30 luglio, 2008

E OGGI?

Quella di ieri, è stata una lunga e variegata giornata.
Un pò snervante (al lavoro), un pò riflessiva (per il mio diarietto dei sogni), un pò in affanno (per arrivare ad un appuntamento), un pò (tanto) divertente (per lo spettacolo teatrale).

E la giornata di oggi?
Ancora non lo so, ma si preannuncia molto luuuuuuuuuuuuunga.

29 luglio, 2008

SALVATEMI DAL NON CONVIVENTE

La camera è strepitosa.
Molto più luminosa e vivace di prima, stranamente in ordine e profuma tutto di pulito (anche se questo non durerà per molto, già lo so).

E noi, ci siamo goduti una seratina di meritato riposo, magari abracciati stretti stretti sul lettone nuovo a guardare la tv?

Certo che no.

Il NonConvivente si è presentato armato di sacchi, aspirapolvere e piumini.
Con un sistema ingegnoso prestato dalla NonSuocera ha preteso che piegassimo tutti i piumini, li inserissimo ciascuno in un sacchetto e vi aspirassimo fuori tutta l'aria con l'aspirpolvere, creando sacchidipiuminisottovuoto che sono l'ideale per occupare il minor spazio possibile nel contenitore sotto il letto, soddifacendo così la sua vena ossessivo compulsiva.

Ecco, io dico.

Vivo con un NonConviventeMassaiaProvetta.

Devo aggiungere altro??

28 luglio, 2008

LA RESA DEI CONTI

Ci ha pensato l'allergia a farmi ricordare che il lavori in camera da letto non sono ancora finiti.

Mi son svegliata con rinite a mille e non c'è stato verso. Sternuti, naso tappato, persino gli occhi mi prudevano. Così ho dovuto desistere e prendere un atistaminico, perchè lavorare in queste condizioni proprio non si poteva.

Però siamo a un buon punto.

Perchè non ho perso un week end di sole meraviglioso in cui potevo beatamente leggere sulla spiaggia e fare freschisimi bagni per nulla (grrrr). L'ho perso perchè abbiamo finito di montare l'armadio più pesante dell'universo, creando dei solchi pari alle faglie peruviane nel palquet ( e che culo eh???).
Perchè mentre il NonConvivente montava il tubo per le tende (che abbiamo comprato dopo liti furiose perchè ovvimente abbiamo gusti simili come un eschimese e un nigeriano) io trasferivo da casa dei NonSuoceri alla NonCasa tutto il contenuto estivo-inverval-primaverile dell'armadio, piumini annessi. Perchè siamo riusciti a comprare una lampada questa volta senza troppi litigi e a raccogliere dal pavimento quella quintalata di polevere mista a calcinacci inevitabilmente prodotta dalla riparazione del soffitto.

E ora, in questo esatto momento, l'agognato tanto sospirato nuovo letto è arrivato.
Pare proprio che la camera sia finita.

Ora non ci rimane che sistemare il resto di casa, lasciata alla sbando e diventata inespugnabile territorio del NonCaneCesare nelle due ultime settimane.

Oh signurrrrrrrrrrrrrrrrrrr.

25 luglio, 2008

VERSIONE ATEA MIXATA

Quando ero piccola mia nonna mi diceva sempre che la prima volta in cui entravo in una chiesa in cui non ero mai stata potevo chiedere una grazia.

L'ho sempre fatto, e lo faccio tuttora, per un misto di religiosità e superstizione.

Quando andavo alle elementari e stavo imparando le stagioni, MammadiVerde mi raccontò che una credenza popolare diceva che ogni volta che mangi il primo frutto della nuova stagione puoi esprimere un desiderio.

Non mi son persa nemmeno questo, perchè un pizzico di fortuna non guasta mai nella vita e non mi permetto di sfidare la sorte.

Crescendo, ho deciso che le "nuove chiese" non era abbastanza e che i frutti si trovavano ormai quasi tutti in quasi tutte le stagioni e io avevo bisogno di molte più grazie... e botte di culo.

Così ho creato la mia persionale VersioneAteaMixata delle credenze familiari.

Ogni volta che vado in un posto nuovo, che mangio una cosa nuova, che vedo un film nuovo, che mangio una cosa diversa assieme alle amiche io mi concentro ed esprimo desideri.
Futili, importanti, per me o per altri.
Non mi perdo un'occasione, e sono diventata una maestra.

Tra ieri e oggi, ad esempio, ne sono riuscita a formulare ben 5.

1. Ieri mattina ho preso caffè con MissVaniglia da Cà Pucino, un nuovissimo e chicchissimo bar in cui non ero mai stata.
2. Ieri sera ho mangiato la pizza a Sturla in una pizzeria di cui ignoravo persino l'esistenza.
3. Ieri sera era la prima volta che andavo a mangiare la pizza con Milebolle appena tornata da una vacanza con DolceERiflessivo (ehmbè che volete, mi serve qualche desiderio in più in questi giorni quindi tutte le scuse sono buone!!!)
4. Oggi ho pranzato in un ristorantino in cui non ero mai stata
5. Oggi a pranzo era la prima volta che il Duca passava a salutare MissVaniglia mentre era a pranzo con me (vale, si si vale anche questo come il numero 3!!!).

Facile no?

Se poi 'sti desideri si avverassero anche...

24 luglio, 2008

HA QUASI UN MESE

... ma il suo papà non l'ha ancora abbracciato.

Nessun problema legato al parto fortunatamente, solo una questione logistica. Linda, la mamma, ha scelto di essere vicina ai genitori in SaudiArabia per il parto, visto che Khalid è spesso in giro per lavoro.

Ora lui non vede l'ora che arrivi venerdì prossimo, quando potrà abbracciare la sua nuova famiglia al completo.

Da quando, per puro caso, ci siamo ritrovati , io e Khalid ogni tanto ci scriviamo. Mi tenevo informata sulla gravidanza di Linda e gli chiedevo delle emozioni che provava sapendo che stava per nascere suo figlio.

Oggi, delle fredde parole in un monitor mi hanno improvvisamente catapultata in un luogo esotico a me sconosciuto, nel sorriso dai denti candidissimi che contrastano con la pelle scura di quel ragazzo che ho conosciuto tanti anni fa, che mi raccontava della sua senzaione di volare da quando sa di essere padre di un maschietto buono, che dorme e che mangia beato.

Benvenuto nel mondo, Mohammed.
Spero che tu possa diventare, grande forte e infinitamente buono come il tuo papà.

AGOSTO

La meta delle vacanze continuiamo a cambiarla continuamente, sulla base di variabili assolutamente imprevedibili: l'umore del momento, l'articolo su una rivista che parla di una località carina, la stanchezza che dilata le distanze e 10 km ci sembrano 1000... cose così , insomma.

Però ad oggi ho ben due punti fermi, ai quali mi dovrò agrappare con forza per reggere le prossime due settimane che si preannunciano di una frenesia lavorativa che nemmeno negli ultimi 5 mesi insieme.

E quindi:

1. Il mio ultimo giorno di lavoro prima delle vacanze sarà venerdì 8 agosto. Dalle ore 18.31 avrò ben 3 settimane senza problemi alle linee telefoniche, strategie da rivedere e testi da modificare.

2. Vedrò LadyD. A Londra, nella sua nuova casa. Staremo insieme per 5 giorni, girovagando con il naso all'insù, assaggiando cibi speziati e perdendoci in un mare di racconti.

Insomma, non sarà poi così male il mio agosto.

23 luglio, 2008

CELLULARI E SPAZZOLINI

Martedì 22, Ore 9.10

“Ciao NonConvivente, oggi non chiamarmi sul cellulare, credo di averlo dimenticato a casa questa mattina, perché non lo trovo”

“Va bene. Quando vado a casa controllo, e semmai vengo a portartelo”

Marted' 22, Ore 14.30

“Ciao NonConvivente!”

“Senti Verdina, ho pensato ad una cosa importante”

“Eh?”

“Per le vacanze, quest’estate”

“…”

“Niente giro in camper, spostarsi di qui e di là,fare un sacco di strada. Non No. Ce ne andiamo in un posto per 15 giorni in assoluto e completo relax”

“…”

“Non voglio che alzi nemmeno un dito, ma sarai servita e riverita, ah si ne hai proprio bisogno!”

“… Io? …”

“Perché vedi, Verdina, ho trovato il tuo cellulare in casa…

“Ah, meno male!!”

“Si, ma l’ho trovato dopo 10 min che lo facevo squillare continuamente”

“…”

“Era dentro al pensile delle spezie, nel cestino delle batterie! Ci manca solo che trovi lo spazzolino in frigo!!

Oh merda. Dove ho messo questa mattina lo spazzolino?

18 luglio, 2008

VERDE IN NERO

Ho un mal di testa lancinante da questa mattina, ragion per cui sono nervosa, scontrosa e tremendamente stanca.

Non sono ancora riuscita a trovare la forza nè di prenotare un treno per tornare a casa nè di prendere in considerazione l'idea di rimanere qui: praticamente sono come color che son sospesi.

L'unico appuntamento a cui tenevo in questi ultimi quindici giorni, era uno spettacolo meraviglioso che si tiene ai giardini di Nervi, questo qui, e non ho trovato una sera, dico UNA per andarci.
Così mi trovo a pensare che questa vita fa davvero schifo, un lavoro in cui mi rompo le balle, una strada in autobus verso casa, la cena, stop. Bella vita, davvero.

Per giunta essendo nervosa mangio. E ingrasso. Vedo i miei vestiti preferiti che giacciono inutilizzati in armadio perchè non ci entro più, e mi viene il magone.

Insomma oggi son così, c'ho una vena nera da far paura (ma non così nera come la ragazza che ho visto oggi in piazza De Ferrari, alle 13.30, con un caldo porco, che indossava con nonchalance una minigonna in jeans sopra a una calza nera almeno da 60 denari, con stivali neri al ginocchio, che appena l'ho vista ho iniziato a sudare io per lei).

Vabbè, non prendetemi troppo sul serio.
Sto sragionando per il mal di testa.

Capita anche alle migliori Verdine.

17 luglio, 2008

FRULLATO DI VERDE

Non sono in ferie.

Sono solo più frullata del solito. Mooooolto più frullata.

Sono stata due volte a Monaco per lavoro. Un anda e rianda che mi ha distrutta, nemmeno ci fossi andata a piedi.

Ho organizzato con NonConvivente una cena in casa per otto persone, e come al solito mi sono sfinita perchè andasse tutto alla perfezione. E spesso non ci riesco.

Siamo stati al matrimonio di ZiaPazienza e PFM, non facendoci mancare nulla. La parruchiera, l'ansia per l'abito, le maledizioni al lino menosisimo da stirare, il viaggio di andata con un caldo infernale, la cerimonia, la cena per 250 persone, il ballo con delle scarpe che facevano male.

Ora c'è pure un parziale trasloco in casa.
Abbiamo smontato il letto, imballato e trasferito nel magazzino del NonConvivente. Ovviamente la sera, dopo il lavoro, con un caldo che nemmeno nel deserto. Dobbiamo pure trovare il modo di venderlo, questo letto in legno massiccio (mannaggia a lui e a quanto pesa) se mettessi un annucio nel blogghino sarebbe male?
Prima c'è stato l'armadio da svuotare completamente, il pavimento da ricopire e i comodini da rivestire. C'è un muratore che verrà sabato a tapparci l'odiosissimo buco nel soffitto e per quel giorno deve essere tutto pronto, cioè tutto vuoto.
Dormiamo a casa dei NonSuoceri, con un NonCane che mogio mogio ci segue non capendo più cosa combinano questi due sciroppati, e ci rivestiamo nella NonCasa, più in disordine e abbaraccata del solito.

Venerdì sera, o sabato mattina a scelta, dovrei anche partire per casetta mia, dove una QuasiNipotina impaziente mi aspetta per una serata in pizzeria solo io e lei, aprofittando dell'assenza per colonia estiva della sorellina minore. Lo aspetta da quasi un mese e non c'ho cuore di dirle di no. ma non ho nemmeno le forze per andarci.

Oh signur degli energy drink, pensaci tu!!

10 luglio, 2008

IL CONCERTO DA BRIVIDO














SanSiro gremito di persone era uno spettacolo affascianate. La giapponese che era in me scattava, girava, inquadrava... sembrava impazzita.

Poi mi sono calmata un pò.

Ho pensato che Questa è la mia vita/ una notte bella densa/trattamela bene/ che al momento è solo questa è così ho riposto la mia fedele macchina fotografica in borsetta e ho cercato di godermela davvero.

Ho cercato di sgombrare la mente e così ho messo via un pò di legnate/ segni quelli non si può/ che non è il male nè la botta /ma purtroppo il livido
e in bilico sui seggiolini blu dello stadio ho ballato Va bene qualsiasi musica/ cadremo ballando/balliamo sul mondooooooooo
e urlato che è un pò come sputare via il veleno/urlando contro il cielooooooooooo.

Ho guardato davvero il cielo e cacciato indietro i fantasmi che cercavano di tornare nella mia mente cantandomi a squarciagola Niente paura, niente paura Niente paura, ci pensa la vita mi han detto così... Niente paura, niente paura niente paura, si vede la luna perfino da qui.

Ma più di tutto, Ho riso.

09 luglio, 2008

IL VIAGGIO DA INCUBO (Il concerto di Ligabue)

Ero uscita dall’ufficio alle 4. C’era tutto il tempo per andarmene beatamente in Piazza Dante dove Millebolle e DolceERiflessivo mi sarebbero venuti a prendere per andare verso Genova ovest. Lì era programmato per le 4.30 l’appuntamento con PattySciantosa.

130 km per arrivare a Milano, un po’ di coda prevedibile in tangenziale ovest, l’uscita San Siro e oplà. Il gioco era fatto.

Alle 4.30 un messaggio di DolceERiflessivo decisamente poco dolce e ancora meno riflessivo mi annuncia che Millebolle non è ancora uscita dall’ufficio…
Avviso PattySciantosa che decide di raggiungerci in centro. Prima che noi 4 si riesca ad essere nello stesso posto sono le 5 del pomeriggio e la coda che si è formata all’ingresso dell’autostrada è inavvicinabile.
Tentiamo la sorte e partiamo (finalmente!!!) verso l’altro ingresso autostradale di Genova, decisamente più scorrevole del primo… una volta arrivati! Perché ovviamente per farlo dobbiamo quasi attraversare mezza città, ovviamente la mezza parte del centro e ci impieghiamo più di un’ora.


Sono le 18.15, sono fuori ufficio da due ore, fa un caldo scioccante e ho percorso si e no 4 km.
Comincio ad avere qualche momento di nervosismo.


Il bello però arriva nella rampa d’ingresso dell’autostrada quando la spia dell’acqua della PattySciantosaCar s’impenna improvvisamante e, peggio di un’allarme spaziale, un'inquietante spia rossa, incubo di tutte le donne che come me non capiscono nulla di auto si illumina.
Mettiamo le quattro frecce, non c’è mezzo metro di spazio a lato della corsia per fermarsi nemmeno a volerla creare all’istante e non ci rimane che arrivare al primo autogrill.
40 km all’ora, occhi costantemente fissi sulla spia e agitazione a mille. Quando il benzianaio ci dice che no, forse non è il caso di andare fino a Milano con quella macchina il Concerto di Ligabue è ancora a 110 km di sistanza e a due ore dall'inzio. Sono praticamente le 19.0o.
Sono in preda ad un unico pensiero" Ma chi cavolo me l'ha fatto fare???"



La cosa più ragionevole da fare era lasciare l'auto fuori dal primo casello e salire con Millebolle e DolCeERiflessivo, prima però io e PattySciantosa avremmo dovuto trovare un modo per ritornare, di notte, da Milano, visto che i nostri compagni di viaggio al termine del concerto sarebbero andati diretti verso Malpensa per partire. Mi attacco al telefono e chiamo Cinci, che durante la pizza della sera prima mi aveva detto che assieme a TriestinodeRoma sarebbero stati presenti al concerto e quando mi rassicura che io e PattySciantosa saremmo potuti tornare a Genova con loro e ripartiamo finalmente alla volta di Milano.

Alla fine siamo arrivati.
Anche se praticamente non ci credevo più.

Parcheggiamo l'auto grazie ad un ordine cosmico, arranchiamo un panino da uno dei tanti stand fuori dallo stadio e ci dirigiamo verso la nostra meta. Al concerto mancano 10 min e SanSiro è immerso in un'atmosfera irreale. Attorno il deserto. Son già tutti dentro.




Quando prendiamo posto nel 1 Anello blu sarei pronta quasi a farmi un pisolino piuttosto che a sentire un concerto.

Ma siamo in ballo, e balliamo.

VENERDI', LA MUSICA



Un concerto da brivido, un viaggio da incubo...

08 luglio, 2008

RIVEDENDOSI

A me sembrava di averli salutati solo la sera prima tanto il ricordo di quella festa era impressa nella mia testa. Invece, da che Cinci si è trasferita a Triste, dal suo TriestinodeRoma, sono passati già quattro mesi.

A cena, mentre chiacchieravamo del mio e del suo lavoro, di come si trovasse in quella nuova città e della sua nuova famiglia allargata, mi sono accorta che un filo di tristezza le attraversava lo sguardo.

“Verde guarda, riuscivamo a parlaci di più quando stavamo lontani” – mi racconta un preoccupato TriestinodeRoma – “lavora tra le 10 e le 12 ore al giorno e a casa caracolla sul divano”.

Cinci si è buttata anima e corpo in questo lavoro che, per lei, doveva essere anche una promozione. Ma quando il tuo responsabile è uno che ne sa meno di te e non ha nemmeno l’umiltà di usare la tua esperienza, le cose sono dure. Per questo Cinci si rode, e non si riesce a godere del tutto la nascita del suo splendido nipotino, la gatta di casa che ora è più affezionata a lei che al suo originario padrone e le mille cose da scoprire quando ti trasferisci in una nuova città.

Cinci cara, so cosa significa adorare il proprio lavoro e vederlo vanificato da delle persone che, francamente, ti sembrano non capire un cazzo. So cosa significa essere in una nuova città e per quanto sia entusiasmante e bello essere con la persona che ami ti senti un filo persa perché sotto casa non c’è più il panettiere con cui scambiavi sempre due chiacchiere al ritorno dal lavoro. Ma so anche che questo momento passerà e se ti potrò aiutare, in qualunque modo, lo farò.

STRANAmente

Iniziamo dal principio.

Questi 5 giorni sono stati, nel complesso, strani.

Son passata attraverso mille sentimenti, dal piacere di rivedere un’amica, al nervosismo esasperato per dei ritardi accumulati, dall’euforia avvolgente della musica, all’inquietudine di voler far altro sotto un cielo grigio.

Ma dovessi fare un bilancio… beh, direi che sono 5 giorni in cui un pochino son cambiata.

Come sto cambiando ogni giorno da quando ho deciso di conoscermi meglio. Mica son certa che quello che conoscerò mi piacerà, ma a volte non si hanno alternative.

E ora, vogliamo fissare qualcosa di bello in questo blogghino, Verde??

04 luglio, 2008

APPROPOSITO DI CALDO

Si da il caso che io oggi esca prima dall'ufficio per fare quella cosa lì, quella di cui vi ho accennato ieri.

Ma si dai!!

Milano... SanSiro... concerto... Ligabue... dice niente!?!?!

Ci riaggiorniamo a sabato, pieni zeppi di fotine!!

POSSO DIRE CHE E' COLPA DEL CALDO?

ore 13.30

Ciao Amore, grazie x il biglietto. Un paio di cose. Al mattino la porta della camera va chiusa e la sedia andrebbe messa sul divano. Cmq Cesare ti ringrazia perchè era tutto molto morbido. Smack (by me) e Slurp (by Cesare).

E' l'ennesima mattina in cui esco di casa assolutamente inconsapevole di ciò che mi circonda.

Per ora il NonConvivente mi manda degli sms, ma temo che passerà presto alle lettere minatorie.

E' che il caldo, quest'anno, mi da proprio alla testa!!

03 luglio, 2008

IN DISORDINE SPARSO

Ho fatto un pò di esperimenti con il template del blogghino. C'è da lavorare, ma che ne dite? la direzione è quella giusta?

Stamattina ho imbucato le fatture del NonConvivente. E questa volte le ho affrancate, che lo sappiate.

Dopo una settimana di caldo-afa-umido-mancanza d'aria questa sera c'è in programma una cena in spiaggia con Cinci, tornata a Genova per qualche giorno di vacanza. Ovviamente minaccia di piovere.

Domani esco dal lavoro due ore prima. Mi vedo con Millebolle, DolceERiflessivo e PattySciantosa. Prendiamo due auto e andiamo verso Milano. Lì, in una serata che ancora non riesco ad immaginare, entrerò per la prima volta a SanSiro. Chissà che effetto farà sentirci il concerto di Ligabue.

DA BRIVIDI


Chissà com'è che leggendo il giornale questa mattina ho ancora lo stesso nodo in gola di quando ho sentito la notizia ieri sera.

02 luglio, 2008

LA STORDITA

Ore 7.10, NonCasa

"Verde, prendi il bus davanti alla posta oggi?"

"Si certo"

"Allora mi spediresti le fatture del mese? Sono una ventina. Te le lascio sul bancone del magazzino."

"Ok!"

ore 8.05, davanti alla buca delle lettere

"Devo guardare gli indirizzi, per vedere se vanno spedite In città, o Tutte le altre destinazioni. Meno male che me lo son ricordata!!"

8.07, bus

"NonConvivente, missione eseguita! Ho spedito tutte le buste, e ho anche controllato gli indirizzi prima di imbucarle!!"

"Imbucarle?"

"Si si, nella casetta sai, che c’è la parte "In città" e quella "Tutte le altre destinazioni". Ma io, furba, ho controllatto, si si, così arrivano prima!!!

"Uhm… strano. Quando vado io pago e poi le affrancano e spediscono direttamente in posta"

"…."

"Verde?"

"…. affrancano?"

"Bè si allo sportello di solito pago i bolli, poi si tengono le buste e spediscono loro"

"… Vuoi dire che… le buste di oggi... erano senza bolli??"

"… ... Vuoi dire he le hai spedite senza metterci il bollo????????"

"Ehm..."

"Verde, dimmi che scherzi!!"

No, non scherzavo per nulla. Non è nemmno stato uno scehrzo chiamare l'ufficio postale, poi il centro di raccolta della posta, e quello di smistamento all'aeroporto per sentirmi dire che no, non c'è modo di mettere le mani su quelle buste.

Ecco, se prossimamente non darò segni di vita sappiatelo: il NonConvivente mi ha sterminata.