Un pezzo di pizza e una Coca mangiati su una panchina ridendo perchè il pomodoro sembra colare ovunque, da jeans all'asfalto, pur di non rimanere con la mozzarella.
I bagarini "Compro bigliettiiiii vendo bigliettiiiii" che credevo non esistessero praticamente più e le discussioni tra amici "E se li compriamo e poi sono biglietti falsi?"
La stessa domanda fatta ripetutamente a DolceERiflessivo "I biglietti li hai presi vero??"
La calca davanti ai cancelli e la solita gente con i gomiti sulla schiena.
Il palco, oltre ogni immaginazione.
I crampi ai polpacci nel tentativo di stare sulle punte per vedere, lì in fondo, nell'esiguo spazio tra le nuche della folla, il Vasco cantare.
Sally. L'abbraccio del NonConvivente. Il desiderio di un equilibrio, sopra la follia.
5 commenti:
A me vasco non piace, però posso capire l'emozione e l'atmosfera di un concerto: fantastico!!!
Bacio e buon weekend
MyP
Ele.. io ci ho provato a pensare positivo.. soprattutto quando mio padre mi ha chiamato per i biglietti.. non è mica colpa mia se la sfiga mi cerca e mi trova anche se mi nascondo bene!!!!
Vasco da vita ai miei ricordi felici....
Anch'io sto cercando un equilibrio.
NonStoZitta
Ele, dai, rimanda tutto e vieni alla presentazione del profelibro! Daidaidaidai!
:-*
Ciao!!
ho fatto un salto a trovarti e ho scoperto che ti piace Grisham, come a me,e ho un bel ricordo dei Pilastri della terra che ho divorato (senza contare altri autori)
Unico inconveniente le 1000 e passa pagine.
Leggendo a letto..... Ho scoperto che anche a te piace curiosare nei vari blogs... si hanno spesso piacevoli sorprese.
Buona giornata
Grazia
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