22 gennaio, 2009

TIRAMISU' DELL'ANIMA

Domenica mattina dei nuvoloni neri densi di pioggia facevano ciao ciao con la manina da un cielo plumbeo che non prometteva nulla di buono, ma io ero comunque decisa a sfidare la mia malinconia latente. Per questo l’imperativo della mattinata era inforcare la vespetta e andare a fare una bella spesa per cucinarmi magari del pesce a pranzo che il NonConvivente tanto non c’era. La sua sveglia era suonata verso le sette, puntuale per iniziare la giornata che avrebbe trascorso in moto con degli amici giravagando per qualche bosco qua e là.

Così mi son comprata dei carciofi spinosissimi, dei moscardini freschi e abbondante prezzemolo. Ho fatto scorta di arance e mele, e sconsolata non ho trovato nessun avogado, che in questo periodo m’è partita la fissa per questo frutto che si, lo so, è super calorico-burroso-grassissimo. Ma a me piace tanto.

Però sono convinta che da certe giornate, ed umori, non si scappi.

Tant’è che il mio solito supermercato era chiuso e sono dovuta andare in quello vicino a casa mia, cioè dove abitavo prima di trasferirmi nella NonCasa con il NonConvivente. Frutta e verdura erano disposti come ricordavo. C’erano anche gli yogurt al biscotto che trovavo solo lì che mi aspettavano nello stesso banco frigo ( di cui ho fatto ampia scorta!). C’erano i cestelli d’acqua nello stesso angolo che ho raggiunto automaticamente.

È proprio per questo che non ero più andata in quel supermercato da quando mi ero trasferita. Lo sapevo mi sarebbe venuta la malinconia. Lo sapevo.

Insomma, vanificato l’effetto benefico della spesa e non potendo affogare in un barattolo di nutella, tornata a casa mi son lanciata in una ricetta nuova, tanto per tenere occupata la mente: muffin alla zucca. Una ricetta che mi aveva dato un’amica e non sembrava proprio semplicissima. Abbastanza da tenermi occupata quasi tre ore, fino all’arrivo del NonConvivente, e alle chiacchiere su come era andata la sua giornata.

Poi, a salvarmi, sono arrivati anche Gnic e Gnac, e una serata ridanciana davanti ad un’ottima pizza ordinata da Franco. L’adorabile accento toscano di Gnac che ti mette subito di buon umore e la generosità di Gnic che si è subito messo all’opera per aiutare il NonConvivente nella configurazione del nuovo telefonino.

Alla fine, si, ci sono stati anche i muffin di zucca e le dolcissime paste portate in dono.

Bè, direi che non è poi così male essere malinconici se questi sono i rimedi!

7 commenti:

piattinicinesi ha detto...

come hai fatto a non gettarti nella Nutella? ti prego dimmi il trucco!

Verde ha detto...

semplice PIATTINI, mi sono detta: Verde xchè per una volta non ripieghi sul salato??- e mi son strafogata di salatini ;-)

Anonimo ha detto...

VERDINA, sei depressa e MANGI, sei nervosa e MANGI, sei nostalgica e MANGI, sei arrabbiata e MANGI, addiruttura sei felice e mi dici "ANDIAMO DA FRANCO A PRENDERCI UNA 4 FORMAGGIFORMAGGIOSA"?
Addiruttura arrivi al punto di dire "TE LA OFFRO IO STASERA DAI CHE TI VEDO UN PO' GIU TESORO"
Ricordati che fra qualche mese bisogna entrare nei vestiti che utilizziamo per le cerimonie, e se continuiamo così non ci riusciamo neanche se ci ungiamo tutto il corppo e facciamo leva con il calzascarpe. :-)
Smack

Miss Vaniglia ha detto...

ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah !!!
troppo forte il Non-convivente ...

Anonimo ha detto...

Il non convivente -a umile parere della pera- ha fatto un gran bene a mettere quello smack finale che esorcizza un po' tutto il resto della frase da lui scritta, che lui in qualità di uomo, poco ne sa dei vuoti interiori da colmare.
E adesso vado ad uccidere quel cannolo alla nutella, ecco!

jul

Campanellino ha detto...

A dirti la verità, il titolo mi ha ingannata più volte. Tant'è che solo oggi leggo il post per intero. Credevo peggio!
Ma l'importante è che sia passato tutto, non solo i nuvoloni ;)
Camp*

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good