30 gennaio, 2009

JUST TO SAY

"...confusa e felice...", ma chi cavolo lo diceva in una canzone?
bè chiunque fosse diceva una stupidata. Io son confusa, e per nulla felice di esserlo, che diamine!

Mi attende una lunga fila alla posta, magari per una volta servirà a qualcosa e riuscirò a riordinare i pensieri. Cose facili del tipo perchè sono quel che sono?
Perchè non sono alta, snella e ridarella?
Perchè vorrei sempre essere da un'altra parte?
Perchè se son triste mi tuffo nei dolci e nella nostalgia, piuttosto che nel trekking e nella musica rap?

Alla posta l'ardua sentenza.
Piciuk

22 gennaio, 2009

TIRAMISU' DELL'ANIMA

Domenica mattina dei nuvoloni neri densi di pioggia facevano ciao ciao con la manina da un cielo plumbeo che non prometteva nulla di buono, ma io ero comunque decisa a sfidare la mia malinconia latente. Per questo l’imperativo della mattinata era inforcare la vespetta e andare a fare una bella spesa per cucinarmi magari del pesce a pranzo che il NonConvivente tanto non c’era. La sua sveglia era suonata verso le sette, puntuale per iniziare la giornata che avrebbe trascorso in moto con degli amici giravagando per qualche bosco qua e là.

Così mi son comprata dei carciofi spinosissimi, dei moscardini freschi e abbondante prezzemolo. Ho fatto scorta di arance e mele, e sconsolata non ho trovato nessun avogado, che in questo periodo m’è partita la fissa per questo frutto che si, lo so, è super calorico-burroso-grassissimo. Ma a me piace tanto.

Però sono convinta che da certe giornate, ed umori, non si scappi.

Tant’è che il mio solito supermercato era chiuso e sono dovuta andare in quello vicino a casa mia, cioè dove abitavo prima di trasferirmi nella NonCasa con il NonConvivente. Frutta e verdura erano disposti come ricordavo. C’erano anche gli yogurt al biscotto che trovavo solo lì che mi aspettavano nello stesso banco frigo ( di cui ho fatto ampia scorta!). C’erano i cestelli d’acqua nello stesso angolo che ho raggiunto automaticamente.

È proprio per questo che non ero più andata in quel supermercato da quando mi ero trasferita. Lo sapevo mi sarebbe venuta la malinconia. Lo sapevo.

Insomma, vanificato l’effetto benefico della spesa e non potendo affogare in un barattolo di nutella, tornata a casa mi son lanciata in una ricetta nuova, tanto per tenere occupata la mente: muffin alla zucca. Una ricetta che mi aveva dato un’amica e non sembrava proprio semplicissima. Abbastanza da tenermi occupata quasi tre ore, fino all’arrivo del NonConvivente, e alle chiacchiere su come era andata la sua giornata.

Poi, a salvarmi, sono arrivati anche Gnic e Gnac, e una serata ridanciana davanti ad un’ottima pizza ordinata da Franco. L’adorabile accento toscano di Gnac che ti mette subito di buon umore e la generosità di Gnic che si è subito messo all’opera per aiutare il NonConvivente nella configurazione del nuovo telefonino.

Alla fine, si, ci sono stati anche i muffin di zucca e le dolcissime paste portate in dono.

Bè, direi che non è poi così male essere malinconici se questi sono i rimedi!

21 gennaio, 2009

OBLADI' OBLADA'

Tra poco mi lancerò con SfegatataRugbista in un pranzetto da Yuan, il carinissimo ristorantino cinese del centro in cui ogni tanto andiamo.
Non ci sarà MissVaniglia, con pausa pranzo sempre tassativa dodicietrenta - tredicietrenta, e nemmeno MrsJones sommersa dalle pratiche in ufficio, ma io e SfegatataRugbista rideremo comunque, come al nostro solito. E magari proveremo a telefonare a LaRosina, che oggi compie gli anni e alla quale non ho ancora comprato un regalo mannaggia ammè (con due "m" che rende di più).

Il regalo non l'ho comprato nemmeno per il NonConvivente, ma questa volta non per dimenticanza ma perchè ho girato come una matta ma non ho trovato l'articolo giusto (e non poso dirvi che è perchè altrimenti rovino la sorpresa al NonConvivente che notoriamente cazzeggia sul mio blog ;-P).

Lui, invece, il regalo me l'ha dato un paio di giorni fa, a sorpresa, sorridendo orgoglioso, anche se lo utilizzeremo solo il 29 gennaio. Curiosi?
Si tratta dei biglietti per il Concerto che Ivano Fossati terrà al Carlo Felice.
Evvaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.
Io mooooolto contenta.

A proposito, i regali sono perchè oggi festeggiamo due anni. No no, non due anni di conoscenza, e nemmeno due anni d'amore.

Son due anni di NonConvivenza.

Oh passion!

19 gennaio, 2009

HOLA CHICA!

Ho cercato di arginare la malinconia degli ultimi giorni con dosi massicce di cose da fare e cene con amici.

Così sabato è stato il giorno dell’inventario nella ditta del NonConvivente che, storditi come siamo, ci eravamo completamente dimenticati di fare a fine anno. La giornata è andata tra attacchi di allergia acuta e coccole del NonCane che avrebbe rinunciato a forniture di crocchette per un mese purchè lo si portasse fuori a scodinzolare e annusare piuttosto che rimanere chiuso con noi che lavoravamo.

Ma il vero divertimento è arrivato la sera, che abbiamo trascorso a CasaMukka, i cui colori allegri e luminosi mettono già di buon umore da soli.

Quando poi MrsJones organizza una cenetta messicana e noi ci si rimpinza di Fajitas con verdurine, guacamole, salsettine più o meno piccanti, un pesce divino e un pollo prelibato, la serata non poteva che essere delle migliori.

Tra una chiacchiera e una fajitas abbiamo ammirato il lampadario fantasioso e stiloso che, ultimo acquisto, troneggia nella sala, ci siamo raccontati delle comuni tendenze omicide verso i rispettivi capi e soprattutto, abbiamo cercato di giocare con GattaGiulietta, buffa come non mai quando, incuriosita, si lancia all’interno di una scatola e poi la trascina assumendo le sembianze di un trenino di cartone.

Perché in fondo, che c’è di meglio di una bella compagnia e un buon cibo?

16 gennaio, 2009

L'UNICA VOGLIA CHE NON VORREI

C’è che oggi son nervosa. Inquieta. Sottilmente infastidita ecco.

E mica lo so perché.

Non posso nemmeno ricondurre tutto alla sindrome premestruale, che è decisamente lontana.

In una giornata così lo so cosa vorrei fare.

Vorrei chiudere il pc, uscire dall’ufficio e trovarmi miracolosamente a San Basilio, a Venezia. Camminerei lungo le zattere annusando l’aria che sa di salmastro e cose buone. Arriverei a metà e imboccherei Fondamenta Nani, evitando la prima colonna del palazzo che quando si era studenti e scaramantici si era convinti che passando di sotto non ci si sarebbe laureati più. Arriverei fino al ponte del Le Meravege e mi andrei a mangiare un tramezzino al baretto che fa angolo, che come li fanno a Venezia, i tramezzini, non li sanno fare da nessuna parte. Ecco, li seduta ad un tavolino vorrei essere in questo momento. Possibilmente assieme a LadyD, chiacchierando dei sui disperati amori e ridendo delle mie paranoie. Decidendo poi di uscire per andarci a prendere un caffè e un goloso bigné al cioccolato da Tonolo come ci piaceva fare.

Di solito si dice che sognare un po’ fa bene.

Invece perché a me fa un male cane?

15 gennaio, 2009

VESTIZIONI

Sconvolta del vento cane che si è abbattuto su Genova in questo ultimo periodo avevo puntato i piedi e deciso: “ Qui si deve trovare una soluzione, che ogni volta che prendo la vespa per andare a lavorare rischio la morte per congelamento.”

A nulla era valsa la doppia sciarpa (una sul collo e una in vita) che m’ero legata nel tentativo di evitare le dispersioni di calore.
Arrivata al posteggio scendevo dallo scooter praticamente come un unico pezzo di ghiaccio.

Non era bastato nemmeno il sottocasco generosamente offerto dal NonConvivente che pur donandomi le parvenze di un malintenzionato rapitore mascherato risolveva il congelamento del collo, già provato da atroci dolori cervicali, ma mi lasciava sempre con la seconda parte del busto congelata.

Finché, il lampo di genio! - “Solo perché la cerata ha di secondo nome “tuta da pioggia” ciò non vuol dire che non possa usare i pantaloni per riparami da questo vento bestia” – avevo spiegato felice al NonConvivente.

Così avevo felicemente risolto il problema termico degli ultimi giorni, investendo solo in una decina di minuti in più, la mattina, per bardarmi in tenuta anti vento: pantaloni della cerata, sottocasco prudentemente rafforzato da sciarpa, giacca antivento-pioggia-e (poco)antifreddo, casco e guanti.

Stamattina, la tradizionale telefonata mattutina del NonConvivente ( che testa il clima giornaliero un’oretta circa prima di me) portava buone notizie.

“Oh Verdina, oggi si sta molto meglio! non tira il vento degli altri giorni”.

“Emmenomale” – esclamo euforica io – “allora oggi posso evitarmi la vestizione mattutina!”.

“Si si tesoro, ‘sta mattina niente versione sacco della spazzatura viaggiante.”

A volte le uscite del NonConvivente mi disarmano.

14 gennaio, 2009

CHEF SI NASCE, BRUCIACCHIATORI SI DIVENTA

Appena arrivata a casa mi ritrovo il NonConvivente ai fornelli, teglia preferita extra large super antiaderente sul gas e una valanga di zucchine affettate sulla penisola pronte per essere grigliate.

“Ma tu non dovevi essere pieno di mal di testa e occhi brucianti al punto da aver voluto saltare la piscina?” – gli chiedo esterrefatta io, che mi aspettavo di trovarlo semi incosciente sul divano.

“Infatti sto malissimo, non vedi?”- replica lui socchiudendo gli occhi e assumendo l’aria sofferente di un moribondo – “ e nonostante questo sto cucinando, per te, per farti trovare qualcosa di pronto.”

L’implacabile paraculo non ha eguali e non demorde -“ Non mi merito nemmeno un bacino?”.

Sentendomi immediatamente una Verdina degenere e indegna di un tale tenero NonConvivente mi precipito ad abbracciarlo e baciarlo.

“ Si si c’hai ragione, sei un tesoro. Allora ora siediti e riposa un po’, che finisco di grigliarle io le zucchine” – mi offro candidamente.

“Ah no no!!"

"..."

"lo faccio io, che tu non le bruciacchi al punto giusto come piace a me!”.

12 gennaio, 2009

13, A CENA

“M’ero vestito così bene perché pensavo di essere a cena solo con MrsJones e Althea - esordisce Marchignolo spogliandosi all’interno del locale un po’ in imbarazzo- e invece siete in così tanti!”.

“Occhè merdaiolo sei? - l’abbiamo burlato noi- vuol dire che se sapevi che c’eravamo anche noi non ti davi tanto da fare??”.

Alla fine eravamo in 13 alla cena di quasi compleanno per Marchignolo. Quasi perché il sensibile ma puntiglioso Marchignolo non sopporta di festeggiare prima del tempo, ragion per cui la povera MrsJones tutto aveva architettato lasciando il fanciullo (ma si daiiiiiii che vuoi che siano 31 anni? Un fanciullo appunto!) allo scuro.

Ma forse (si spera) la quasi festa di compleanno gli ha fatto piacere.

Eravamo un bel gruppetto: MissVaniglia con il suo bel Duca e un loro amico, l’organizzatrice MrsJones infastidita per il nefasto numero dei partecipanti- “Che quasi quasi avevo pensato di portare con noi la gatta Giulietta piuttosto!” - con Mukka, MilleBolle con DolceERiflessivo, PattiSciccosa che non si vedeva da un po’, Althea e Berto, io e il NonConvivente per una sera senza NonCane al seguito.

Franz, a Prato, il locale in cui si siamo ritrovati è un posto in cui un cameriere squinternato ti elenca i tipi di farinata e le proposte di menù ad una velocità che il più delle volte ti lascia interdetto.

“Ma secondo voi è semplicemente pazzo o completamente fatto?” – ci si domandava guardandosi di sott’occhi.

“Questo qui è caduto direttamente in un sacco di polvere bianca” – dichiarava il NonConvivente. E a nessuno veniva in mente che potesse trattarsi di farina.

“Oh ma insomma io alla fine cos’ho ordinato?” – si chiedeva PattiSciccosa preoccupata mentre
Mukka chiedeva conferme -“L’importante è che mi assicuriate che non ho comprato niente!”.

Così, in una serata di quasi compleanno, un gruppo di amici travolti da un cameriere allucinato si sono strafogati di farinata godereccia, in un tripudio di gusti d’ogni tipo, dalla farinata ai carciofi a quella allo stracchino, passando la versione al gorgonzola e quella tradizionale.

E si son divertiti un sacco.

09 gennaio, 2009

NATALE CON I TUOI

C’è stato il giorno di Natale, con le poltrone buttate fuori dal salotto a invadere l’entrata di casa per far posto ad un secondo tavolo, che in 11 nel tavolo rotondo, da sempre parte del mobilio familiare, tutti non ci si stava proprio. Tanta gente così nella casetta di SalzanCity credo non ci sia mai stata.

PapàVerdino mi aiutava a preparare bofonchiando che non mi sognassi mai più di fare una cosa del genere. MammaVerdina ripassava l’ordine di antipasti, primi, secondi e contorni da sfornare. Il NonConvivente aveva preso furbescamente la porta di casa con la scusa di fa camminare un po’ lo spaesato NonCane, a cui continuavamo a spostare la cuccia cercando il posto meno ingombrante possibile.

Alla spicciolata sono arrivati tutti, prima lo ZioGigi, poi le nonne che credo non si trovassero nella stessa stanza da almeno una decina d’anni, poi i miei amati “cuginetti”, che piccini decisamente non lo sono più.

Ho preparato la frittata di scamorza che m’ha insegnato Millebolle e le melanzane che piacciono al NonConvivente. Ci sono state le tagliatelle al ragù di MammaVerdina senza le quali non è Natale, e gli arrosti di BuonaDentro, la mia dolce zietta che non cambierei con nulla al mondo.

Si è brindato al Natale “che mica si sa se il prossimo anno ci siamo tutti” diceva l’ottimista NonnaIna come da tradizione (mentre tutti i maschi di casa si toccavan proprio lì, dove loro possono e io no!).
SuonoLaChitarra, il “cuginetto” venticinquenne che studia chitarra elettrica ma ha studiato grafica, mi ha parlato dell’imminente capodanno a Madrid organizzato con gli amici e Ricky, suo fratello maggiore, raccontava della sua nuova casetta. NonnaLucy diceva che non aveva fame ma intanto si è mangiata tutto ciò che le è stato messo nel piatto mentre NonnaIna ha assaggiato solo quello che ho cucinato io “ che il resto – ha detto- lo conosco e l’ho mangiato di già”.

MagoDelleCaramelle, lo zio intraprendente e chiacchierone che BuonaDentro si è sposata 30 anni fa, pianificava con NonConvivente tecniche di vendita mentre ZioGigi si gustava il salame di cioccolato che sua sorella MammaVerdina aveva fatto appositamente per lui, ma su cui ci siamo lanciati tutti.

A fine giornata mi sono resa conto che non ho scattato nemmeno una foto.
Nemmeno una foto con le mie due nonnine.

Mi son trovata a pensare -“Mannaggia a te Verdina! Chissà se ti ricapiterà di poterti fare una foto con le due nonnine insieme”.

Poi mi son resa conto che sembrava proprio una delle frasi che avrebbe detto NonnaIna, mi sono spaventata e non ci ho pensato più.

08 gennaio, 2009

BUON ANNO!

Vabbè è iniziato da 8 giorni, ma che centra??!!
Mica facciamo gli schizzignosi in qusto blog, giusto??

Son tornata.

Io e la mia valanga di indecisioni, inquietudini, golosità, chicchiericci e cose così.

Tremate.