02 maggio, 2011

CON UN FILO DI MAL DI TESTA...

...ma ho una marea di cose da raccontarvi di questo periodo in cui non ho avuto fiato, e nemmeno il tempo per scrivere.
Il mio adorato carnevale, a Venezia.
Roma e la clamorosa vittoria di Italia su Francia, a rugby.
Le ore di lavoro non stop prima e dopo il congresso.
Il lago di Como con gli amici di una vita e loro due, che si stanno per sposare.
Una giornata di risate, focaccia al formaggio e amici a Recco... che sta cambiando la mia vita.
Euroflora con chi mi è venuto a trovare da Torino, e senza riuscire a contenere la gioia.
Il royal wedding guardato nel mio ex ufficio, bevendo berlucchi rosè con delle amiche strepitose.

..e tante, ma tante altre cose che mi dico: Verdina, lo sai di essere fortunata?


Verdina lo sa, Ele invece un pò si lamenta sempre.

24 febbraio, 2011

AUGURI

9 anni, come sei grande. Bè, grande lo sei sempre stato.
E anche giocherellone, a modo tuo. Specialmente con i poveri gatti che ti passavo vicino, vero?

Bau, Cesare
Mi manchi.

18 febbraio, 2011

14 febbraio, 2011

PATURNIE

Allora, andiamo subito al punto.
Che tanto un punto c'è sempre, c'è poco da dire.
Oggi isterizzo, sono inquieta, lievemente infastidita, grandemente esagitata.
Mi alzo continuamente dalla sedia, cammino avanti e indietro in ufficio, rispondo al telefono stando in piedi e la sfortunata collega che mi ha preso la penna (la mia penna preferita!) dalla scrivania ha rischiato che le staccassi la mano. A morsi.
Ho continuamente fame, salvo poi farmela passare appena penso a cosa mangerei.
Ho bevuto litri di tea, che in effetti con tutta quella teina, non hanno giovato.
Scrivo mail sconnesse a Bollicina e mi stra frullando sempre di più l'idea di alzare i tacchi et voilà, uscire dall'ufficio, che tanto oggi di concentrazione nemmeno l'ombra.


E no, non centra nulla SanValentino (Ah Vale,amica mia, auguri di buon onomasticoooo).
Non è nemmeno colpa di questo tempo piovoso e infame anche se, va da sè, preferirei un bel sole luminoso.

E' che a Verde oggi proprio gli girano.

E magari, quando ammetterà il perchè, un pò le passerà.

Magari.

AUGURI, A CHIUNQUE SI SENTA UN TOP ;)

Tu sei il Top
Sei la discografia dei Radiohead
Sei il breakfast quando te lo portano al bed
Sei il sacro e il profano
il vaccino e il richiamo
Sei il re della foresta
quell’ora prima di andare a una festa
sei la quiete, la mia tempesta,

Tu sei il Top
Sei la meta e la metà
la parte per il tutto,
il Tuttosport, il tuttosommato,
la vodka sul gelato,
il fritto misto, il vitello tonnato,
Sei l’aria distratta che mi ha innamorato,
Sei quando siamo sul più bello
la terza corda del violoncello
l’estate scorsa a Castiglioncello,

Tu sei il Top
sei la mia misura,
sei una small-un’extralarge senza paura,
sei attillata al mio cuore
plissettata ai miei sensi
ricamata nei miei ricordi
sei Ugo Tognazzi, sei Alberto Sordi…
sei l’ora che volge al desìo
l’ipotesi ch’esista un dio
la certezza che esisto anch’io…

Tu sei Top
Sei le intuizioni di Carmelo Bene
la sua distanza dai delitti e dalle pene
dalla gente per bene
da chi ti regala un osso, chi ti regala un rene,
l’elettorato che si astiene…
Sei l’acquolina e la sazietà
l’età di mezzo, la varietà,
Sei un capriccio di Paganini,
Raimondo Vianello…la Mondaini…
Sei quando piove tra via Roma e via Mazzini.

[...]
Michele di Mauro - Tu sei il Top.

05 gennaio, 2011

2011...Butto, e tengo!

Il 2011 è arrivato prendendomi un po’ in contropiede, mentre mi trovavo in un terrazzo, a Torino, da cui vedevo la Mole e tre diversi angoli del cielo in cui esplodevano fuochi d’artificio, che sono la mia passione.


Ho sorriso, abbracciato, augurato e salutato.


Poi ho guardato di nuovo quel cielo buio e al tempo stesso colorato e ho buttato



…le notti insonni passate a ricordarmi di respirare e a convincermi che c’ero ancora, sotto tutto quel dolore, quella rabbia, quell’apatia.


Le litigate assolutamente stupide, con RagazzoArcobaleno,la mattina, per aver offeso la sua sensibilità (mon dieu, e che sensibilità) con il mancato utilizzo della caffettiera, per aver mangiato la pizza senza di lui... per aver riso (forse!) senza di lui.


La sensazione di vuoto quanto incrocio un paio di occhi marroni, dolci e teneri come solo quelli del NonCaneCesare sapevano essere.



I momenti in cui in ufficio mi sentivo inquieta, intrappolata in un ruolo che non mi piaceva, e che ogni giorno mi lasciava un po’ meno orgogliosa di me stessa.


Le ore passate a chiedermi se, ma, potessi e a far girare l’idea di un mio futuro attorno all’AdoneD’Ebano, e poi scoprire che lui aveva più paura di me.


Guardare alcuni amici, e non riconoscerli più.



Il cuore in gola nel sentire la terra tremare, e alzare lo sguardo verso quel pezzo di terra che sprofonda nel mare facendoti infinitamente piccola e fragile.


L’interminabile viaggio in treno verso casa, per arrivare comunque troppo tardi e poter solo abbracciare PapàVerdino mentre mi diceva che NonnaLucy non c’era più.


La notizia che L’OrsoBuono ha un male che non guarirà



Invece mi tengo, stretta stretta…


Gli amici di sempre, e quelli da poco scoperti. Quelli che ho ritrovato, e quelli che ho conosciuto di più. Quelli che mi hanno accolta, mi hanno ascoltata e qualche volta anche rimproverata.


Le risate, i colori e i profumi di Vulcano e della sua gente, in una vacanza di sole che mi ha ridato me stessa.


L’emozione nel firmare l’atto di casa mia, il ricordo del pomeriggio passato a guardare pantoni con PittoreMagico e Bollicina, l’indecisione che ancora mi perseguita nel scegliere la cucina e le persone care che hanno festeggiato in tutti modi, con me.


Il matrimonio di GialloL’Artista e PassionePerlaterra in un week end di sole, e i bambini della mia vita: il primo sorriso di Gaia, al di là di un vetro dell’ospedale e la prima volta che l’ho tenuta in braccio, con il suo profumo di latte e cose buone. Cosino che mi prepara un tappeto di serpenti e si nasconde dietro alla porta, ridendo malandrino e SorrisoLargo che gioca con me, sul tappeto, con qualsiasi cosa...


Mi tengo il tramonto del giorno del mio compleanno, passato a brindare con Bollicina in un posto magico e poi gli abbracci, i sorrisi di tutti gli amici che mi aspettavano per festeggiare.


L’ultimo giorno del mio lavoro, nonostante le lacrime, il magone che nn se ne andava e la sensazione di perdere un pezzetto di me. E il primo giorno del nuovo lavoro: l'entusiasmo, le mille cose da imparare e quei pacchetti colorati sulla scrivania.

Mi tengo infine le francesine tacco 10 che adoro (anche se mi uccidono le caviglie), i capelli neri che mi son piaciuti un sacco (anche se è ora di cambiare) e il vaso (enorme) in cui ho raccolto i tappi (molti) dei brindisi più significativi dell'anno...giochiamo a chi indovina quanti sono?? ;)


BUON ANNO, A TUTTI VOI CHE PASSATE DI QUA...





P.S....Vorrei anche buttare (ma non posso) le 44 fottutissime rate dell’amministrazione che hanno pensato bene di deliberare dopo un mese che ho comprato casa.