Avrei dovuto dar retta all’istinto quando ieri mattina avevo pensato di darmi malata e non andare al lavoro. Potevo dormire un po’ di più , rimanere al calduccio sotto le coperte e leggermi un buon libro.
Invece sono uscita in un mattino grigio che più grigio non si può, ho perso un ora ad ascoltare le consuete raccomandazioni di AD sulla gestione del budget annuale dell’azienda e mi sono scapicollata in stazione sotto un diluvio apocalittico per essere a Quiliano alle 13.30 per una lezione.
Peccato che non ci sia mai arrivata.
Il treno è partito con venti minuti di ritardo e poi ha deciso bene di fermarsi: è entrata acqua nel motore, cercheremo di far passare un altro treno sul secondo binario.
Questa è stata la comunicazione.
Siamo rimasti quasi un ora sotto il diluvio mentre cercavano di far passare un treno, di fronte ad un mare così nero da intimorire e coperto di grosse nuvole minacciose.
Alla fine mi sono stancata e ho pagato un mutuo in taxi per raggiungere Voltri dove ho preso il primo bus che passava diretto a Genova centro.
No, la lezione non l’ho fatta. In compenso sono arrivata a casa poco dopo le quattro, mi sono fatta una doccia calda e ho bevuto un buon te. Ho trovato anche il tempo per fare la spesa.
Mi sentivo come se fossi uscita in anticipo da scuola.
1 commento:
oggi che sei a Trento a chi racconto la mia vita???? Torna presto!! La mentina
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