30 novembre, 2006

CONSIDERAZIONI IN ORDINE SPARSO


AVVERTENZE SPECIALI

Il presente post è stato scritto martedì scorso, mentre aspettavo il treno (si, proprio in piedi sul marcapiede del binario n. 2 della Stazione Brignole) e l'umore non era decisamente dei migliori.
Inoltre, dimostra inequivocabilmente che i percorsi della mia mente sono spesso bizzarri (?!!).
Per cui vi prego, se intendete usarlo contro di me abbiate la nobiltà di non leggerlo...o almeno di non fare dei riferimenti troppo espliciti al suo contenuto!!


CONSIDERAZIONI IN ORDINE SPARSO

Ho praticamente mangiato con l’imbuto, convinta di essere in ritardo per il trenino che mi porterà a Savona. Come al solito in questo periodo all’insegna del “non-ci-sono-più-le-mezze-stagioni” mi sono vestita in modo sbagliato. Praticamente: fa un caldo matto e io sono in maglia di conto, giacca spessa (ma di un bel colore acceso eh! Arancione sgargiante…) e cappotto in mano.
Il foulard che pende, la borsa capiente e il passo spedito ho imboccato Via San Vincenzo.
Sono decisamente poco sexi.
Ora, non che di solito lo sia di più, ma in questo momento è come se mi fossi vista dal di fuori, con gli occhi di qualcun altro. E ci rimango malissimo.

In realtà non sono in ritardo.
Ho anche il tempo di osservare alcune vetrine, piene di rosso e di bianco che imperversano ovunque. Significano Natale.
Oh cazzo, di già? Ma ottobre e novembre me li sono fumata?
In effetti…

In effetti oggi la prima persona che “se non ci vediamo presto, Auguri! ". E Mukka che parla di spirito natalizio.
Ma dov’è? O forse c’è già, vagheggia nell’aria e io non lo sento? Eppure, me lo ricordo distintamente, mi ero promessa di rallentare un po’ il ritmo per fare la chic, come tutte quelle persone che vedi camminare lentamente, sorriso stampato in volto, pacchi dalle confezioni sgargianti e rilucenti tra le mani.
Però nun c’è verso, io l’odore del Natale ancora non l’ho sentito.

Si certo, non facciamo gli gnorri. Ogni cosa ha il suo aroma. Natale profuma di dolci appena sfornati, cannella e anche un po’ di vaniglia, si si è vaniglia.
A Venezia, quando cammini per le strade in questa stagione è freddo davvero, mica come qui.
Il freddo è la base ideale per riconoscere le fragranze. C’è anche il fumo dei banchetti che agli angoli delle strade vendono le castagne. Perché a Venezia non le chiamiamo caldarroste, ma semplicemente castagne.

La ragazza che è ora seduta di fronte a me ha una borsa Benetton scandalosamente verde prato. Mica male. C’ha anche Winny Pooh appeso al telefono, carino pur se in versione natalizia. Verde con fiocco rosso.

Sorrido. Il mio non fidanzato quando va alle gare e si ferma negli autogrill mi prende sempre questi cosini da appende al cellulare, cariiiiini.
L’istinto è quello di prendere il telefono e mandargli un sms.
Ma mi trattengo.
Sono melensa e appiccicosa, mi dice talvolta. E un primo piccolo pezzo di me ha smesso di comportarsi istintivamente con lui.

Oh, c’ha un motorola fuxia piatto niente male la ragazza!!



Nessun commento: