09 febbraio, 2007

QUESTO TEMPO NUOVO...

Quante scatole, borse sacchetti e valige servono per impacchettare e portarsi via una casa?
Tante, e son sempre poche.

Ho iniziato con la migliore delle intenzioni: via tutte le cose che non uso, tocco o leggo da più di un anno. Significa che non sono necessarie.

Poi però apri la scatola delle lettere.
E c’è la cartolina che LadyD mi ha spedito al ritorno dal nostro viaggio ad Amsterdam, con l’augurio che io riuscissi a vivermi questa nuova storia d’amore con gioia e serenità. Conoscevo il Non Convivente da appena due mesi.
Che dire, c’è quella piccola card con la mano di un bimbo stretta in quella di un adulto. Ha una data del ’94 e una frase della mamma che mi diceva di non preoccuparmi per l’imminente esame di maturità. Ci sono quei bigliettini che i miei avevano sparso per casa quando erano venuti a trovarmi la prima volta nella casa in cui vivevo da sola. So che gli erano costati fatica, ma avevano cercato di incoraggiarmi scrivendo che mi sarei trovata bene lì.

Poi apri il mobile dell’ingresso e trovi accatastate lì le agende degli ultimi cinque anni.
Il biglietto del concerto di Giorgia, all’arena del mare un’estate di qualche anno fa.
Il pass d’ingresso al Forum di Aspasia a Venezia dove mi ero immersa in un mare di esperienze, progetti e conferenze che mi avevano ricaricato e fatta tornare al lavoro con mille idee nuove.
C’è il biglietto da visita di un docente del master e quello del responsabile mutui da cui eri andata, i biglietti della Tosca al MazdaPalace e il Barbiere di Siviglia, la tua prima opera al Carlo Felice.

Come puoi buttare dei pezzetti di vita?

Ho trascorso così la domenica e il martedì (si, ho pure preso un giorno di ferie perché a spizzichi e bocconi non avrei mai terminato questo trasloco!).

Il Non Convivente mi è venuto a raccogliere martedì sera, mi ha portato a mangiare la pizza noncurante dell’aspetto non troppo ordinato della tuta da ginnastica che indossavo e dei miei capelli arruffati dalla giornata di pulizie, ma nemmeno questo ha del tutto aiutato i mie nervi provati da un’intera giornata di impacchetta - butta – pulisci - strofina non stop.

Ora ci sono sole le mie piante in quella casa vuota, che aspettano di essere trasferite in un luogo dove siano al sicuro dagli “attacchi” pisciarioli di Cesare.

E la mia nuova casa sembra un magazzino, invasa com’è di cose mie in cerca di collocazione.

Indovinate come passerò l’imminente week end???


...CHE ARRIVA CON TE.
Mi vedi pulito pettinato
Ho proprio l'aria di un campo rifiorito
E tu sei il genio scaltro
Della bellezza
Che il tempo non sfiora
Ah, eccolo il quadro dei due vecchi pazzi
Sul ciglio del prato di cicale
Con l'orchestra che suona fili d'erba
E fisarmoniche
(ti dico)

Bella,
Che c'importa del mondo

Stancami
E parlami
Abbracciami
Fruga dentro le mie tasche
Poi perdonami
Sorridi
Guarda questo tempo
Che arriva con te
Guarda quanto tempo
Arriva con te

IL BACIO SULLA BOCCA
(Ivano Fossati)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Aspetto l'inaugurazione della nuova casa baletta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La rosina

Verde ha detto...

Siiiiiiiiiiiiii

facciamo festa bella bella, me l'ha promesso il NonConvivente..appena ci siamo un pò sistemati! E certo che ti invito :-)
Tutto bene tu?
Baciotti

Lord Crespo di Svezia ha detto...

Ma che meraviglia, DiVerde, che bello questa freschezza di fronte alla nuova avventura!

Come si fa a buttare pezzetti di vita...a me è servita l'Alta&Stretta soluzione abitativa per costringermi a essere più selettivo...e un po' di "tranvate" nella vita, che mi han fatto intendere che è meglio guardare avanti, piuttosto che indietro ;D

Ma mi inviti pure a me?!? ;PPP

Saluti al NonConvivente!

Lord Crespo

Verde ha detto...

Oh Lord, ma certo che t'invito!!
sai che bello sarebbe avere anche gli amici blogger?? dai dai...cercherò di organizzare :P

io cerco di guardare avanti..però qualche ricordino mi piace, dai!

Lord Crespo di Svezia ha detto...

Io consevavo anche gli scontrini, a chi lo dici...qualcuno lo conservo ancora ;D