02 maggio, 2011
CON UN FILO DI MAL DI TESTA...
Il mio adorato carnevale, a Venezia.
Roma e la clamorosa vittoria di Italia su Francia, a rugby.
Le ore di lavoro non stop prima e dopo il congresso.
Il lago di Como con gli amici di una vita e loro due, che si stanno per sposare.
Una giornata di risate, focaccia al formaggio e amici a Recco... che sta cambiando la mia vita.
Euroflora con chi mi è venuto a trovare da Torino, e senza riuscire a contenere la gioia.
Il royal wedding guardato nel mio ex ufficio, bevendo berlucchi rosè con delle amiche strepitose.
..e tante, ma tante altre cose che mi dico: Verdina, lo sai di essere fortunata?
Verdina lo sa, Ele invece un pò si lamenta sempre.
05 gennaio, 2011
2011...Butto, e tengo!
Il 2011 è arrivato prendendomi un po’ in contropiede, mentre mi trovavo in un terrazzo, a Torino, da cui vedevo la Mole e tre diversi angoli del cielo in cui esplodevano fuochi d’artificio, che sono la mia passione.
Ho sorriso, abbracciato, augurato e salutato.
Poi ho guardato di nuovo quel cielo buio e al tempo stesso colorato e ho buttato…
…le notti insonni passate a ricordarmi di respirare e a convincermi che c’ero ancora, sotto tutto quel dolore, quella rabbia, quell’apatia.
Le litigate assolutamente stupide, con RagazzoArcobaleno,la mattina, per aver offeso la sua sensibilità (mon dieu, e che sensibilità) con il mancato utilizzo della caffettiera, per aver mangiato la pizza senza di lui... per aver riso (forse!) senza di lui.
La sensazione di vuoto quanto incrocio un paio di occhi marroni, dolci e teneri come solo quelli del NonCaneCesare sapevano essere.
I momenti in cui in ufficio mi sentivo inquieta, intrappolata in un ruolo che non mi piaceva, e che ogni giorno mi lasciava un po’ meno orgogliosa di me stessa.
Le ore passate a chiedermi se, ma, potessi e a far girare l’idea di un mio futuro attorno all’AdoneD’Ebano, e poi scoprire che lui aveva più paura di me.
Guardare alcuni amici, e non riconoscerli più.
Il cuore in gola nel sentire la terra tremare, e alzare lo sguardo verso quel pezzo di terra che sprofonda nel mare facendoti infinitamente piccola e fragile.
L’interminabile viaggio in treno verso casa, per arrivare comunque troppo tardi e poter solo abbracciare PapàVerdino mentre mi diceva che NonnaLucy non c’era più.
La notizia che L’OrsoBuono ha un male che non guarirà
Invece mi tengo, stretta stretta…
Gli amici di sempre, e quelli da poco scoperti. Quelli che ho ritrovato, e quelli che ho conosciuto di più. Quelli che mi hanno accolta, mi hanno ascoltata e qualche volta anche rimproverata.
Le risate, i colori e i profumi di Vulcano e della sua gente, in una vacanza di sole che mi ha ridato me stessa.
L’emozione nel firmare l’atto di casa mia, il ricordo del pomeriggio passato a guardare pantoni con PittoreMagico e Bollicina, l’indecisione che ancora mi perseguita nel scegliere la cucina e le persone care che hanno festeggiato in tutti modi, con me.
Il matrimonio di GialloL’Artista e PassionePerlaterra in un week end di sole, e i bambini della mia vita: il primo sorriso di Gaia, al di là di un vetro dell’ospedale e la prima volta che l’ho tenuta in braccio, con il suo profumo di latte e cose buone. Cosino che mi prepara un tappeto di serpenti e si nasconde dietro alla porta, ridendo malandrino e SorrisoLargo che gioca con me, sul tappeto, con qualsiasi cosa...
Mi tengo il tramonto del giorno del mio compleanno, passato a brindare con Bollicina in un posto magico e poi gli abbracci, i sorrisi di tutti gli amici che mi aspettavano per festeggiare.
L’ultimo giorno del mio lavoro, nonostante le lacrime, il magone che nn se ne andava e la sensazione di perdere un pezzetto di me. E il primo giorno del nuovo lavoro: l'entusiasmo, le mille cose da imparare e quei pacchetti colorati sulla scrivania.
Mi tengo infine le francesine tacco 10 che adoro (anche se mi uccidono le caviglie), i capelli neri che mi son piaciuti un sacco (anche se è ora di cambiare) e il vaso (enorme) in cui ho raccolto i tappi (molti) dei brindisi più significativi dell'anno...giochiamo a chi indovina quanti sono?? ;)
BUON ANNO, A TUTTI VOI CHE PASSATE DI QUA...
P.S....Vorrei anche buttare (ma non posso) le 44 fottutissime rate dell’amministrazione che hanno pensato bene di deliberare dopo un mese che ho comprato casa.
22 ottobre, 2010
BOLLICINA B-DAY
“Shhh… Bollicina??” – chiamo sottovoce facendo capolino da dietro al monitor – “Cucu!”- grido quando lei sposta i suoi occhi chiari su di me.
Scoppiamo a ridere. Ok, la bottiglia di Rosè che ci siamo fatte a pranzo aiuta, ma so che non è solo per questo che ridiamo in questa giornata di sole caldo e vento leggero, che guarda caso è il giorno del tuo compleanno.
“Ti prego ti prego ti prego!”- dice tra le risate – “parla poco, altrimenti finisce che il capo ci becca!”.
“Insomma Bollicina, e basta riprendermi” – faccio la finta offesa- “è stata tua l’idea del pic nic per festeggiare. Mica è colpa mia se pic nic fa rima con cin cin! Cioè ecco, per me fa rima e non mi contraddire…"
Cara Bollicina,
so che la giornata del tuo compleanno (e nota quanto sono brava e delicata e sensibile nell’evitare di citare la tua data di nascita…che sei più giovane di me di ben 4 anni!!) non è stata proprio come la desideravi. So che quelle ombre che ogni tanto offuscavano il tuo sguardo e ti facevano scoppiare il mal di testa resteranno per sempre legate a quella giornata.
Però spero tanto che, dopo un po’, ti rimangano anche alcuni buffi ricordi.
Vogliamo parlare del nostro PortiereBaffuto che, grande e grosso, ti accoglie al mattino cantando Happy Birthday e appena inizi a salire le scale mi citofona per avvisarmi del tuo arrivo e darmi così il tempo di accenderti le candeline?.
O del Capo che finge di assaggiare appena la fetta di torta con la candelina che gli hai portato, e appena ce ne andiamo si mangia anche le briciole?.
E, scusa, dove la mettiamo la scena di me e te che, appollaiate sulla Nave Italia sotto un sole che nemmeno a Luglio, brindiamo e mangiamo cosine light come pizza, focaccia di patate e stracchino e dolcetto guardiamo il mozzo che sotto di noi, pulisce la barca? Poi va beh, ci sono anche io che mi convinco che il tipo si chiama Luca e ogni tanto bercio senza ritegno "Lucaaaaaa, ehi tu:Luca!" tanto per vedere se si gira, e ovviamente attiro l'attenzione di tutto il molo ma non la sua... ma che importa, io lo facevo per ridere, che tanto il mozzo avrà avuto si e nò 20 anni...
Io li terrò cari questi ricordi, Bollicina. E anche se il prossimo 20 ottobre non saremo nello stesso ufficio, so che un modo per festeggiare insieme lo troveremo.
Ma quanto ti voglio bene te l’ho mai scritto qui sul mio blogghino, dove scrivo tutte le cose importanti?
Buona, fantastica, meravigliosa vita Bollicina!
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13 ottobre, 2010
CHE TEMPI...
Cara NonnaIna,
ti ho pensato tanto ieri sera mentre guardavo a bocca aperta in televisione le immagini che arrivavano dallo stadio di questa bellissima città in cui vivo.
Ho pensato a te, ai tuoi 85 anni e a quanto dovevi essere impreparata quando a soli 6 anni sei rimasta senza un papà e hai fatto da sorella maggiore ai tuoi 5 fratelli. Ho pensato a quanto hai lavorato facendo la mondina, occupandoti del negozio di alimentari, e arrivando anche ad aiutare il nonno ad aggiustare biciclette. E ho pensato alla tua grande forza che ti fa vivere in quella grande casa tanto vuota da quando NonnoValin non c’è più. E guardando quell’idiota seduto su un parapetto tagliare le reti di protezione, vilmente mascherato con un passamontagna ho pensato a te che sempre più spesso mi guardi con i tuoi occhi azzurri tanto simili ai miei e mi dici in dialetto di stare attenta: “Perché zé tempi bruti questi”. Ho sentito nella testa la tua voce quando mi chiedi:“Perchè go da vivere in ‘sto mondo ‘desso? Mi no ‘o capisso più, ghe zé tanta brutta gente. Non gera cussì na volta, el mondo zé maeà.”
E ti ho capita, anche se ogni volta che mi dici così io nicchio e ti dico che questi discorsi non li voglio sentire.
Però questa mattina mi sono svegliata, cara NonnaIna, e mentre facevo il caffè ho sentito degli applausi in televisione. E ho guardato.
Ho visto una capsula d’acciaio uscire dalla terra riportando alla quotidianità persone che mentre facevano il loro umile lavoro hanno rischiano di morire. Ho sorriso, emozionata,e ti ho pensata di nuovo.
Ho pensato che quando tornerò a casa il prossimo week end voglio abbracciarti forte. E dirti che ci sono ancora tante persone belle in questo mondo. E forse è vero, ai tuoi tempi certe cose erano più facili, la gente era più semplice e tante cose stupide come la follia messa in scena al Luigi Ferraris di ieri sera non succedevano. Ma se fossimo rimasti ai tuoi tempi quei 33 minatori cileni sarebbero inevitabilmente morti e non ci sarebbe stato modo di tirarli fuori dalla miniera in cui erano rimasti intrappolati.
E voglio dirti che è per questa parte di realtà, per questi progressi, per questa gente buona che sono contenta di vivere nei “miei tempi”.
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16 settembre, 2010
LETTERA AL COSMO
04 settembre, 2010
AUGURI RACHEL
19 agosto, 2010
VULCANITE
10 agosto, 2010
ON HOLIDAY
16 luglio, 2010
HO
15 giugno, 2010
HO SCELTO DI BALLARE
14 giugno, 2010
ALTERNATIVE
24 maggio, 2010
THE DAY
"No papy, sono solo un pò stanca. E' stato un we meraviglioso ma un pò faticoso"- affermavo io.
"Ah Ok. E' che mi sembravi pensierosa" - rincarava lui.
"Ti dico di no, è tutto a posto davvero" - insistevo io, cominciando un filo ad innervosisrmi.
Perchè io, ieri, ero tranquillissima.
Avevo trascorso delle giornate incantevoli che mi rimarranno nella memoria per sempre. Avevo cenato con persone nuove, brindato con amici per un compleanno, assistito con un filo di lacrime al matrimonio di un amica e riso tra le braccia di colui che in questo momento mi fa sorridere solo dicendomi ciao.
Ma forse PapàVerdino un pò mago lo è.
Perchè io oggi, invece, tranquilla non lo sono per nulla.
Ho il cuore che batte forte ogni volta che il mio sguardo si posa su quell'atto di vendita che ho letto decine di volte, ho la gamba che ballonzola senza tregua da quando mi son seduta alla scrivania questa mattina, e la capacità di concentrazione di un criceto giamaicano in vacanza in svizzera.
Ecco sì.
Oggi Verdina compra casa.
Ma soprattutto ripensa a questi ultimi dieci mesi con occhi nuovi, gli stessi con cui guarda avanti.
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19 maggio, 2010
MENO CINQUE
SfegatataRugbista e Sendi compieranno gli anni.
Diamantifera festeggerà il suo anniversario di matrimonio.
GialloL'Artista e PassionePerLaTerra voleranno verso il loro viaggio di nozze.
Io...
Io sarò davanti ad un notaio.
Firmerò un atto con cui comprerò casa.
La mia prima casa.
A Genova.
Sospiro.
21 aprile, 2010
CIRIMANNAGGIOLA
In tutti i sensi.
Fisicamente, perchè ogni tanto vado in apnea, come mi è successo l'altra sera a yoga. Ed emotivamente, perchè sono di corsa, molto di corsa.
C'è una certa cosa che sta andando in porto, e di cui ancora non posso parlare qui. Però tenete le dita incrociate per me, e presto vi racconterò tutto.
Ma al di là del fiato, oggi è una data da festeggiare.
Perchè sono OTTO ANNI che mi son trasferita a Genova. Sembra un'eternità. E' un'eternità.
E perchè a tanti km da qui, ma assolutamente vicino al mio cuore, LadyD ha fatto un sorriso, ha varcato la porta del negozio in cui lavora e ha consegnato la sua lettera di licenziamento. Poi è uscita, e ha fatto una telefonata. Quella con cui ha accettato un nuovo lavoro.
Ecco sì, oggi sarebbe proprio una giornata da festeggiare.
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14 aprile, 2010
A ME
che sei una parte di me, quella solitamente allegra, diversamente curisa e infinitamente positiva: parliamo un pò, che qui c'è qualcosa che mi sfugge.
Ti è uscita una cosa strana nel collo, grande come una rosa e fastidiosa peggio di una zanzara invadente che sembrava un Fuoco di Sant Antonio, forse sì, o forse no.
Sei sbattuta per terra nel cuore della notte, spaventando a morte i Genitori Verdini e perdendo un pò della tua sana incoscienza, che ti faceva sentire invincibile e sicura, ovunque e in qualcunque momento. Ora c'hai pure l'herpes sul labbro, e sei qui ad affannarti con cerottini che magici non sono, anche se aiutano un pò.
Direi che il tuo fisico sta urlando qualcosa. Lo vogliamo ascoltare un attimo? giusto un pò?
Eddai non fare la vezzosa, ok che ti sei messa il braccialetto sonaglioso, che c'è il sole e balli in ufficio ma qui c'è da ragionare un pochino.
Ti ricordo, anche se non ti piacerà affatto, che l'ultima volta in cui ti succedeva di tutto e tu inesorabile andavi avanti senza ascoltarti, alla fine ti sei spaccata una caviglia.
Vogliamo imparare un pò da quell'esperienza?
Non ti sto sgridando su, non mettere il broncio... è solo che dai... è lampante. C'hai lo yoga, la danza afro, lo shatsu e gli aperitivi con gli amici. Continui a dormire poco e a mangiare ancora peggio. Se per caso non hai un gran che da fare giriingiro camminando a testa in su con l'ipod nelle orecchie. Non ti fermi mai. Perchè?
Okkei, non rispondere alla domanda se non ti va, però ascolta un pò anche me, che sono quella più razionale, solitamente posata e un filo più coscienziosa. Prendi un pò di tempo per noi, per il silenzio e per il riposo.
E siccome, metereopatica che non sei altro, lo so che in casa non ci stai con questo sole brillante, facciamo un patto?
Dai su, mica ti chiedo la luna!
Allontanati, per un pò. Vai lì dove ti piace tanto, annusa e respira. Poi prendi una carta e una penna, di quelle colorate che ti piacciono tanto, e fai un elenco delle cose che ti frullano in testa. Rimetti tutto nella borsa a quel punto, che sarai già stanca come non mai, e mangiati un gelato goloso o un pezzo di focaccia caldo. Dopo un pò riprendi quell'elenco, e dagli un ordine di priorità, con calma e ragionandoci un pò, lo so che ci puoi riuscire.
Quando avrai le idee un pò più chiare, almeno per un momento, make a strong commitment with yourself. Ricordi gli ordini cosmici?
E poi vola, che non ti può certo fermare il vento.
Ti voglio bene,
Eleonora
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01 aprile, 2010
CI CREDI AGLI OROSCOPI?
Sono stata a cena dai miei vicini di casa, accompagnando con del Pinot grigio fave e salame, melanzane deliziose e macaedonia di fragole. Con loro ho riso, tanto.
Oggi ho mangiato un panino al farro con della lonza al tartufo strepitosa, chiacchierando con LaRosina nel suo studio, cercando di non saltellare troppo perchè non si dice ad una ragazza chic. Ma mica ci sono riuscita!
E ora, dopo una mattinata di cielo nero, lampi e diluvio, è uscito il sole. Con un tempismo perfetto per l'Easter Party che ho organizzato con gli amici. Mi son fatta prendere la mano e dovremmo essere quasi una trentina, in golosa attesa di divorare un pò di colombe al pistacchio di bronte.
Nella mia mail arriva l'oroscopo di domani, che recita così:
Vergine,
Dopo parecchio tempo riceverai una comunicazione che ti rendera' euforica. In ambito lavorativo, gli impegni risultano essere veramente tanti e la stanchezza si fara' sentire. In amore, dovrai evitare i toni accesi se vuoi passare una serata in piena armonia.
Allora, mettiamo i puntini sulle i.
Euforica io lo sono da ieri sera!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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26 marzo, 2010
SUONI E RICORDI
Io sto bevendo un infuso alla menta piperita e penso.
Cioè, la mia testa pensa da sola… fosse per me io sinceramente eviterei.
Ultimamente i silenzi mi inquietano, così ho messo un braccialettino sonaglioso. Di quelli che vendono solitamente d’estate, in cordoncino con attaccate delle mini campanelline. Ho sorriso mettendolo, ce l’ho da 4 anni. Incredibile come sia sopravissuto al mio frettoloso trasloco estivo. Non trovo documenti importanti, certificati di assicurazioni, perfino le dichiarazioni dei redditi. Mica so dove le ho imbucate… ma questo braccialettino invece è saltato fuori così, dal nulla, una mattina che guardavo la mia scatola delle gioie.
E con esso un ricordo.
Tiziana.
Lei, che rappresentava l’ente pubblico di cui noi eravamo consulenti. Mi sembra un milione di anni fa, ed invece era solo il mio precedente lavoro. Lei che mi parlava come ad una figlia, e mi stimava come la più affermata delle consulenti, anche se non lo ero di certo. Mi piaceva un sacco lavorare con loro. Anche se quel treno che mi portava a Savona partiva sempre infinitamente troppo presto la mattina. Anche se c’erano cosi tanti aspetti delicati tra cui destreggiarsi. Ma le ragazze di quel master in cui insegnavo erano così variopinte e mobili che mi riempivano le ore di allegria. Mi regalavano l’entusiasmo e mi spronavano ad imparare sempre di più, per insegnarlo a loro.
Sì, mi sentivo una persona migliore in quel periodo.
E non c’è braccialetto sonaglioso che riesca a nascondere con dei suoni questo pensiero.
16 marzo, 2010
IL GIORNO DELLE PRIME VOLTE
"Bene direi, a parte che sono appena tornata dalla piscina, devo ancora fare colazione… e sono già le 11!"
"Se ti proponessi colazione con focaccia di Recco?"
"Bollicina, ti direi una sola cosa: a che ora arrivo??"
"Con una giornata così bisogna assolutamente andare a Camogli, passiamo da Recco, agguantiamo la focaccia e si và"
C’era un sole strepitoso sabato. Un cielo limpido e l’aria tiepida.
Ero stata in piscina, avevo nuotato e desiderato ardentemente di sentirmi in pace con il mondo. Quale migliore occasione? La focaccia, in quel mitico negozietto semi nascosto di Recco, al nostro arrivo era praticamente finita, ma un mini aperitivo con mezzo bicchiere di Rorsè e l’ultimo pezzetto di focaccia al formaggio che avevo trovato in negozio siamo comunque riuscite a farlo.
"Se ci danno quel tavolo, con vista mare e passeggiata di Camogli che dici, pranziamo lì?"
"Bè certo, non ci siamo ancora state, possiamo esprimere un desidero…"
"Verdina, ma questo ti sembra una buon criterio per scegliere un locale?"
"Uff come la fai difficile… Tagliata di tonno?"
"E una mezza bottiglia di vino bianco…."
Pranzare in canottiera sabato è stato magico. Togliersi le scarpe in spiaggia e riuscire pure ad addormentarsi, sublime. Non importavano i sassi a cui, uffa, non sono proprio abituata. C’era solo il mare, il profumo nell’aria e il calore del sole. Finalmente.
La mia mente, però, girava vorticosamente.
Persone. Luoghi. Paure. Voglie. Canzoni.
...dal coma riproverò a riemergere, dalle nebbie mie lisergiche...
E poi ho guardato il sole e ho pensato che deve girare quest’energia, DEVE.
"La prima giornata di sole magnifico. Vale un desiderio Bollicina…"
"Te la tua mania…"
"Se vogliamo essere puntigliosi, c’è anche il primo aperitivo nella terrazza di casa tua…"
"…"
"Il primo pranzo da Soho"
"..."
"E la prima dormita in spiaggia della stagione!"
In realtà, c’è stato anche il primo Pinguino della mia vita.
Ovvero un cono gelato (al pistacchio, che a me piace così) intinto nella cioccolata fusa, che si solidifica istantaneamente.
Sì, è stato solo un giorno.
Ma un giorno con un sacco di prime volte.
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12 marzo, 2010
JUST A WEEK
che sei a Londra e non ci sentiamo già da due settimane, anche se ti penso quotidianamente e vorrei tanto camminare con te lungo il Tamigi, di sera, guardando le bancarelle colorate come abbiamo fatto a dicembre. Che mi piacerebbe arrivare in quel locale tipicamente english in cui tu hai mangiato uova di quaglia e io il pudding ridendo e versando qualche lacrime perché a entrambe mancava il NonConvivente, anche se in modo diverso.
Tu, che mi conosci come le tue tasche e forse meglio di quanto mi conosca io, lo sai che non ti chiamo in questi giorni perché sono disarmata davanti al momento della vita che stai attraversando, e non so come aiutarti. Nemmeno un po’.
D’altra parte, come te la potrei raccontare questa settimana?
Potrei dirti che è stata una settimana complicata. Ho impiegato un paio di giorni a riprendermi dall’amarezza e dalle responsabilità che mi sento addosso ogni volta che torno a Salzan City. Perchè quando sono lì mi prende la sindrome di Giovanna d’Arco e mi dico che se, forse, fossi lì sarebbe tutto diverso. Magari i GenitoriVerdini non litigherebbero, magari si sentirebbero un po’ sollevati, magari li potrei aiutare con le nonne. Magari.
Potrei raccontarti che NonnaLea, la nonna di Alby, è scivolata in un sonno senza fine. Così, senza preavviso alcuno. Il suo sorriso placido, talvolta vacuo e assente, talvolta limpido e sereno, non c’è più. Proprio ora che Alby e sua moglie aspettano un bimbo e ci tenevano così tanto a farla diventare bisnonna. E io, inevitabilmente, mi sono chiesta come starò, quando sarà il sorriso di una delle mie nonne a volare lì, dove non potrò vederlo più.
Potrei spiegarti che in ufficio sono inquieta, intrappolata in un ruolo che non mi piace, che limita le mie ambizioni e che mi lascia ogni giorno un po’ meno orgogliosa di me stessa. E che tutto questo è svanito in un attimo. È bastata una mail. Quando ho letto che Lui, con cui ho scherzato sempre tanto al telefono e che mi scriveva mail di lavoro alle ore più impensabili della notte, è in coma per un brutto incidente mi sono ricordata di quanto siamo piccoli e insignificanti. E di quanto banali siano tutte le mie paturnie.
Potrei raccontarti di come mi son sentita quando ho saputo che una coppia di amici si sono lasciati, e in un batter di ciglia ho rivissuto quel pomeriggio in cui in lacrime Millebolle mi ha portato via dalla NonCasa.
Però potrei anche annunciarti felice di essere stata invitata ad un matrimonio che si terrà tra pochi mesi, di cui sono enormemente contenta perché dimostra come le persone che si amano davvero incontrano delle difficoltà, a volte perdono la strada ma si ritrovano e costruiscono progetti per un futuro d’amore.
Potrei raccontarti che lunedì Bollicina mi ha regalato un mazzo di profumatissime mimose, nonostante sia un fiore che lei non ama, perché sa quanto invece io ci tenessi. E di come questo gesto affettuoso mi abbia riempito il cuore di calore, e reso l'inizio settimana colorato.
Potrei confessarti di aver passato un martedì sera meravigliosamente improvvisato. Di essere andata in un locale tipicamente genovese con Bollicina e aver conosciuto MrFrank, sensibile, arguto e franco. Di aver parlato con leggerezza di cose per me tutt’altro che leggere e di essermi vista per un attimo con gli occhi degli altri. E, te lo dico con una punta d’orgoglio, dovrei ricordarmi un po’ più spesso chi sono. Ci siamo pure concesse un dopo aperitivo a teatro, a vedere una performance scritta da Benni e interpretata da una straripante Angela Finocchiaro, durante la quale abbiamo mangiato Mikado e Twix senza ritegno, mentre pensavo che sarebbe stata una serata perfetta anche per te, che non mi lasci mai sola in questi peccati di gola.
Potrei raccontarti di aver pranzato con SfegatatRugbista, di aver particepato al ginenceo venerdiano da Yuan e di essere andata anche in un locale nuovo, dove ho espresso un desiderio ed assaggiato i ravioli al brasato.
Potrei, ma sai che c'è.
Io ora ti chiamo e non ti racconto niente, ma faccio parlare te.
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03 marzo, 2010
RANDOM
Ieri sono stata a rifarmi il colore e, annunciatio annunciatio, ho mantenuto il nero. Ho pure mantenuto la lunghezza perchè ok, care amiche, mi avete convinta: proverò a farmeli crescere come non facevo da tempo (ma se poi sembro Morticia degli Addamas mettetevi una mano sulla coscienza).
Lunedì sera, alla lezione di yoga, giuro sulle persone a me care che non ero ubriaca, ma semplicemente molto stanca. Di quella stanchezza mentale che ti fa accartocciare la lingua, confondere le parole e ridere senza motivo. Cioè, almeno a me capita così quando sono infinitamente stanca... avete presente la "ridariola"?
Ah, tanto per puntualizzare, venerdì lavorerò solo mezza giornata e poi andrò in quello di Salzan City. Spero di vedere Bilo & Bea questa volta, e festeggiare con NonnaIna il suo compleanno.
Ieri, oltre che la testa, ho dimenticato il cellulare e sbagliato strada mentre andavo da Shen, per il trattamento di Shiatsu che mi ha tolto il nodo in gola che avevo da sabato. Ma tu, Shen, ti rendi conto di quanto sei bravo?
Oggi piove, ma non è questa la novità. La novità è che uscita dall'ufficio proverò a cimentarmi in una lezione di danza afro. E non ridete, che vi vedo!
Se domani non mi reggerò in piedi, mi dovrò mettere una fascia elastica sulla schiena e venire a lavorare in taxi, bè saprete già il perchè.
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