Ho suonato alla porta di casa tua, quella sera, stanca e triste dopo una giornata lunga e complicata.
Mi hai accolta con un sorriso e con l’aroma dei tuoi dolci che cuocevano in forno.
Mi hai abbracciata per darmi il benvenuto, e aiutata a togliermi il cappotto.
Ti è bastato guardarmi in faccia un secondo per capire come mi sentivo, mi hai preso la mano e fatta sedere.“Stai tranquilla" – mi hai detto - "ora sei qui. Ci penso io” e mi hai preparato un te profumato e strappato un sorriso.
Quella sera, a casa tua, ho pensato che sì, Natale è così, all’improvviso.
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2 commenti:
Mi son venuti i brividi e ho sentito il profumo di quel dolce...calore umano
Arancina
è da queste persone che bisogna ripartire, è con queste persone che bisogna vivere :)
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