Bilo e bea sono tra gli amici più vecchi che ho, non certo nel senso anagrafico eh! Intendo di lunga data. Per la precisione Bilo era mio compagno al liceo. Bea era un’amica di Betty, a sua volta nella stessa classe mia e del Bilo. Come mai abbiamo iniziato a chiamare il Bilo così non mi è dato ricordare. Quello che mi ricordo per certo è come sia cambiato durante i 5 anni che abbiamo passato insieme su quei meravigliosi banchi di scuola. Inizialmente goffo e un po’ impacciato, gli occhiali argentati e lievemente robusto, Bilo si è trasformato in un ragazzo atletico, con le lenti a contatto a risaltare gli occhi scuri e non più timido, ma dalle parole misurate. Bea è rimasta invece quella che avevo conosciuto. Esile e con i capelli lunghi, a cui ogni tanto cambia riflessi o taglio, il tono della voce sommesso, sempre dolce e sensibile.
Fu quasi uno scherzo quando un giorno, passeggiando, chiesi al Bilo cosa cercava in una ragazza. Perché io, ecco, lo avrei visto bene con la Bea. Mi ricordo ancora come arrossì, facendomi capire di aver fatto centro. Dovetti solo fargli un’iniezione di coraggio per invitarla ad uscire e tutto il resto andò da sé. Si misero insieme quello stesso inverno di non so più quanti anni fa e di cose, da allora, ne hanno vissute un bel po’.
Bilo si laureò in ingegneri ad una settimana esatta da me mentre Bea sorrideva felice e un po’ tesa perché avrebbe conosciuto i suoceri. Lei ha continuato a fare la maestra elementare, cambiando scuola ogni anno dedicando la gran parte del suo tempo libero allo studio riuscendo a laurearsi in scienze dell’educazione e a fare pure il corso abilitante per l’insegnamento ai bambini disabili. Hanno fatto vacanze estive in Liguria non mancando mai di passare a salutarmi e passare un po’ di tempo con me. La scorsa estate hanno comprato una casa che hanno mostrati fieri a me e al NonConvivente durante un recente week end a casetta. Bea ha un filo di malinconia in più nello sguardo da quando è mancato suo padre, anche se cerca di compensalo con la gioia che le procurano i due nipotini che il fratello le ha dato.
Per questo, quando mi hanno annunciato un bel po’ in anticipo che si sarebbero sposati il 6 giugno del 2009 ho iniziato a salterellare per casa gridando entusiasta quanto ero contenta per loro. Per questo mi sono sentita ancor più emozionata quando Bea mi ha chiesto di farle da testimone. Per questo, sabato scorso, approfittando di una giornata di pausa nel torneo di calcio degli ingegneri a cui Bilo stava partecipando a Riomaggiore, abbiamo trascorso una giornata in compagnia chiacchierando inevitabilmente di ristoranti per le nozze, prove degli abiti, invitati. Per questo ho confessato loro che il 6 giugno prossimo sarò forse più emozionata della sposa.
Perchè questo matrimonio lo sento anche un po’ mio.
3 commenti:
Anch'io mi sono emozionata tantissimo quando una mia cara amica mi ha detto che sarebbe andata a convivere con il suo fidanzato, nonchè mio ex compagno di banco alle superiori e successivamente suo compagno di classe (lui è stato bocciato ed è andato in classe sua.).
Ho visto quell'amore nascere sotto i miei occhi, con lo sfondo di una Barcellona vista con gli occhi di alunni in gita scolastica ...
Sono contenta per loro.
Ed è un pò la sensazione di emozione forte che hai provato tu con Bilo e Bea.
Tanta serenità a loro e un bacio a te.
Smack
MyP
be' io il matrimonio l'ho appena fatto :)
buon w.e. baci
che bella storia, verdina, auguri agli sposi. :)
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