabile.
Sembrava di stare in uno di quei giochi tridimensionali in cui tutto accade attorno a te.
Di dormire non c'era verso.

L’unica alternativa, dopo essermi rotolata e girata, tappata le orecchie con le mani, infilato la testa sotto il cuscino, era il divano in soggiorno, dove sono andata a sdraiarmi ormai in preda a starnuti e strobettamenti vari perché proprio ieri sera avevo deciso di non prendere l’antistamico (furba io!)

Nei dieci minuti in cui sono riuscita ad appisolarmi ho pure sognato.
Un cane si avvicinava al divano e mi leccava la mano. Io credevo fosse il non cane cesare e lo lasciavo fare finchè cominciava a mordermi la mano conficcandomi i suoi denti appuntiti nella carne.
Non era cesare.
Era un cane piccolo ma tanto cattivo!!
Mi sono svegliata controllandomi la mano. E ho raggiunto il non fidanzato a nanna.

La sveglia questa mattina l’avrei ficcata nel culo dell’inquilino del piano di sotto.

Scusatemi la finezza.

P.s. Ho alzato lo sguardo e guardato fuori. Lo Spiatore Smilzo è ritto lì, sul poggiolo, fumando e guardando proprio dentro la mia finestra, che oggi è pure aperta.
Faccio finta di nulla? O sbraito chiedendogli che combina?



26 ottobre, 2006

DIRIMPETTAI

Ora io a questo lo meno.

Si si, quello che di intravede nell’angolino ino della fotuncola, di spalle.

No perché ci sta che se ne esca dal posto di lavoro per fumare sul terrazzo.

Ci sta che il terrazzo dia proprio sulla finestra della mia stanzetta e quindi gli capiti di guardar dentro.

Ma porca paletta perché deve stare tutto il tempo a guardare cosa faccio?????????????????

STREGHETTA

Io un po’ preoccupata.
È che, insomma, io ho la fama di essere un po’ una streghetta. Nel senso che, spesso, ho delle sensazioni su cose che stanno per succedere.
Ecco, ora è un po’ complicato da spiegare…ma diciamo che il non fidanzato è arrivato a chiedermi se gli ho messo sotto controllo il telefono da quanto ci azzecco (uhm.. che idea!! Sapessi farlo :-)).

Magari è solo sesto senso femminile. Magari no.

Però da ieri sera io ho un’idea strana che frulla in testa.

25 ottobre, 2006

NOTIZIOLE

Oggi ho parlato almeno quattro volte al telefono con Lady D. Grandi e strane cose stanno accadendo. Ma non ho ancora deciso se positive o meno. E non è proprio un bel segno.

Comunque tra poco esco da questo ufficio. Vado a ricaricare la postpay così se dopo un’ora di pilates e 24 minuti di permanenza sul tapis roulant sopravvivo, magari riesco a prenotare i biglietti per andare a vedere Cochi e Renato al Politeama.

Vi lascio con una chicca che mi è capitato di sentire durante Matrix di ieri sera, detta da Consorte:
“Se vogliamo parlare di questo subito, allora ne parliamo immediatamente”.

Ah bè. Se l’italiano è diventato un’opinione…



UN'ALTRA PROSPETTIVA

Io sono una grande dormigliona. Anche quando mi sveglio, mi piace rotolarmi nel letto, coprirmi bene bene e aprire un occhietto alla volta. Considerato il tempo che ci metto, dovrei avere più o meno 2000 occhi.

Dato questa mia peculiarità il non fidanzato si burla di me perché quando lui esce la mattina, (all’alba eh!! Prima delle 7) io schiudo mezzo occhio e farfuglio una cosa che dovrebbe assomigliare a Esccciii g..g..già? mMa non non ti ho ancoa pe..preparato colasione..

Insomma, lui sostiene che io aspetto il momento del bacio mattutino solo per fare come Giuda, vantandomi una disponibilità che in realtà non ho.

Tant’è. Questa mattina ho deciso di dimostrargli il contrario. Sono più o meno caduta dal letto verso le 7, e alla velocità di un bradipo (oh insomma, quello che conta è la buona volontà!!) mi sono accinta a preparare la colazioni per entrambi. E ci sono riuscita senza fare particolari danni, tranne dimenticarmi di accendere il microonde per scaldare il latte…

Devo ammettere che alzandomi così presto ho scoperto un’altra prospettiva.

Si perché, a parte la piccola parentesi di sfiga dovuta a un cartello che intimava di spostare tutte le auto per lavori di pulizia stradale, costringendomi a rinunciare alla passeggiata programmata con non fidanzato ( passeggiatina = caffettino al bar e pisciatina di cesare) e obbligandomi a prendere l’auto per andare al lavoro, ho realizzato quant’è bello camminare con calma per Via XX alle 8 del mattino.

Sono andata senza fretta al Mercato Orientale, ho girato tra i banchi e mi son comprata una banana per la merendina delle 10 e un cestino di fragole per questa sera. Ho sentito i profumi dei fiori disposti lungo il marciapiede e l’aroma del pane esposto dal fornaio e prima di salire in ufficio ho avuto anche il tempo di scambiare due chiacchiere con la guardia del palazzo.

Si, avere il tempo di fare le cose con tranquillità ti fa iniziare la giornata in modo più rilassato. Ecco, poi sono entrata in ufficio e mi sono venuti i capelli diritti. Ma almeno mi sono goduta un’oretta di vita.


24 ottobre, 2006

CERCA TU CHE CERCO ANCH'IO

Lo ammetto, a volte sono un po’ strana.
Mi rendo perfettamente conto di certe mie ehm… come dire…testardaggini?

Ad esempio, venerdì sera.
Felice per aver mangiato pizza con amici sono arrivata al colmo dell’euforia quando mi è stato consegnato un regalo di compleanno tardivo. Sarà perché quando non te li aspetti i doni fanno ancor più piacere, sarà perché quando mi regalano qualcosa di verde io mi esalto, ma sta di fatto che ho indossato subito collana e orecchini, tutta tronfia.
Ho continuato a sfoggiare la mia nuova parure finchè,dopo aver attraversato buona parte del centro per andare in un locale a bere qualcosa, mi sono accorta che avevo perso un orecchino.

Tragedia.
Io triste. Io tanto triste.
Io così triste che Millebolle, mossa a pietà, ha dichiarato speranzosa Non c’è problema. Adesso noi facciamo tutta la strada a ritroso guardando per terra. Vedrai che lo troveremo.

Ecco, una persona sana di mente avrebbe ringraziato per il suggerimento ma non avrebbe costretto i propri amici a scandagliare la strade di Genova alla difficile ricerca di un ago nel pagliaio.

Io invece non ho avuto il minimo dubbio. E la strada l’abbiamo fatta per ben due volte, visitina alla pizzeria inclusa.

Occhi fissi a terra, è emerso pure il lato più dispotico della sottoscritta Per cortesia, voi due maschietti! vediamo di non distrarci osservando i culi delle ragazze!!Qui è una questione di priorità.

L’orecchino non l’ho trovato, ma è da venerdì sera che continuo a chiedermi cosa ci faccia la gente con tutte quelle graffette che abbiamo visto in via XX e soprattutto ho una certezza.

La vendita delle Malboro è in calo. Spopolano le cicche di Philip Morris.

Parola di asfalto.


23 ottobre, 2006

IL VETRAIO

Venerdì mattina è finalmente venuto il vetraio a sostituirmi il vetro rotto della finestra.

La cosa positiva è che il nuovo vetro è errivato giusto in tempo per ripararmi dalla pioggia odierna. Sarei gelata in ufficio.

La cosa negativa è che nei 15 minuti che ha impiegato per togliere la finestra, eliminare il silicone, asportare l'ultimo pezzo di vetro ancora attaccato alla finestra, inserire quello nuovo e rimettere il silicone, ho scoperto che:

un suo dipendente qualche anno fa si è trasferito con la moglie in costarica
ha comprato quattro piantagioni di caffè
ha avviato un'attività di vetraio
ha costriuto una villa con due piscine

Il tutto con i 28.000.000 di Lire della liquidazione.

E, come se non bastasse, vive tutto l'anno in boxer e magliette a mezze maniche.

Voglio partireeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!

QUANTE DISDETTE PUO' TOLLERARE UNA DONNA?

Lady D e ER non sono più riusciti ad andare al cinema.
Dopo due disdette causate da altrettante improvvise sale operatorie, ER ha annunciato a Lady D la sua imminente partenza, lasciandola sola con le cinque domande base del giornalismo:

Chi è andato??? (cioè ER versione uomo, o ER in qualità di medico??
Cosa è andato a fare?
Dove è andato a fare questo qualcosa?
Perché è andato proprio lui???
E soprattutto Con chi, eventualmente, è andato??

Nonostante le mille elucubrazioni mentali mie e di Lady D ancora nulla ci è dato sapere.
Dopo innumerevoli riflessioni, Lady D ha però deciso che sì, un messaggino poteva scriverlo senza sembrare troppo inopportuna.

L’avessi scritto io il messaggino, e non avesse risposto a me per quattro giorni, sarei arrivata ad avere una bile tracimante e un ansia faraonica.
Ma Lady D è stata stoica (deve aver frequentato qualche corso di Yoga o meditazione orientale senza avvisarmi).
Al motto di La pazienza è la virtù dei forti, mi ha detto Ele, io sento che si farà vivo. Anzi, al riguardo sono piuttosto tranquilla (il piuttosto era comunque legato al fatto che per mantenere lo stato di "tranquillità" la mia amica non si è fatta di nutella, no no.. ma ben tre piatti di pasta e fagioli!!)

Poi, venerdì, un sms semplice e diretto (ormai abbiamo capito il suo stile!!) Ciao, sono finalmente tornato. Ti va di uscire sabato sera?

Giubilo e tripudio, scelta della camicetta adatta e del pantalone preferito.

E l’ennesimo sms il sabato mattina. Appuntamento rinviato, questa volta per un impegno improvviso a Trieste con la madre (e non fatemi parlare dei figli succubi delle madri che altrimenti apro un blog a parte, sgrunt!).

Ora il mio suggerimento a Lady D è stato molto semplice: mandarlo a spigolare la prossima volta che ti chiamerà (perché è certo che la chiamerà).

Ma Lady D ha detto che ci doveva pensare.

Oggi l’ho sentita al telefono. La sua idea consuiste nel rispondere ad un eventuale invito dicendo che sì, le farebbe piacere uscire con lui se ci fosse almeno il 90% di possibilità che mantega l’impegno. Perché la quinta buca sarebbe un po’ troppo per lei.

Lady D è troppo buona, o io sono una carogna?

20 ottobre, 2006

RIEPILOGANDO GLI ULTIMI GIORNI - Week end a casetta

Ogni volta che torno al paesello natio incontro persone, luoghi di ricordi e profumi conosciuti. Pezzi della mia vita.

Così domenica sera ho incontrato Monica, che non vedevo da quasi cinque anni. Era con il marito e spingeva una carrozzina. Dentro c’era sua figlia Emma.

I ricordi che ho di Monica non sono molti, eppure abbiamo trascorso cinque anni in una stessa classe. Lei era una di quelle che se la tirava da “carina della classe” e il suo rapporto di odio-amore-amicizia con Simon, il secchione tenerone della classe, era spesso argomento dei chiacchiericci liceali. Soprattutto perché non si è mai capito se alla famosa gita di quinta a Parigi lei ci fosse coscientemente stata o fosse solamente addormentata. Anzi, forse l’ultima volta che l’ho vista era proprio alla laurea di Simon.

Non è mai stata la mia amica del cuore, forse non l’ho nemmeno mai avuta un’amica del cuore.
Quando abbiamo terminato il liceo l’ho incontrata poche volte tra le calli di Venezia. Lei si era iscritta a economia, io a lettere. Non ho mai saputo se è riuscita a laurearsi, ma Simon mi aveva raccontato che si era sposata.

L’ho vista e l’ho salutata con piacere mentre mi diceva Questo è il nostro frugoletto, si chiama Emma. Fa un mese proprio oggi.

Emma è nata lo stesso giorno di suo cugino Francesco, che ho visto nella carrozzina vicina scortato da mamma e papà, con un berrettino bianco e un pugnetto minuscolo tenuto vicino alla testa.

Che strano destino, le mamme di Emma e Francesco sono sorelle e hanno partorito lo stesso giorno. Una delle due mamme ha la mia stessa età. E una vita del tutto diversa dalla mia.



RIEPILOGANDO GLI ULTIMI GIORNI - Il non fidanzato

Quando l’altra sera il non fidanzato mi è venuto a raccogliere in ufficio ero fuori di me.
Avevo trascorso 12 ore a lavorare davanti ad un computer, fermandomi solo 20 minuti per un panino. Non solo, avevo perso la lezione di pilates che mi piace tanto e avevo la cervicale come una corda di violino perché dal buco della finestra (già, il vetraio deve ancora ripararla!!) entrava un soffio d’aria atroce.

Sono salita in auto mentre lui mi mostrava orgoglioso di avermi comprato l’hamburger che mi piace tanto per cena, il pane fresco e un sacco di pappette di frutta che io adoro.
Poi mi ha guardato in faccia e mi ha detto: Forse hai più bisogno di un Cuba. Ti vuoi ubriacare?
Confesso che mi ha strappato un sorriso.

Dopo avergli triturato ancora un po’ i maroni con l’atteggiamento tipico di quando sono talmente esausta ( e nevrotica, si! anche nevrotica):

Non ho voglia di niente.
Bè magari un aperitivo si.
Anzi no che poi l’alcol c’ha un sacco di calorie e io non riesco mai a dimagrire.
Ecco adesso mi viene pure da piangere…
Vabbè magari però mangiamo fuori così mi prendo un dolce enorme
.

Siamo finiti in una pizzeria carinissima: Le scuderie dell’astronauta.
Un nome originale perché, facciamo subito il pettegolezzo odierno, il proprietario è il primo astronauta italiano a essere nello spazio.
Ci passiamo davanti spesso quando passeggiamo con il non cane Cesare, ma non c’eravamo mai stati. Un errore.

Perché l’ambiente è grazioso e accogliente. Perché la cucina è buonissima e le pizze gustose. Perché i dolci sono fatti in casa e ti si sciolgono in bocca.

Insomma, se vi capita andateci (Via Carpaneto 18r – Genova Sampierdarena – 010.6438925).

Io ho mangiato la farinata accompagnata da una birra schiumosa che mi piace tanto, il non fidanzato una stracchino rossa e un’altra birra. Cesare s’è divorato tutto il pane del coperto...e il bordo della pizza.

Sono uscita con un altro umore.
Merito del tiramisù, vero. Ma ancor più di quello scanzonato e un po’ burlone di un non fidanzato che mi ritrovo, che spesso mi fa indispettire ma che ha dimostrato una pazienza e una capacità di starmi vicino in questi giorni di nevrastenia non da poco.


19 ottobre, 2006

MI SEMBRAVA UN'IDEA CARINA

Qualche giorno fa sono venuta a conoscenza di Blogger Desktop Show contest ,
una specie di concorso in cui si invia lo screenshot del proprio dektop.

Presa dalla smania Anche io voglio! anche io voglio! che scatta quando qualcosa mi incuriosisce ho scaricato programmino per "catturare" l'immagine del mio desk, e l'ho inviata.

Poi ho realizzato.
Nel mio desk c'è fotina del non fidanzato durante le nostre ultime vacanze.
Ops! Si arrabbierà mica????



17 ottobre, 2006

BOLLITA

Non so quasi come mi chiamo.
Ma sono viva, anche se non mi reggo in piedi.
Vado in palestra a fare un pò di streaching.
Magari mi rilasso un pò.

PRESENTE

Sono tornata ieri sera da un week end trascorso a casetta per festeggiare il compleanno di mamma.

Ovviamente un momento peggiore per assentarmi dal lavoro non potevo sceglierlo.
Il progetto è in scadenza e l'idiota di turno (IO!!) ha continuato a pensare al lavoro tutto il tempo.

Son stanca.

13 ottobre, 2006

LE PERSONE VENGONO NELLA TUA VITA PER UNA RAGIONE

Avevo qualcosa che frullava nella testa oggi, ma non riuscivo ad afferrarla.
Era un pensiero che cercavo di esprimere da ieri sera, quando ho parlato con Mukkamannara.

Dieci minuti fa quando sono tornata dal pranzo (perchè si sa che mangiare mi mette di buon umore !!) mi sono ricordata di questo testo. Uno di quelli che di solito arrivano nella posta elettronica inviato da qualche amico di amici.

Ecco, forse io avrei usato altre parole ma il pensiero che mi frullava in testa era più o meno questo.

Le persone vengono nella tua vita per una ragione, per una stagione o tutta la vita. Quando saprai perché, saprai cosa fare con quella persona. Quando qualcuno è nella tua vita per una RAGIONE, di solito è per soddisfare un bisogno cha hai espresso.
Sono venuti per assisterti attraverso una difficoltà, per darti consigli e supporto, per aiutarti fisicamente, emotivamente o spiritualmente. Possono sembrare come un dono del cielo e lo sono. Loro sono li per il motivo per cui tu hai bisogno che ci siano. Quindi, senza nessuno sbaglio da parte tua o in un momento meno opportuno, questa persona dirà o farà qualcosa per portare la relazione a una fine. Qualche volta loro muoiono. Qualche volta se ne vanno. Qualche volta si comportano male e ti costringono a prendere una decisione. Ciò che dobbiamo capire è che il nostro bisogno è stato soddisfatto, il nostro desiderio realizzato, il loro lavoro è finito. La tua preghiera ha avuto una risposta e ora è il momento di andare avanti.

Alcune persone vengono nella nostra vita per una STAGIONE, perché è arrivato il tuo momento di condividere, crescere e imparare. Loro ti portano un esperienza di pace o ti fanno ridere. Possono insegnarti qualcosa che non hai mai fatto. Di solito ti danno un incredibile quantità di gioia. Credici, è vero. Ma solo per una stagione!


Le relazioni che durano TUTTA LA VITA ti insegnano lezioni che durano TUTTA LA VITA, cose che devi costruire al fine di avere delle solide fondamenta emotive. Il tuo lavoro è accettare la lezione, amare la persona e usare ciò che hai imparato in tutte le altre relazioni e aree della tua vita. Si dice che l'amore è cieco ma l'amicizia è chiaroveggente.


NAUTICO TI ODIO



Due ore fa, l'autostrada di Genova.

Il non fidanzato è esasperato e mi manda questa foto con il seguente messaggio: Nautico ti odio.

Mi intenerisco pensando che lui, proprio lui che odia star seduto a tavola più di un'ora, che al cinema vuole il posto verso il corridoio per allungare le gambe, che il caffè lo prendiamo in piedi perchè seduti è una noia..., se ne deve stare in auto per delle ore. In coda.

Ci credo che poi la sera è nevrotico!

Comunque oggi c'è finalmente un pò di sole. Fuori nel cielo, e dentro di me. :-)




12 ottobre, 2006

1..2..3 BUUUMMMM

Lo sapevo che non si poteva far finta di nulla.
Le cose non chiarite non spariscono magicamente. Restano sotto la superfice, come le braci pronte a prendere fuoco.
Una telefonata scatena la gioia di sentire la voce del non fidanzato, e una frase letta nella mail che mi ha scritto mi spara un pugno nello stomaco.

E la verità è sempre quella, non lo so più se mi va di avere una vita parella a quella di un'altra persona. Io voglio una vita in comune.

Peccato, ma almeno c'ho provato.

NEW DAY

Questa notte almeno ho dormito.
Il raffreddore persiste, ma lo sto controllando con una buona dose di aspirina e ampolline alla propoli per il mal di gola.
E' che non so cosa fare per la stanchezza cronica che ho addosso. Mi sembra di aver scalato l'Everest, essere scesa e aver fatto la maratona di New York per poi arrivare in ufficio.
Insomma, distrutta.
Tanto che ieri sera, a mangiar la pizza con il non fidanzato, non ho nemmeno avuto la forza di parlare, di chiarire le mie idee e chiedere delle spiegazioni.
E lui ha evitato accuratamente l'argomento.
Si può andare avanti facendo finta di nulla?
Direi di no.


Però quanto è stato bello ieri sera quando l'ho rivisto!

11 ottobre, 2006

NOTIZIE FLASH

Non ho quasi chiuso occhio questa notte.
E si vede.
Sono uno zombi.
In ufficio si è rotto un vetro della mia finestra. Per poco finivo decapitata come Maria Antonietta.
Un raffreddore cosmico mi ha già fatto consumare due pacchetti di fazzoletti.
Una riunione per decidere gli estremi di una ricerca condotta tra gli sternuti e lo strombazzamento del mio naso. Una cosa pietosa.
Un gelato (pera e mela verde) ingurgitato a pranzo per rinfrescarmi la gola e prendere un'aspirina.

L'unica nota positiva è che stasera vedrò il non fidanzato.
Speriamo bene.

MAH

Si ricomincia. Altro giorno di lavoro.
Speriamo che oggi giri per il verso giusto.

10 ottobre, 2006

LENTO POMERIGGIO

L'appuntamento tra Lady D e ER slitta a domani.
Lui ha telefonato, entrava in sala operatoria per un urgenza e sarebbe uscito tardi.
Lady D si stava andando a fare la ceretta....capperi! chissà che prevede per domani :-)

Millebolle ha sognato il suo matrimonio, ma non lo sposo.

Quasi quasi vado in palestra anche questa sera.

STATO D'ANIMO

Non c'è verso, qui non ci si concentra.
Sono pure andata alla Bottega Verde dove mi son comprata una crema idratante per il viso, una crema mani e una maschera per i capelli.
Tanto per capire il senso di nevrastenia che ho.

E se non scrivo velocemente qualcosa in quel cavolo di progetto che domani devo discutere con il mio capo sono rovinata.

TUTTO IN UNA SERA

Braccio di ferro. O piuttosto la guerra fredda.
Più o meno è stata questa l'atmosfera tra me e il non fidanzato oggi.
Nessuno dei due ha chiamato, nessuno si è spiegato. Che nervi.
Almeno alla sera sono andata in palestra. Tapis rouland e Pilates. Il primo che mi diche che Pilates è SOLO stretching lo uccido. Un male porco.

Esco e per la prima volta da quando ho iniziato la palestra vadio a prendere l'autobus di fronte al Carlo Felice. Non lo avevo MAI MAI MAI fatto.
Accendo il telefono e vedo che il non fidanzato non ha chiamato. Ci speravo, si ci speravo.

Telefono a mamma e papà, mangio una banana che mi ero portata per il dopo palestra (previdente io!), alzo la testa e mi sta venedo incontro Lui, il Signore dell'Anello.

Lui: ehi ciao, buon giorno
Io: veramente è sera
Lui: Eh sì, è che io dico sempre buon giorno...
Io: .... (sono problemi miei se non sai distinguere il giorno dalla notte?)
Lui: ehm, allora come stai?
Io: benissimo
Lui: come mai qui?
Io: sto andando a casa
Lui: ah, ecco.. bè mi faceva piacere salutarti
Io: .... (non ti aspetterai mica che ti risponda Anche io vero??)
Lui: allora ciao, vado
Io: ciao

Sono stata fredda, indisponente e sgradevolmente educata.
Per sua fortuna.
Perchè il primo pensiero che ho avuto è stato quello di aver finalmente trovato il sacco per esercitarmi a Fit boxe.

Poco dopo chiama il non fidanzato. La voce triste e bassa che mi strappa il cuore.
Una "convenevole conversazione", nessun confronto, nessuna spiegazione. Lui a casa sua e io a casa mia.

Il Signore dell'Anello seduto ad un tavolo di fronte alla fermata dell'autobus dove io sto aspettando (e ovviamente il 35 non arriva maaaaaaaai). Il suo sguardo si posa su di me e osserva le mie mosse, percepisco i suoi spostamententi nel mio campo visivo anche se io certo non lo guardo. Se continua così attraverso la strada e glielo rompo davvero quel suo naso del cavolo.

Arriva l'autobus, e anche la telefonata di LadyD.

LD: vedrai che tu e non fidanzato arriverete ad una soluzione, in questa giornata nulla può andare male..
Io: ???!!!??? LadyD??? devi dirmi nulla di ER??????
LD: Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Alla fine è lei ad aver scritto il primo messaggino, è vero. Ma lui ha risposto immediatamente, invitandola al cinema per domani sera.

Lady D ha passato la serata a stirare i capi che intende indossare domani, io son rimasta sul divano a guardare Distretto di Polizia osservando ogni tanto la porta nella speranza di vedere entrare il non fidanzato.
E fuori c'è una luna piena spettacolare.

09 ottobre, 2006

SENZA PAROLE

Test nucleare in Nord Corea.
L'hanno detto e l'hanno fatto.
Sono incazzata nera.

08 ottobre, 2006

PERDERE

Ho provato a lavorare un pò, ma sinceramente con scarsi risultati.
Ogni tanto guardo fuori dalla finestra di questo ufficio e ogni volta il cielo è un pò più buio.
Ho perso ore di sole in cui avrei potuto camminare, ridere, guardare.
Ho perso di più.
Ma non posso vivere senza un progetto. L'ho ammesso con me stessa, finalmente. E con il non fidanzato.
Peccato che non abbia ascoltato.


Labile, Ivano Fossati, Macramè (1996)
Scivolo come le nuvole di notte
e sto contento
amore che t'avevo caricato
nel mio sangue
non ti ci vedo, non ti ci sento
passo sul ciglio del mondo
disattento
dal lato occidentale delle cose
m'incanto, mi disincanto
scivolo come le acque delle regioni
senza vento
quanto amore andò sprecato
amando - disanimando
ti ricorderai di me?
ti ricorderai?
Labile
Comprendo appena la ragione stessa
del mio canto
e cerco un confessore ideale, sì
un'alleanza, un controcanto
inseguo qualcosa che migliori
profondamente
la Storia è inabitabile
è labile
e il suo tempo non vale niente
mi dicono che Dio esiste
ma si accontenta
di camere doppie con la vista siderale
mentre qui da noi
piove sempre
si ricorderà di me?
si ricorderà
Labile.
Meno che umano
sto fra le gambe del mondo
lubrificato - facile
con la faccia di terra
e di gesso
maledetto tirassegno futile
accoltellato alle radici
gonfio di canto come una tromba
suonata da un dio
senza note di passaggio
solo un vortice tardo - barbarico.
Ho sognato una vita
di stagioni sicure
ero il padre e la madre
di azioni del caso e dell'orgoglio.

06 ottobre, 2006

PAROLE IN GIOCO

Tre giorni dedicati a un evento, Parole in gioco, che vorrei tanto aver ideato io.
Spettacoli, Readings, Tornei di giochi di parole.
Mi catapulterei a Urbino, se potessi.

Oltre ad essere una città incantevole, l’essersi definita Capitale Mondiale dell’Utopia è una genialata.

05 ottobre, 2006

DENTI O DANNI?

Sono sopravvissuta all’appuntamento con Dentista Diligente.
Lui, che giusto per spettegolare subito un po’, ci prova ormai da mesi con LaMentina, mi ha accolto sorridente chiedendomi cosa avevo voglia di farmi fare oggi, un’otturazione o un’estrazione?

Ho dovuto rispondergli che mi auguravo di non dover fare nulla di ciò, ma che ero andata solo per un controllo.

Poco importa se ho mentito spudoratamente. In realtà volevo sapere quanto tempo di vita ha ancora il mio ultimo dente del giudizio, che ogni tanto mi lancia dei moniti esasperati. Sono sicura che è il suo modo per lamentarsi che io non dimostri benché minimo giudizio, nonostante abbia ancora lui.

Come al solito Dentista Diligente ha preso le mie vecchie lastre. Ha borbottato un po’. Mi ha guardato dente per dente. Ha iniziato a scrivere. E poi ha parlato.

Gli ho risposto che poco importano le parole nel suo mestiere.
Sono più importanti i preventivi.

NOTIZIE FLASH

Sono arrivata in ufficio prima delle otto.

Sono in pausa pranzo ma non ho voglia di mangiare.

Però l'aperitivo con Cosina è stato forviero di novità.

Devo uscire alle 16.00 perchè ho appuntamento con il dentista e una discreta paura.

In tutto questo, è una giornata talmente meravigliosa che avrei voglia di andare al mare.

NON SONO MIEI

sono di LaMentina!!!!!

03 ottobre, 2006

PRIMO APPUNTAMENTO

La telefonata di LadyD che mi faceva il resoconto del pranzo con ER è arrivata quando ormai la mia curiosità era giunta a livelli cosmici.

Ero rimasta in spasmodica attesa dopo aver abilmente sistemato le paturnie dell’ultima ora:

Secondo me è a pranzo con amici e io sarò imbarazzatissima
E perché mai, se è con amici vuol dire che gli fa piacere farteli conoscere

E se poi non sappiamo di che parlare e ci annoiamo?
Potete sempre parlare dell’intervento di tua madre!

E se poco prima di uscire sarò assalita da un’orda di inglesi che mi faranno correre avanti e indietro per il museo e mi ritroverò con l’ascella pezzata e i capelli alla Moira Orfei??
Se ti conosco bene avrai sicuramente una maglia di ricambio e una spazzola nella borsa. Aspetterà cinque minuti, che male non gli fa.

Alla fine, uno squillo e una voce gioiosa.

Lady D e ER hanno pranzato assieme alle zattere e poi hanno passeggiato per Venezia fino alla cinque. Lui le ha fatto vedere la casa che sta sistemando e le ha chiesto consigli sulla colorazione delle travi. Lei gli ha raccontato del lavoro che fa e della sua passione per l’arte.
ER sarebbe partito il giorno dopo per una conferenza a Napoli, ma prima di salutare Lady D le ha chiesto se poteva richiamarla al suo rientro.

Insomma, un trionfo.