13 ottobre, 2010

CHE TEMPI...

Cara NonnaIna,

ti ho pensato tanto ieri sera mentre guardavo a bocca aperta in televisione le immagini che arrivavano dallo stadio di questa bellissima città in cui vivo.

Ho pensato a te, ai tuoi 85 anni e a quanto dovevi essere impreparata quando a soli 6 anni sei rimasta senza un papà e hai fatto da sorella maggiore ai tuoi 5 fratelli. Ho pensato a quanto hai lavorato facendo la mondina, occupandoti del negozio di alimentari, e arrivando anche ad aiutare il nonno ad aggiustare biciclette. E ho pensato alla tua grande forza che ti fa vivere in quella grande casa tanto vuota da quando NonnoValin non c’è più. E guardando quell’idiota seduto su un parapetto tagliare le reti di protezione, vilmente mascherato con un passamontagna ho pensato a te che sempre più spesso mi guardi con i tuoi occhi azzurri tanto simili ai miei e mi dici in dialetto di stare attenta: “Perché zé tempi bruti questi”. Ho sentito nella testa la tua voce quando mi chiedi:“Perchè go da vivere in ‘sto mondo ‘desso? Mi no ‘o capisso più, ghe zé tanta brutta gente. Non gera cussì na volta, el mondo zé maeà.”

E ti ho capita, anche se ogni volta che mi dici così io nicchio e ti dico che questi discorsi non li voglio sentire.

Però questa mattina mi sono svegliata, cara NonnaIna, e mentre facevo il caffè ho sentito degli applausi in televisione. E ho guardato.

Ho visto una capsula d’acciaio uscire dalla terra riportando alla quotidianità persone che mentre facevano il loro umile lavoro hanno rischiano di morire. Ho sorriso, emozionata,e ti ho pensata di nuovo.

Ho pensato che quando tornerò a casa il prossimo week end voglio abbracciarti forte. E dirti che ci sono ancora tante persone belle in questo mondo. E forse è vero, ai tuoi tempi certe cose erano più facili, la gente era più semplice e tante cose stupide come la follia messa in scena al Luigi Ferraris di ieri sera non succedevano. Ma se fossimo rimasti ai tuoi tempi quei 33 minatori cileni sarebbero inevitabilmente morti e non ci sarebbe stato modo di tirarli fuori dalla miniera in cui erano rimasti intrappolati.

E voglio dirti che è per questa parte di realtà, per questi progressi, per questa gente buona che sono contenta di vivere nei “miei tempi”.

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2 commenti:

La Fenice ha detto...

bè, hanno avuto il nazismo e il fascimo, tanto tranquilli non erano nemmeno i loro tempi...è che con i mezzi di infomazione le brutte notizie sono amplificate, stupri, guerre, pedofilia esistono purtroppo da sempre... :/

Lucy ha detto...

Quando ho visto le immagini del salvataggio in tv ho detto a Will: "Questa è proprio una bella storia.
Di quelle che ti riempiono il cuore di gioia."
E lui mi ha risposto: "Hai letto quello che ha scritto Verdina sul blog? E' emozionante."
Ho letto.
Aveva ragione! :)